Preti frati e giudici

Descrizione

Un ampio affresco, dal concilio di Trento alla prima
metà del Settecento, sulla condizione sociale,
morale e spirituale del clero nella Serenissima.
Dalle sentenze del Malefizio, il tribunale penale,
dell’Archivio di Stato di Treviso, l’autore ricava
il quadro del comportamento di preti e frati in
alcune podesterie della terraferma veneta. Ne
esce un’immagine abbastanza fosca e scarsamente
edificante. Situazione peraltro non differente da
altre parti d’Italia e d’Europa.
Sacerdoti senza vocazione, frati che cercavano nel
chiostro un rimedio alla miseria, fedeli impauriti
dall’arroganza e protervia di chi avrebbe dovuto
guidarli nella cura dell’anima.
Nel volume sono raccolti circa trecento casi di
ecclesiastici finiti davanti al giudice per reati
dall’omicidio alla rapina, dallo stupro alla sodomia,
dal porto d’armi proibite al contrabbando, dalla
rissa alla calunnia fino alla truffa.
La Serenissima, nella sua concezione laica dello
Stato, non faceva sconti a chi portava l’abito talare.
Anzi rimarcava che i ministri del culto avrebbero
dovuto dare il buono e non il cattivo esempio.
Sacerdoti, tuttavia, talora anche vittime della
violenta reazione di qualche parrocchiano.

Dettagli

16,00 

ISBN: 9788884092922 Argomento:

Informazioni aggiuntive

Dimensioni: 21 × 15 cm
ISBN-10: 8884092922
Sottotitolo: Criminalità e clero nella repubblica di Venezia
Autore:
Pagine: 280
Confezione: brossura
Anno edizione:
Casa editrice: Canova Edizioni
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