Il miraggio della concordia
Descrizione
Il volume ricostruisce, per via documentaria, un’affascinante storia di politica architettonico-urbanistica e di mecenatismo artistico sviluppatasi intorno all’Università di Padova negli anni del fascismo: la ristrutturazione del Palazzo centrale universitario, il Bo, e la costruzione del Liviano, nuova sede della facoltà di Lettere e Filosofia.
Realizzata nell’ambito di un piano nazionale di adeguamento degli edifici universitari, fu l’occasione che permise all’abile e lungimirante rettore Carlo Anti di utilizzare i generosi finanziamenti dello Stato fascista, per restituire dignità architettonica a un grande edificio storico inserendolo in un contesto moderno che ne amplificasse le funzioni di rappresentanza.
Oltre alla parte architettonica Anti volle che Bo e Liviano, venissero riccamente decorati di affreschi e sculture dal messaggio ideologico chiaro e forte.
Collaboratore nell’impresa fu Gio Ponti, il celebre architetto milanese, propugnatore della stretta collaborazione fra architettura, arti figurative e arti applicate.
Accanto ai saggi che contestualizzano storicamente e criticamente questo episodio, il volume raccoglie la corrispondenza, fra il rettore, l’architetto e gli artisti coinvolti, i maggiori dell’epoca: Severini, Sironi, Campigli, Carrà, Santomaso, Saetti, Ferrazzi, Mascherini, Manzù, Morandi, Arturo Martini, De Pisis.
Lettere che raccontano le tante storie delle singole opere e l’evoluzione della progettazione generale, mostrando le difficoltà, i passaggi tecnici, le scelte tematiche non sempre pacifiche e insieme restituendo un mondo di umori, passioni, sentimenti di ampia capacità rappresentativa.
Dettagli
65,00 €