Quartetti ungarettiani
Descrizione
Al viaggiatore partito da Gorizia e diretto a Trieste, appare in lontananza, sulla riva sinistra dell’Isonzo, una serie ininterrotta di rilievi montuosi. Cent’anni fa, su quelle alture – le cime del Monte San Michele – caddero, nel corso delle più cruenti battaglie della Grande Guerra, oltre duecentomila soldati. Tra coloro che sopravvissero alle stragi, ci fu il fante e poeta Giuseppe Ungaretti. Testimonianza di tanti spaventi, dolori, rassegnazioni e speranze furono le trentatré poesie de Il Porto Sepolto, pubblicate a Udine nel dicembre del 1916. In quei giorni tremendi, la siepe leopardiana che “il guardo esclude” era divenuta per Ungaretti l’arida pietraia del Carso e del San Michele, oltre la quale si stendeva, precluso agli sguardi, l’agognato immenso azzurro del mare, e con esso la Vittoria o lo schianto della Morte. Il porto sepolto, Veglia, Tramonto, Stasera, Fratelli, C’era una volta, Sono una creatura, I fiumi, San Martino del Carso, Commiato: nei suoi movimenti, la musica raggiunge e richiama in vita, i perduti luoghi e i giorni di guerra cantati da Ungaretti e li rende attuali – terribilmente attuali, a distanza di un secolo –, assieme al fascino di “quel nulla / d’inesauribile segreto” per sempre racchiuso in essi.
Dettagli
20,00 €
Informazioni aggiuntive
Dimensioni: 15 cmISBN-10: 888409285X
Sottotitolo: Per una lettura musicale di dieci poesie da Il Porto Sepolto
Autore: De Stefani Mirco
Collana: CanovaMusica
Pagine: 168
Immagini: b/n
Confezione: brossura
Note: Volume con CD allegato. Riproduzione degli spartiti originali
Anno edizione: 2016
Casa editrice: Canova Edizioni
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