Diario di guerra

Descrizione

La guerra combattuta in prima linea e i lunghi mesi di prigionia. Giuseppe Giuriati, agricoltore trevigiano, li ha vissuti entrambi. Il conflitto è quello del ’15-’18, il momento cruciale quello della tragica rotta di Caporetto, pagina nera della storia italiana. Il granatiere Giuseppe ha diciannove anni e accetta con coraggio il destino che gli viene imposto, sopportando la fame, le malattie e la difficile condizione di soldato prima e di prigioniero poi. Raccoglie in due quadernetti i propri pensieri e li porta con sé al ritorno in Italia, custodendoli come oggetti preziosi. Giuriati sembra intuire da subito l’importanza della memoria. Non vuole dimenticare – lui, uno dei 300.000 prigionieri italiani dimenticati – e non vuole che dimentichi nemmeno la sua famiglia, i suoi figli che pure sono nati in tempo di pace. Un lungo scritto di Nico Naldini, il celebre poeta e scrittore, cugino e biografo di Pier Paolo Pasolini, aiuta a ricostruire la vicenda editoriale di questo diario. Sarà infatti Mario Botter, restauratore trevigiano ed ex legionario fiumano, che aveva conosciuto Giuriati quale sottoposto durante la guerra – e che successivamente si era più volte recato a trovarlo – a presentarlo all’amico Giovanni Comisso. Lo scrittore intuisce la potenza evocativa del racconto seppure scritto con un linguaggio semplice e una sintassi zoppicante, e decide di darlo alle stampe, convinto che le pagine dense di vita e sofferenza di un semplice uomo in guerra possano reggere il confronto con i memoriali celebrativi più osannati, e che anzi, meglio di quelli, possano attraversare il tempo e fissarsi, una vita tra tante, a testimonianza di una tragedia mondiale.

Dettagli

9,00 

ISBN: 9788884092069 Argomento:

Informazioni aggiuntive

Dimensioni: 12 cm
ISBN-10: 888409206X
Autore:
Pagine: 92
Confezione: brossura
Note: prefazione di Giovanni Comisso postfazione di Nico Naldini
Anno edizione:
Casa editrice: Canova Edizioni
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