Museo degli strumenti di fisica del liceo Tito Livio di Padova

Dalle nove alle sei ore alla settimana: tanto era il tempo dedicato all’insegnamento della Fisica presso il prestigioso “Regio liceo e ginnasio Tito Livio” di Padova nel corso dell’Ottocento e del primo Novecento. Materia importante quindi nei programmi dell’epoca, la Fisica veniva insegnata attraverso numerosissimi esperimenti che scopriamo nel volume Museo degli strumenti di Fisica del liceo Tito Livio di Padova. Si tratta del catalogo della straordinaria raccolta di apparecchi scientifici del liceo Tito Livio che è stata restaurata e riportata alla luce in questi mesi grazie all’impegno della preside, Daria Zangirolami. Il volume, curato da Sofia Talas, conservatrice presso ilMuseo di Storia della Fisica dell’ateneo patavino, propone circa 200 oggetti, ampiamente illustrati da fotografie a colori e da schemi che ne mostrano l’utilizzo. Si tratta di strumenti di ottima fattura, molti dei quali costruiti da famose ditte francesi e tedesche dell’epoca, che costituiscono nel loro insieme un patrimonio di grande valore. La collaborazione fra l’antico liceo e il Dipartimento di Fisica dell’Università di Padova, ha determinato la realizzazione di un libro che consente, attraverso un ricco apparato iconografico integrato da schede chiare e scientificamente rigorose, di ripercorrere i diversi campi della Fisica e della sua storia: dalla meccanica all’ottica, dall’elettrostatica all’elettromagnetismo e così via. La raccolta è arricchita da tre strumenti settecenteschi di Giovanni Poleni, professore di Fisica Sperimentale a partire dal 1739 presso l’Università di Padova. Inoltre la presenza in collezione di un altro strumento di particolare interesse, il motore a gas modello Pia di Enrico Bernardi, datato 1883, illustra gli albori del motore a scoppio e i grandi contributi di Bernardi allo sviluppo del settore.