museo-treviso
Visualizzazione di 5 risultatiOrdina in base al più recente
Immagine | Nome | Sommario | Prezzo | Acquista |
---|---|---|---|---|
LA POLVERE DEL MONDO | Durante l’estate del 1953, un giovane di ventiquattro anni, figlio di una buona famiglia calvinista, lascia Ginevra e l’università, dove seguiva i corsi di sanscrito, storia medioevale e diritto, a bordo della sua Fiat Topolino. Nicolas Bouvier ha già fatto dei brevi viaggi in Francia, Algeria e Jugoslavia, ma questa volta punta più lontano, verso la Turchia, l’Iran, Kabul e il confine con l’India. I successivi sei mesi di vagabondaggio attraverso i Balcani, l’Anatolia, la Persia e l’Afghanistan, in compagnia dell’amico artista Thierry Vernet, danno vita a uno dei grandi capolavori del Ventesimo secolo. Puro resoconto di viaggio, pieno di avventure, meraviglie e scoperte, La polvere del mondo è anche e soprattutto un itinerario alla scoperta di se stessi. | |||
LE STORIE DI LUPO IL LUPO E IL LAGHETTO DEI DESIDERI | Oggi il bosco è stranamente silenzioso. E se i suoi abitanti lo avessero abbandonato? Lupo si dispera. Chi potrà terrorizzare ora? E cosa mangerà? Improvvisamente, davanti ai suoi occhi, gli animali sfilano uno dopo l’altro, trasportando ognuno un ricco bottino. Pare infatti che nel bosco ci sia un luogo magico, un laghetto dei desideri, dove ognuno può ricevere tutto quello che desidera… Una storia esilarante, con un colpo di scena finale che divertirà grandi e piccini! Età di lettura: da 3 anni. | |||
IL RITORNO | Dieci micro storie, dieci incontri con mostri terribili e pericolosi che Lyon, Anna e Giorgio fronteggeranno uniti con intelligenza e una buona dose di coraggio. Un tuffo nel passato, dove la storia dei cacciatori di mostri ha avuto inizio e dove bisogna fare ritorno per comprendere meglio il presente. In un’atmosfera sospesa, ma familiare, Lyon e i suoi amici dovranno sfuggire a creature estranee, che sembrano guidate dall’unica volontà di rubare loro ogni energia e nutrirsi del loro spirito vitale, annientandoli. L’unione tuttavia fa la forza, e così i nostri eroi riusciranno a sconfiggere di volta in voltai mostri che li minacciano e a trovare il coraggio di affrontare la nuova sfida che li attende alla prossima tappa. Ma il finale è ancora tutto da scrivere, e le sorprese non si faranno attendere: la storia dei cacciatori di mostri è solo all’inizio. Una serie di avvincenti storie dell’orrore che ci rivelano qualche indizio sulle origini della squadra WGF: che l’avventura abbia inizio! Età di lettura: da 12 anni. | |||
I MONDI ALLA FINE DEL MONDO | Ulysses Moore ha undici anni e nessuna voglia di andare a Eton, il più prestigioso collegio inglese. Lui vuole stare con i suoi amici nelle strade di Londra, esplorare edifici in rovina, lanciarsi con i carretti di legno fin dentro il Tamigi, trovare il coraggio di dire quello che prova a sua cugina Daffodille. Invece viene mandato dai nonni da un oscuro professore che gli farà lezione nei mesi a venire. C’è un imprevisto, però: non solo il professore aveva già dato lezioni a sua madre, quando era viva, ma conosce alcuni segreti della famiglia Moore, dei suoi antenati e di una casa perduta chiamata Villa Argo, da cui provengono storie che sembrano avere a che fare con la parte invisibile del mondo. Età di lettura: da 10 anni. | |||
NOVAK DJOKOVIC | Grazie al record imbattuto di 24 titoli del Grande Slam, al numero totale di vittorie e allo stile di gioco efficace su ogni superficie, Novak Djokovic ha consolidato il suo ruolo come il più forte tennista dell’era Open. Questa appassionante biografia illustrata, scritta da uno dei maggiori esperti di tennis inglesi, segue Djokovic in ogni fase della sua vita e ci fa scoprire non solo il campione – a partire dal primo titolo ATP nel 2006 per arrivare alle prestazioni più gloriose nei tornei del Grande Slam e in Coppa Davis – ma anche l’uomo: l’infanzia difficile in una Belgrado devastata dalla guerra, il suo ruolo nella cultura serba e le numerose sponsorizzazioni e iniziative imprenditoriali. Viene analizzato lo stile di gioco di Novak, la sua routine di allenamento, la sua particolare alimentazione e l’adesione alle medicine alternative. Si racconta del rapporto con la moglie, i figli, la controversa figura paterna, le sue prese di posizione fuori dal coro, i tanti allenatori e l’inesauribile impegno per raggiungere sempre nuovi obiettivi. Alle vicende personali e professionali si affiancano i resoconti di dieci match cruciali, che si sono rivelati determinanti per Djokovic, e le tappe fondamentali del suo inimitabile percorso nella storia del tennis. | |||
SONNY BOY UN’AUTOBIOGRAFIA | Uno dei più amati attori di sempre racconta il suo straordinario percorso creativo. Al Pacino esplode sulle scene artistiche come una supernova. Ottiene il suo primo ruolo da protagonista per “Panico a Needle Park” nel 1971, e nel 1975 ha già recitato in quattro film – “Il padrino”, “Il padrino – Parte II”, “Serpico” e “Quel pomeriggio di un giorno da cani” – che si affermano non solo come successi al botteghino ma come pietre miliari nella storia del cinema. Sono ruoli che diventano leggendari e cambiano la sua vita per sempre. Era dai tempi di Marlon Brando e James Dean, alla fine degli anni ’50, che un attore non conquistava l’immaginario collettivo con una tale forza. Pacino all’epoca ha poco più di trent’anni ma ha già vissuto diverse vite. Ha condotto un’esistenza bohémienne, fatta di lavoretti saltuari, per mantenersi come attore di teatro d’avanguardia a New York. Allevato da una madre affettuosa ma mentalmente instabile e dai nonni, dopo che il padre li aveva abbandonati quando Pacino era piccolo, viene in realtà cresciuto dalle strade del South Bronx e dalla banda di amici avventurosi con cui si ritrova, i cui spiriti non lo hanno mai abbandonato. L’incontro decisivo è con un’insegnante che riconosce in lui il talento per la recitazione e lo indirizza alla rinomata High School of Performing Arts di New York. Nei momenti migliori e in quelli difficili, nelle ristrettezze e nella ricchezza, attraverso il dolore e la gioia, la recitazione è stata la sua ancora di salvezza, la sua comunità, la sua famiglia. “Sonny Boy” è l’autobiografia di un uomo che non ha più niente da temere e nulla da nascondere. Al Pacino ripercorre le sue più grandi interpretazioni, le collaborazioni decisive, i legami più importanti, in equilibrio tra creatività e business. Il filo rosso del libro, tuttavia, è l’intreccio tra amore e determinazione. L’amore può tradirti e le ambizioni venire deluse: le luci che brillano possono, a un certo punto, affievolirsi. Ma Al Pacino si è innamorato profondamente del mestiere di attore prima di avere la minima idea di quello che avrebbe potuto offrirgli, e non ha mai smesso di amarlo. Questo ha fatto la differenza. | |||
CENTOPAROLE PER RACCONTARE UNA VITA | Le parole hanno il potere di emozionare, aiutarci a crescere, farci soffrire o placare i dolori dell’anima. In ognuna di esse si nasconde un mondo affascinante e complesso, che cambia e si trasforma a seconda del momento e del sentimento che viviamo. Red Canzian ha scelto cento parole, quelle che sente più sue, dando a ognuna un’interpretazione del tutto personale e raccontando quali ricordi rievocano, quanto hanno influito sulla sua crescita, sul suo modo di essere e di intendere la vita stessa. Un’occasione per fare un bilancio personale e professionale, in cui lo storico bassista dei Pooh allarga lo sguardo agli eventi che ha vissuto sul palco e fuori, ai valori che lo ispirano, agli affetti nei quali trova rifugio e riparo e ai progetti che coltiva incessantemente con instancabile entusiasmo. Ma il suo desiderio, con questo libro, è soprattutto quello di arrivare al cuore oltre che alla testa del lettore, per coinvolgerlo in riflessioni ed emozioni profonde, attraverso suggestioni che inducono a sognare, credere e osare, sempre con passione, per provare a trovare un nuovo significato alla parola domani. | |||
LORO DICONO NOI DICIAMO | Nonostante il fallimento dei tentativi di revisione costituzionale del 2006 e del 2016, l’ossessione per la modifica della Costituzione torna a occupare la scena politica italiana. Contro la democrazia partecipata si pone il premierato proposto da Fratelli d’Italia: una visione nella quale la democrazia si riduce alla scelta, tramite plebiscito, del capo cui sottomettersi una volta ogni cinque anni, senza che, tra una votazione e l’altra, possano operare contropoteri o i cittadini far sentire la propria voce. Sarebbe la negazione del costituzionalismo e della democrazia. Contro l’indipendenza e l’autonomia della magistratura si pone una riforma della giustizia che prevede la separazione delle carriere di giudici e pubblici ministeri e la creazione di due Csm separati e di una Alta Corte per i procedimenti disciplinari, composti tramite sorteggio di tutti i membri. Misure che manifestano soltanto la volontà di controllo della magistratura da parte della politica, ottenuta per svuotamento e indebolimento del suo ruolo. Contro il principio di uguaglianza opera l’autonomia regionale differenziata voluta dalla Lega: un progetto volto ad aumentare poteri e risorse economiche a favore delle regioni più forti e più ricche, con il conseguente abbandono a sé stesso del resto del Paese. L’esatto contrario di ciò di cui l’Italia avrebbe bisogno perché segnerebbe la fine della solidarietà sociale e dell’unità della Repubblica. Se l’Italia soffre una crisi trentennale, la soluzione non è acuirne le cause, annichilendo il Parlamento, il potere giudiziario e l’idea della cittadinanza nazionale, ma difendere sopra ogni cosa l’equilibrio dei poteri e il valore di un’appartenenza comune nel pieno rispetto delle differenze alimentate dal pluralismo delle idee. | |||
WAR | Bob Woodward, riconosciuto come uno dei più importanti giornalisti investigativi al mondo, ci consegna il racconto, inedito e sconvolgente, di uno dei periodi più tumultuosi della storia americana e della politica internazionale. Le sue fonti riservate raggiungono il cuore del potere, proiettando il lettore al fianco del presidente Joe Biden e dei suoi principali consiglieri nelle tese conversazioni con il presidente russo Vladimir Putin e quello ucraino Volodymyr Zelensky, e con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. E nel quadro non manca Donald Trump, il presidente-ombra che cerca di riconquistare con ogni mezzo il potere politico. Il dettagliato reportage dall’interno della stanza dei bottoni mostra nel suo svolgersi l’approccio del presidente Biden alla gestione della guerra in Ucraina, il conflitto di terra più significativo dopo la Seconda guerra mondiale, e il suo tormentato percorso per contenere il sanguinoso scontro tra Israele e il gruppo terroristico Hamas. Woodward ci rivela la straordinaria complessità della diplomazia bellica e dei processi decisionali messi in campo per impedire l’uso di armi nucleari e un rapido scivolamento verso un terzo conflitto mondiale. Tutto questo mentre gli americani si preparano a votare e si assiste all’inaspettata consacrazione della vicepresidente Kamala Harris come candidata democratica alla presidenza: WAR la ritrae con schiettezza nel suo agire politico, tra l’eredità del presidente Biden e la ricerca di una propria strada per conquistare la Casa Bianca. Per oltre cinquant’anni, Woodward ha realizzato reportage dirompenti su tutti i presidenti, a partire da Richard Nixon e lo scandalo Watergate. Con WAR il due volte premio Pulitzer alza ancora una volta l’asticella del giornalismo più autorevole e illuminante, indispensabile per capire il nostro tempo. | |||
DESTINAZIONE SPERANZA | In un presente dominato da terribili conflitti, disastri ambientali e inquietudini diffuse, guardare al futuro con ottimismo sembra un’impresa sempre più ardua: ripiegandosi su se stesso, l’uomo sta a poco a poco perdendo la speranza in un domani migliore. Viene dunque da chiedersi: «Che cosa posso sapere? Che cosa devo fare? Che cosa mi è lecito sperare?». Cercando di rispondere a queste tre fondamentali domande, formulate per la prima volta dal filosofo Immanuel Kant, Vito Mancuso ci guida alla ricerca del significato più profondo e autentico della nostra vita. Togliendo alla ragione ogni pretesa di possedere un sapere su Dio e sull’avvenire, “Destinazione speranza” rifonda il senso della nostra esistenza su un presupposto inedito e dirompente: la libertà di obbedire. Se saremo in grado di essere noi stessi in relazione con gli altri, di resistere all’egoismo favorendo la solidarietà, di ridare valore alla dimensione morale al fine di agire con responsabilità, allora non tutto sarà perduto: solo così, infatti, potremo definirci donne e uomini davvero liberi e guardare con speranza, ragionevole e fondata, al futuro che ci attende. | |||
BRUCIA L’ORIGINE | Da quattro anni Gabriele Bilancini non tornava a casa. Casa è il quartiere Tuscolano a Roma, dove è nato e vissuto insieme ai genitori, la sorella e una compagnia di amici inseparabili. Oggi Gabriele abita a Milano ed è tra i dieci designer emergenti più quotati al mondo. È uno che ce l’ha fatta: l’esempio perfetto di come si possa essere artefici della propria sorte. A credere in lui e a lanciarlo è stato Franco Zardi in persona, un guru del design mondiale, che ha riconosciuto in Gabriele la grazia del talento. Da quel momento, la sua vita si è trasformata, ha preso a correre a un ritmo frenetico alimentandosi di adrenalina e soddisfazioni, non ultima l’incontro e l’amore con Camilla, la figlia di Zardi. E ora, dopo quattro anni, torna. A casa tutto è rimasto identico, a partire dalla vita dei suoi amici, come se il tempo non fosse trascorso, stesse abitudini, stesse giornate – al posto della scuola il lavoro – che si concludono ai tavolini del bar del sor Antonio. L’abbraccio in cui lo avvolge il suo passato è la cosa più dolce e al contempo soffocante che potesse ricevere e lo costringe a prendere atto della frattura che lo abita. “Si vergogna della sua famiglia, della terra che lo ha allattato. Nel mondo che frequenta ora, quello dei ricchi, la nasconde come si nasconde un peccato. Da una parte le sue origini, dall’altra Milano e il suo presente di alto rango.” Quella che ha spinto Gabriele a disegnare è una passione vera, bruciante, su cui lui ha puntato tutto, uscendone vincitore. Eppure, una volta realizzato, il sogno non dà la felicità attesa. Cura poetica della lingua e potenza dei sentimenti si distillano con stupefacente limpidezza in un romanzo dal ritmo velocissimo. Mencarelli ci offre il quadro appassionante, la tranche de vie, di un quartiere della periferia romana che potrebbe essere una qualsiasi periferia, concreta ed esistenziale, in cui il protagonista coltiva un desiderio di esprimersi che non si appaga mai, un bisogno di appartenenza che non sa come incarnarsi. | |||
L’ORA DEL DESTINO | Sono trascorsi quarant’anni da quando il figlio del fabbro di Dovia ha mosso i primi passi in politica; quasi venti da quando ha impugnato lo scettro del potere; poche settimane da quando ha annunciato agli italiani che il destino batte l’ora della guerra. Proprio adesso, alla fine di giugno del 1940, quel destino offre al Duce un segno, forse un presagio: Italo Balbo, il condottiero della Milizia, il maresciallo dell’aria celebre in tutto il mondo, viene abbattuto in volo dal fuoco amico. Ma non c’è più tempo per volgersi indietro. Affinché la Storia metta in scena l’immane tragedia della guerra, ciascuno deve interpretare la sua parte. Come il generale Mario Roatta, feroce pianificatore di rappresaglie e capo di un esercito spaventosamente impreparato. Come Galeazzo Ciano, ossessionato dall’idea di dominare il Mediterraneo; Edda, pronta a unirsi alla Croce rossa per avere la sua prima linea; Clara Petacci, che stringe tra le braccia un uomo sempre più simile a un fantasma; Amerigo Dùmini, l’assassino di Matteotti, che ha prosperato ricattando quel fantasma. Come una generazione intera di soldati tra cui l’alpino Mario Rigoni Stern, arruolatosi volontario, che nel gelo del fronte russo apre gli occhi sulla natura del dramma a cui partecipa, o il maggiore Paolo Caccia Dominioni, che deve guidare il suo reparto nelle sabbie della tragica battaglia di El Alamein; e una generazione intera di gerarchi tra cui Dino Grandi, sempre più insofferenti verso il Duce. E infine c’è lui, Benito Mussolini, ancora convinto di poter bilanciare in Europa le brame conquistatrici di Hitler ma in realtà pronto a scodinzolare al fianco della tigre tedesca come un patetico sciacallo. A questo quarto pannello della sua epopea letteraria e civile Scurati affida il gigantesco affresco dell’Italia fascista sui fronti del secondo conflitto mondiale, degli errori, degli orrori e dell’eroismo ancora possibile per uomini e donne reduci da vent’anni di dittatura. E tratteggia il ritratto al nero di un uomo di fronte al destino che ha plasmato per sé e per un’intera nazione, solo all’incrocio tra il parallelo del crepuscolo e un meridiano di sangue. | |||
IL CANTO DELLA CICOGNA | Dove Susan Knowles-Chester va, la morte la segue: questo pensano gli abitanti di Bridge Fowling ogni volta che la vedono incedere a passo svelto. E a quale capezzale la moglie del falegname stia portando i suoi servigi, quale corpo laverà e renderà bello prima che finisca sottoterra, davanti alla canonica del pastore Drayden. La prima volta era stata in una tiepida notte d’agosto, la convocazione dalla canonica era giunta improvvisa. Il pastore voleva che fosse proprio lei ad accompagnare l’amata moglie nell’estremo viaggio. Amata troppo, sussurra qualcuno, tutte quelle gravidanze, per una donna tanto gracile, alla fine l’avevano uccisa. Dopo quella prima morta, Susan aveva riconosciuto la sua vocazione, ed erano arrivate tutte le altre. Anche le figlie del pastore, a una a una, come i grani di un rosario. Tra loro, nel 1847, Eliza May, umbratile e meravigliosa creatura, che aveva riempito la sua vita grama di nubile indigente con la scrittura, nata come un gioco tra sorelle, un linguaggio segreto di bambine. Uno spazio di libertà selvaggia che aveva generato un unico, poderoso romanzo, pubblicato sotto pseudonimo maschile. Un’opera che aveva indignato i benpensanti, consegnandola nondimeno all’eternità. Ma noi conosceremo Eliza May Drayden solo nella turbolenta esistenza dopo la sua morte; in una sorta di passaggio del testimone tra chi l’ha conosciuta, amata, rimpianta, raccontata, celebrata, denigrata; sulle tracce di un taccuino che passa di mano in mano attraverso tre secoli senza mai concedere il suo segreto. Ispirata dalla vita di Emily Brontë e dal suo capolavoro “Cime tempestose”, Anjet Daanje ha costruito un romanzo immenso, febbrile, che ne contiene tanti altri, in un gioco di specchi che canta l’amore, la perdita, la sorellanza, il potere eterno della letteratura. | |||
GLI UOMINI PESCE | «La guerra era di nuovo sui giornali, il fiume sempre più in magra ne restituiva le vestigia. Era riapparso un semicingolato tedesco. Era riemersa una chiatta di cinquanta metri. Erano tornati alla luce ponti di barche bombardati dagli inglesi. Alla fine di luglio, la secca aveva esposto le rovine del vecchio ponte tra Ostiglia e Revere. Ilario non aveva potuto vederlo. Ormai se n’era andato». È l’estate del 2022, il Po non è mai stato così basso. La morte di Ilario Nevi, partigiano, artista, intellettuale ferrarese di fama nazionale, scoperchia un segreto mantenuto per quasi cent’anni, attraverso le tragedie del Novecento e gli sconvolgimenti del nuovo millennio. Un segreto che ne nasconde altri, incastonati nel passato e annidati nel futuro, e ogni rivelazione è in realtà un nuovo enigma. Antonia, nipote di Ilario, vuole dare un senso a ciò che sta scoprendo. Andrà fino in fondo, ricostruendo la storia non solo di una vita, ma di un insospettato intrico di esistenze. Dalla guerra di liberazione nel Delta alle lotte per i diritti e per l’ambiente, “Gli uomini pesce” è un omaggio al Grande Fiume e alle sue terre. Un romanzo maestoso, una saga in cui la Storia è tutt’uno con le vicende dei protagonisti, innervata nei loro amori, nelle loro avventure, negli incubi peggiori e nei sogni più belli. | |||
INVASIONI CONTROLLATE | “Invasioni controllate” – «romanzo a due voci», come lo definiva l’edizione del 2007 – mette in scena un padre, Mario Trevi, psicanalista e pioniere degli studi junghiani in Italia, e un figlio, Emanuele Trevi, tra i più apprezzati scrittori e critici odierni. Lo psicanalista e lo scrittore si impegnano in un colloquio che è al contempo conversazione intima, viaggio filosofico, ricostruzione storica; Mario, nonostante il suo carattere schivo, acconsente a farsi «torturare» dalle domande di Emanuele, rievocando episodi, incontri, a volte personali e delicati a volte sintomatici di un’epoca. Perché quella di Mario è stata una vita appartata, sì, ma singolarmente ricca: leggeremo così dell’esperienza di partigiano e di soldato, dell’amicizia con Beppe Fenoglio e Federico Fellini, del rapporto col maestro Ernst Bernhard, del modo in cui le «invasioni controllate» dell’inconscio ci soccorrono nell’esistenza e nella creazione artistica. Antefatto imperdibile per i tanti che hanno amato “La casa del mago”, ma al contempo opera compiuta in sé, fra le più amate di Emanuele Trevi per i pochi che, fino a questa nuova edizione, l’hanno letta, “Invasioni controllate” scorre nello spazio-tempo fra anima, ombra e Storia, ricongiungendo due individui e due generazioni così diverse come quelle che in Occidente la Seconda guerra mondiale ha diviso – eppure così legate e reciprocamente debitrici. | |||
LE RAGAZZE DI URANIA | Urania Cottage, immerso nella dolcezza del paesaggio inglese, a parte il nome non ha molto della casa di campagna, col suo corrimano di legno lucido, il salotto color prugna che emana una sensazione di lusso pacato. Urania Cottage è la prima pagina del primo capitolo di una nuova vita, o così dice Mr Dickens, il gentiluomo vivace ed energico che le ha condotte fin lì. A Martha, arrivata da poco, ricorda una casa di bambola, di quelle dove il fuoco finto è fatto di nastrini colorati e le finestre non si aprono. Forse, pensa, anche la generosità di cui le ospiti beneficiano potrebbe non essere del tutto autentica. Le ragazze del Cottage, infatti, sono tutte come lei: spinte ai margini della società, con un passato ingombrante frutto di scelte sbagliate. Un passato che vogliono cancellare. Anche Angela Burdett-Coutts, colei dalla cui prodigalità dipende l’esistenza di quel rifugio per donne cadute, è tormentata, seppur non dalla miseria. È appena stato rilasciato dalla prigione l’uomo che l’ha perseguitata per anni e che ora, nonostante il tempo tra scorso, è ancora ossessionato da lei. I mondi di Angela e delle ragazze finiranno presto per scivolare l’uno nell’altro, e tutte impareranno che per libertà e indipendenza c’è sempre un caro prezzo da pagare. Ambientato nell’Inghilterra che ha ispirato David Copperfield, l’ultimo romanzo della «nuova Hilary Mantel» (Cosmopolitan) è un inno all’incrollabile audacia, alla perseveranza, alla forza corale delle donne. | |||
L’ORA BLU | Benvenuti a Eris: un’isola con una sola casa, un solo abitante e una sola via d’uscita. Irraggiungibile dalla terraferma scozzese per dodici ore al giorno. Un tempo era la casa di Vanessa: una famosa artista il cui marito, notoriamente infedele, è scomparso vent’anni fa. Ora è la casa di Grace: un’anima solitaria, soddisfatta del proprio isolamento. Ma quando viene fatta una scioccante scoperta in una galleria d’arte a Londra, un visitatore si mette sulle sue tracce. E i segreti di Eris minacciano di emergere… | |||
AI TEMPI DEL VECCHIO DIO | Tom Kettle è un poliziotto in pensione che crede di aver fatto i conti con il passato. Fino a quando due agenti bussano alla sua porta… In un’Irlanda di travolgente bellezza, “Ai tempi del vecchio Dio” esplora le radici profonde dell’amore, della memoria e del dolore, tra scandali e segreti a lungo nascosti. Tom Kettle, ex sergente della polizia irlandese in pensione, dovrebbe godersi il meritato riposo di chi ha conosciuto il crimine fin troppo da vicino e può finalmente aspirare a una vita di contemplativa solitudine, guardando il mare dalla sua comoda poltrona di vimini. Eppure non è così. Perso nei suoi ricordi, instabili, frammentari, talvolta confusi, Tom riceve un giorno la visita di due agenti che chiedono la sua collaborazione su un vecchio caso irrisolto. Le indagini che lui stesso aveva condotto decenni addietro legate a un orrendo caso di pedofilia richiedono rinnovata attenzione. Rivangare il passato è quanto mai doloroso, perché la vicenda, con i suoi più scabrosi risvolti, non è solo quella dei documenti ufficiali: è anche la storia personale di Tom e di sua moglie June, dei loro figli Joe e Winnie, e del grave peso che tutti hanno dovuto sostenere. I dettagli che riaffiorano via via nella mente di Tom, trasportati dalle stesse correnti che agitano la superficie del mare d’Irlanda, ricompongono un’indicibile verità. E allora non basta coltivare la memoria dell’amore nelle sue forme più pure, non basta stupirsi di fronte alla volitiva, indomabile natura del clima irlandese: la squallida brutalità della violenza umana, in tutte le sue sfumature più abiette e perverse, è sempre in agguato. Solo l’instancabile difesa dell’innocenza può salvare il mondo. | |||
LA VITA ACCANTO | Rebecca è nata irreparabilmente brutta. Sua madre l’ha rifiutata dopo il parto, suo padre è un inetto. A prendersi cura di lei, la zia Erminia, il cui affetto però nasconde qualcosa di terribile, e la tata Maddalena, affettuosa e piangente. Ma Rebecca ha mani bellissime e talento per il piano. Grazie all’anziana signora De Lellis, Rebecca recupera un rapporto con la complessa figura della madre, scoprendo i meccanismi perversi della sua famiglia. E nella musica trova un suo modo singolare di riscatto, una vita forse possibile. La Veladiano racconta senza sconti l’ipocrisia, l’intolleranza, la crudeltà della natura, la prevaricazione degli uomini sulle donne, l’incapacità di accettare e di accettarsi, la potenza delle passioni e del talento. | |||
UNA CASA NEL BOSCO | Se si fa squadra si vince! Inga Moore ce lo insegna popolando i suoi boschi di una magnifica comunità di animali tutti diversi, ma tutti molto socievoli. Quando Alce e Orso demoliscono per sbaglio le due casette dei due piccoli maiali, i quattro amici si ritrovano a ragionare di un’altra soluzione abitativa: una grande casa che li possa ospitare tutti? La saggezza impone che ognuno faccia il proprio mestiere e la valente squadra di castori costruttori, chiamata da Alce, si mette all’opera per mettere in piedi una villetta con i fiocchi. Un bosco tutto da esplorare, una villa tutta da arredare e una storia sulla collaborazione, sulla convivenza e sul senso profondo del detto: home sweet home! Età di lettura: da 4 anni. | |||
LA PARTITA DECISIVA | Antonio ha nove anni, è un super appassionato di basket e sogna di diventare un grande giocatore come Nicolò Melli. Quando la sua famiglia lascia il centro della città per trasferirsi in periferia, però, si ritrova di colpo senza nemmeno una palestra in cui allenarsi. In quel posto dove nessun ragazzino ha mai visto una palla a spicchi, Antonio vuole convincere i suoi due nuovi amici, Karim e Francesca, a provare il suo sport preferito. Decide allora di allestire un intero campetto da basket riciclando i rifiuti di un’area abbandonata, rimasta sino a quel momento nascosta dietro agli alberi del parco. Peccato che quella sia proprio la “base operativa” dei bulli del quartiere, per nulla intenzionati a condividere il loro territorio… Ma Antonio non è tipo da arrendersi e così, per conquistare il diritto a usare il campetto costruito con tanto impegno, sfida il capo della banda a… una partita di basket! Mentre il gran giorno si avvicina, e tutto il quartiere si prepara ad assistere all’attesissimo match, un nuovo, imprevedibile ostacolo si para davanti al trio di amici, ma anche ai loro avversari. Per superarlo ci sarà bisogno di unire le forze e, magari, chiedere un aiuto speciale proprio a Nik! Età di lettura: da 8 anni. | |||
LA BALENA PERDUTA | Quando Rio viene mandato in California a vivere con una nonna che conosce a malapena, si sente completamente solo. Ma tutto cambia quando incontra Marina, una ragazza che gli svela il segreto delle maestose balene grigie che migrano nelle vicinanze. E lì, al limite dell’incredibile immensità dell’oceano, Rio stringerà un legame inscindibile con Becco Bianco, gigantesca regina del mare. Ma quando Becco Bianco scompare, Rio dovrà rinunciare a una parte di sé e intraprendere un pericoloso viaggio per ritrovarla… Un’impresa travolgente per salvare il pianeta, una storia di amicizia sulla connessione tra un ragazzo e una balena e su un legame che li renderà entrambi liberi. Immergiti in questa avventura profonda e affascinante come l’oceano! Età di lettura: da 9 anni. | |||
ONE MORE TIME | Le seconde possibilità non capitano, ce le costruiamo. Ma come trovare il coraggio di provarci ancora una volta? Hai mai commesso un errore così grave da sentirti perduto, incapace di rialzarti? Ti sei mai trovato a fine corsa, dopo un fallimento rovinoso che non osi confessare a nessuno? In questo libro Luca Casadei, autore del podcast rivelazione «One More Time», ci mette faccia a faccia con persone che hanno dovuto affrontare i propri demoni per diventare quello che sono oggi. Persone che hanno sbagliato, a volte in modo imperdonabile, e tuttavia hanno trovato la forza di rimettersi in piedi. Attraverso le loro storie, Luca ci trasmette le emozioni vissute quando tocchiamo il fondo, donandoci gli strumenti necessari per trasformare le cadute in occasioni per spiccare il volo. Perché tutti ci facciamo male, ma c’è sempre un modo per rinascere. Nicoletta Amato; Benji; Guido Brera; Nathaly Caldonazzo; Giuseppe Caprotti; Gianluca Gotto; Mario Maccione; Danika Mori; Capo Plaza; Roberto Saviano. | |||
IO E KIRA | Kira è una cagnolina straordinaria. Ha conquistato il cuore di Noel dal primo momento in cui si sono incontrati. Perché Kira non giudica. Quando lui è in difficoltà, Kira è lì per ricordargli che si può solo fare del proprio meglio. Quando lui vede solo buio, Kira è pronta a illuminargli la strada. Una storia commovente di amicizia e amore, un racconto tenero e meravigliosamente illustrato che ci insegna ad abbracciare gli alti e bassi, la felicità e la tristezza, l’oscurità e la luce che fanno parte della vita. Un libro che promette di spezzarti il cuore e di ricomporlo ancora più forte di prima. | |||
LA MIA MUSICA | Che cos’è la musica? Per Frida, da sempre immersa nel mondo dei suoni, è molto più di una passione. Presenza fissa e compagna fedele, è diventata nel tempo la cifra della sua vita, un filtro per leggere il mondo: «È la mia essenza più profonda, è ciò che sono». A due anni aveva già le mani sul pianoforte, a cinque era capace di suonare a orecchio e adesso che ne ha venti è un’artista di successo. Curiosa, determinata, appassionata: queste pagine sono un omaggio alla musica, che è per lei un ponte tra le persone, un dialogo che non conosce barriere. Nel suo caso, neanche l’ipovisione ha rappresentato un ostacolo: «Anzi, ascoltare e suonare è stato un aiuto nella crescita. Usare le orecchie al posto degli occhi, le note al posto dei colori è stato fondamentale nel mio rapporto con il mondo». Con uno sguardo giovane eppure lucidissimo, Frida ci racconta la sua formazione musicale, le prime esperienze, il rapporto con il pubblico, il concetto di «genere» e la sua evoluzione, il legame quasi viscerale con i suoni. Aneddoti, consigli musicali (e non), un racconto che dal personale si allarga all’universale: questo libro è una piccola storia della musica, l’arte inclusiva per eccellenza. | |||
LA SOCIETA’ DEL PRESSAPPOCO | Stiamo passando dal mondo della precisione a quello del «pressappoco», guidati da un inconsapevole rifiuto della funzione ordinatrice del pensiero: persino la scienza ammette di non giungere alla «verità» ma solo a conclusioni parziali e provvisorie. I dialoghi del tempo presente sono dominati da una continua contrapposizione che fa emergere quanto ci divide e nasconde ciò che ci unisce. Domina la percezione d’impotenza esistenziale, siamo immobilizzati dal limite che sconfina nella frustrazione. L’incertezza emerge anche nel linguaggio: si pensi alla questione del «sesso delle parole» e alla proliferazione di neologismi che ci portano a parlare per non intenderci. Il pressappoco ci minaccia poiché la delinquenza nel contesto sociale è diventata «normale» e la legge un rifermento per evaderla. Il mondo virtuale delle tecnologie digitali sta cancellando quello concreto e genera preoccupanti comportamenti dissociati negli adolescenti. La paranoia dei potenti della Terra vede la sovrapposizione del delirio di onnipotenza a quello di persecuzione, e minaccia guerre di conquista e distruzione in cui scompare il vincitore e il vinto. Vittorino Andreoli, attento studioso del comportamento umano, ci pone di fronte a un variegato e poderoso ritratto dell’uomo contemporaneo e della sua attività mentale, perché si possa prenderne consapevolezza e cercare di porre il nostro cervello nella direzione evolutiva e cognitiva. Per evitare un pressappoco che avrebbe il senso dell’agonia della nostra straordinaria civiltà umana. | |||
IL RICORDO DI UN SOGNO | Più di cinquant’anni fa una bambina trova una foto nascosta in un baule pieno di vestiti e comincia a fare domande a sua madre. “Dimmi cosa ti è successo, io sono qui. Raccontami, che io ti ascolto, e crederò a tutto quello che mi dici. Non avere paura del buio, io ci sono.” È così che Bruna, la madre di Rosi, ascolta la storia della sua famiglia, delle sue donne e della loro sofferenza tramandata da generazioni. Poi a sua volta, moderna Sherazade, la racconta a sua figlia, passandole il testimone di un sogno che è quello di ricomporre la vicenda complicata di una famiglia dispersa, di ritrovarla anche solo nelle parole, di tenerla in vita anche solo nella scrittura. Seguendo il consiglio di Virginia Woolf di pensarci attraverso le nostre madri, Rosi Braidotti raccoglie una molteplicità di voci, attingendo a un archivio stratificato di fonti e mettendosi in viaggio per mezzo mondo. Ricostruisce da una parte «la piccola repubblica dei Braidotti», socialisti di Latisana, dall’altra il ramo fascista, tra Friuli, Austria e Cecoslovacchia. Il risultato è la storia suggestiva di una compagine di parenti che, da Buenos Aires all’Australia, testimoniano la dispersione che segna tante famiglie di italiani con la valigia, a dimostrazione di come l’identità sia sempre una fitta rete di relazioni, ricca di differenze, multipla, aperta e interconnessa. “Il ricordo di un sogno” è la storia scompigliata e selvaggia di una famiglia che continua a vagare, in cui risuona un’irruenza non priva di dolore ma sempre gioiosa, con la certezza assoluta che solo in un confronto perenne con il passato possiamo ridisegnare nuove potenzialità di vita. | |||
LA FINE DELL’IMPERO AMERICANO | È davvero la fine del “secolo americano”? Ci stiamo dirigendo verso un nuovo disordine mondiale, sempre più pericoloso e instabile, in cui dittatori come Putin e Xi sfideranno sempre più a viso aperto le democrazie occidentali? L’appassionante racconto di Alan Friedman ripercorre l’ascesa del dominio americano dalle origini fino al suo crepuscolo, quando dittatori conclamati e nuovi leader dispotici più o meno “mascherati” da statisti cercano di riempire il vuoto di potere lasciato dall’indebolimento della guida a stelle e strisce. Con uno stile veloce e appassionato, Friedman racconta la parabola fulminea di un “impero” dalla durata brevissima, poco più di 80 anni, dipinge i ritratti vividi e minuziosi dei suoi presidenti, e li inchioda ai gravi errori delle loro amministrazioni: da Franklin Delano Roosevelt a John F. Kennedy, da Jimmy Carter a George W. Bush, da Barack Obama a Joe Biden. Questo libro rivela il fallimento della leadership americana in alcuni snodi cruciali della storia, ci porta dietro le quinte dell’America di Donald Trump e Kamala Harris – un paese diviso come mai prima era accaduto – e anticipa gli scenari che dovremo affrontare nei prossimi anni: gli effetti del Nuovo Disordine Mondiale metteranno alla prova i nostri valori, in America come in Europa. Il destino dell’una determinerà il destino dell’altra, e del mondo intero. | |||
LUI, LEI E IL PARADISO | Nell’arco di una vita Dino Solbiati si è costruito una fortuna diventando un grande imprenditore conosciuto in tutto il mondo per la generosità e la simpatia. Come un sovrano vive circondato da uno stuolo di amici e collaboratori dei quali non può fare a meno, perché teme la solitudine. Un giorno, ormai anziano, si ritrova da solo, seduto in poltrona e vestito con raffinata eleganza, in un luogo misterioso circondato dal nulla. Smarrito e stanco si assopisce. Lo ridesta un fruscio lieve e vede comparire un’esile figura di donna anziana: è scalza, indossa un pigiama punteggiato da bianche stelline luminose e avanza lungo una scia di piccole nuvole. Gli si avvicina e si presenta: «Dottor Solbiati la disturbo? Sono Stella Recalcati». Lei è una scrittrice di romanzi popolari costantemente assetata di storie nuove. Gli spiega che si trovano entrambi in Paradiso e, curiosa com’è, lo induce a parlare di sé. Emerge così una biografia ricca di avventure fra intrighi e passioni che trascinano il lettore, coinvolgendolo nelle trame di un’esistenza incredibile. Una madre adorata che porta con sé un segreto scottante e ha condizionato il suo rapporto con le donne: i suoi flirt, i colpi di fulmine, le amanti e le mogli che prima vengono messe su un piedistallo, esibite e protette, e poi sostituite da nuovi amori, seguendo la sua insaziabile brama di vita. Una storia intensa e struggente che scava nell’animo umano, mettendo a nudo le contraddizioni di un’esistenza vissuta intensamente, con un incontenibile desiderio di conquistare tutto e tutti. | |||
LE VERITA’ SPEZZATE | Il grande regista de “Le verità spezzate”, Manlio Parrini, ha deciso di tornare dietro la macchina da presa. Celebrato da pubblico e critica, all’apice del successo aveva abbandonato il cinema perché gli sembrava “un posto senza verità”. Ma ora, superati i settant’anni, ha in testa una storia speciale: un film su Augusto De Angelis, pioniere del giallo italiano negli anni Trenta. La morte violenta di Augusto De Angelis – un uomo libero senza libertà – è, per il Maestro Parrini, un caso irrisolto, che puzza di ingiustizia e ottusa censura fascista e che oggi più che mai deve essere raccontato. Ma proprio quando il regista ha trovato un produttore per il suo progetto e avviato la stesura della sceneggiatura insieme all’amica e complice Sara De Viesti, un altro giallo irrompe nella sua vita: l’omicidio dell’anziana vedova Bastoni, proprietaria della villa adiacente a casa sua. La stampa, avida di notizie, si getta sul caso e gli inquirenti si muovono tra mille ostacoli e condizionamenti, e anche Parrini si sente attratto da questo omicidio, che gli ricorda un delitto d’altri tempi, di quelli usciti dalla penna del suo Augusto De Angelis. Un giallo di ieri che contiene un giallo di oggi, legati a doppio filo da una riflessione sui condizionamenti che tutti subiamo, sui limiti delle nostre libertà, così spesso spezzate. | |||
SETTEMBRE NERO | Il fiore non sa di essere un fiore finché non fiorisce. Settembre nero racconta la fioritura di un ragazzo di dodici anni, Gigio Bellandi, durante un’estate in Versilia nel 1972: la scoperta della musica, della lettura, dell’inquietudine, del desiderio, dell’amore – e poi di tutto questo l’impensabile, fulminea interruzione. Ricostruisce con plastica precisione le immagini, gli odori, i colori e i suoni che animavano quella vita andata perduta, e con vaghezza, invece, perché subìto senza tante spiegazioni, l’evento irreversibile che la travolge. Intorno a Gigio, vittime e colpevoli mescolati insieme, in una costellazione di personaggi struggenti e indimenticabili: il padre-tritone, la madre-leonessa, l’eroica sorellina e i due principali responsabili del suo improvviso sbocciare: lo zio Giotti, misterioso, timidissimo e purissimo Maestro della Forza, e Astel Raimondi, la ragazzina dalle treccine “nere come onice nera”, che fa in tempo a marchiarlo col segno indelebile dell’amore. Ma è anche un romanzo sul potere evocativo delle parole – muflone muflone muflone muflone muflone – e su quello seduttivo e salvifico della lingua, perché racconta l’esplosione di un talento puro e sorprendente, anch’esso destinato a durare per sempre: quello per la traduzione. La voce narrante è dello stesso Gigio, dal monte ventoso dei suoi sessant’anni, perché evidentemente ce l’ha fatta a risanare la ferita e ad andare oltre, cioè a “tradurre” alla fine anche se stesso, diventando così l’ultimo degli “eroi normali” tanto cari a Veronesi. | |||
LA GATTA E IL GENERALE | Nel dicembre del 1994, una truppa delle forze armate della Federazione Russa è di stanza in un villaggio del Caucaso con l’obiettivo di placare i separatisti ceceni. Da quelle montagne, dove i clan la fanno da padroni e la guerra minaccia di schiacciare ogni speranza di libertà, Nura sogna di fuggire. Ha diciassette anni, ed è bellissima. Una notte, davanti agli occhi di un giovane soldato, testimone e forse complice, la ragazza cecena è vittima di una feroce violenza. Vent’anni dopo, quel soldato idealista che si rifugiava nella letteratura è diventato il Generale, un uomo dal cuore duro e dal pugno di ferro che ha scalato i ranghi della società russa fino a diventare un ricchissimo oligarca e a disporre di tutto il potere che gli serve. Un giorno, mentre sfreccia per le strade di Berlino, vede la Gatta e ne rimane fulminato: ai suoi occhi, l’attrice di origine georgiana è una spaventosa copia di Nura. In quell’istante, il Generale decide che è arrivato il momento della resa dei conti. Ora potrà finalmente riportare ordine in una vicenda che ha segnato la sua vita, mettendo a tacere il ricordo della più crudele delle notti. L’oligarca russo e l’attrice di Tbilisi, che un giornalista incaricato di raccontare tutta la storia ha fatto incontrare, arrivano così a intrecciare i loro destini in un gioco fatale. Come nel suo celebre romanzo L’ottava vita (per Brilka), e poi ancora nella Luce che manca, ispirandosi alla testimonianza sulle guerre cecene di Anna Politkovskaja, Nino Haratischwili torna a guardare negli abissi che si celano sotto le macerie dell’impero sovietico e, in un racconto carico di tensione, narra della guerra sul campo e nelle menti delle persone, di delitto e castigo, di crimine ed espiazione, di vendetta, tradimento, morte e amore. Narra soprattutto del desiderio di redenzione, perché nessuno può togliere la colpa a qualcun altro, nessuno può, così semplicemente, cancellarla. | |||
BAMBINO | Siamo a Trieste, la guerra è appena finita. Un uomo beve un caffè al bancone del bar. Qualcuno lo chiama, lui si gira ma sente già la canna di una pistola puntata contro la schiena. Tutti lo conoscono come «Bambino»: è stato la camicia nera più spietata della città. «Ho ucciso e fatto uccidere. Ho sempre cercato di stare dalla parte del più forte e mi sono sempre ritrovato dalla parte sbagliata». Una storia veloce quanto un proiettile che attraversa guerre, confini, tradimenti. Come in “Resto qui”, Marco Balzano torna al grande romanzo storico e civile. E lo fa con il suo personaggio più duro, impossibile da dimenticare. Mattia nasce a Trieste nel 1900. La sua infanzia irrequieta, forse, è già un presagio: un fratello che parte per l’America, un amico che presto lo abbandona. Quando scopre che la donna che lo ha cresciuto non è la sua vera madre, dentro di lui qualcosa si spezza e nel petto divampa un fuoco freddo che non saprà mai domare. L’ingresso tra le file degli squadristi è una conseguenza quasi naturale. Nonostante il soprannome che gli hanno affibbiato per il suo viso da fanciullo, «Bambino», Mattia ostenta una ferocia da boia. Ma prima ancora dell’ideologia, prima della violenza e della brutalità antislava, il motivo per cui indossa la camicia nera e batte palmo a palmo le terre contese è la speranza di ritrovare quella madre senza nome né volto. La ricerca di una donna che non ha mai conosciuto diventa il senso di tutto. Suo padre, un vecchio orologiaio sicuro che le persone si possano riparare come gli ingranaggi, è l’unico a conoscere la verità ma la tiene sigillata in un silenzio blindato quanto una cassaforte. Nella frontiera d’Italia più dilaniata, la vita di Bambino scivola su un piano inclinato: ogni giorno una nuova spedizione, un nuovo assalto, una nuova rapina. E poi, tutto d’un fiato, lo scoppio della guerra, i nazisti in città, l’occupazione jugoslava di Trieste, le foibe. Un’esistenza vissuta da cane sciolto, scandita da un implacabile conto alla rovescia. Un romanzo palpitante in cui il giudizio – anche di fronte alle azioni più estreme – è sempre fuori scena. Con una scrittura trascinante e tagliente, Marco Balzano torna a indagare il rapporto tra individuo e collettività, tra le scelte personali e i grandi rivolgimenti della Storia. «La vita è aggredire o difendere, distruggere o prendersi cura». | |||
IL NONNO KILLER | Mariole è un ex sicario professionista, anziano, malato di Alzheimer, in fuga dalla casa di riposo perché ha un’ultima missione da compiere. Se solo ricordasse qual è… Mathilde è una giovane donna disperata, vittima di pornografia non consensuale: il mondo le è crollato addosso da un giorno all’altro. In fuga da sé stessa, ancora non sa di avere una missione da compiere… L’incontro fra i due dà origine a una scoppiettante avventura on the road: imparando a conoscersi, a fidarsi l’uno dell’altra, ad aiutarsi, Mariole e Mathilde troveranno la forza per affrontare i propri fantasmi, attraversando una rocambolesca serie di peripezie mentre scorrazzano tra Parigi, la Normandia, la Bretagna a bordo di una vecchia Renault Dauphine, sempre accompagnati dalla fedele maialina Chonchon. Ci sono un mistero da risolvere e una vendetta da portare a termine, e niente potrà fermarli. Dopo “Centenaria con la pistola”, Benoît Philippon conferma la propria eccezionale capacità di far convivere con stupefacente equilibrio, all’interno di un noir, acre umorismo, momenti commoventi e un solidissimo impegno nell’affrontare temi di scottante attualità. | |||
ELSEWHERE | Liz non sa com’è finita ad Altrove. Sa solo che non può più tornare indietro ed è quindi obbligata a restare in quello strano posto fatto di spiagge bianche, palazzi eleganti, negozi affollati; un posto in cui lei non conosce nessuno e in cui nessuno può ammalarsi, né invecchiare, né morire. E il motivo è semplice: sono già morti. Proprio come Liz, che è rimasta vittima di un incidente d’auto. Adesso, come tutti gli abitanti di Altrove, diventerà sempre più giovane, fino a tornare neonata, pronta per essere rimandata sulla Terra. Solo che Liz vorrebbe compiere sedici anni, non averne di nuovo quattordici. Vorrebbe imparare a guidare, andare all’università, provare sulla propria pelle l’emozione del primo amore, non ripercorrere un’infanzia che non vedeva l’ora di abbandonare. Vorrebbe riabbracciare i genitori e il fratellino, non essere costretta a fare conversazione con una nonna mai incontrata prima. In altre parole, non è pronta a lasciare andare una vita che non ha mai avuto nemmeno il tempo di assaporare. Però a poco a poco scoprirà che anche questa esistenza al contrario può essere piena di gioia e di sorprese… | |||
NELLA CASA DEL LEONE | Shizuku ha un solo desiderio: riposare contemplando il mare. Sprofondare in un sonno dolce e tranquillo, senza le braccia affollate di aghi e tubicini, i fedeli compagni delle sue giornate. Se la sua malattia ha un esito certo, il finale che Shizuku ha scelto di scriversi è il suo piccolo spazio di libertà. Per questo ora un traghetto la sta conducendo lontana dalla città, alla Casa del Leone. L’isoletta che ospita la residenza ricorda una meringa, vaporosa e sottile: il luogo ideale dove riempire gli occhi di bellezza e di energia lo spirito. Un porto sicuro in cui i clamori terreni non esistono e c’è posto solo per i sentimenti più genuini dei suoi abitanti, a cominciare da Madonna, la signora pacata e gentile che gestisce la Casa. Lì Shizuku spera di vivere nel modo più autentico il tempo che le è concesso. Non immagina quante sorprese la Casa abbia in serbo per lei: un amore meraviglioso, la scoperta dell’amicizia vera, la magia dei piccoli rituali. Come quello della domenica pomeriggio, quando a turno ognuno condivide con gli altri il piatto preferito dell’infanzia. Una madeleine dolceamara che innesca ondate di nostalgia e voglia di vivere, che gli ospiti assaporano insieme aggrappandosi al gusto dei dolcetti di tofu e arachidi, dei botamochi, della torta di mele. Con la sua scrittura delicata e inconfondibile, Ogawa ci conduce in un racconto poetico e profondo, e spalanca per noi una via verso la semplice gratitudine di esistere. | |||
L’INSAZIABILE | Caricamento in corso… | |||
LA DONNA DI SCORTA | Caricamento in corso… | |||
ROSY UNA GATTINA RIBELLE | Caricamento in corso… | |||
APPRENDISTA CERCASI | Caricamento in corso… | |||
I MIEI VICINI SPORCELLI | Caricamento in corso… | |||
WILD HOPE | Caricamento in corso… | |||
DENTRO DI ME C’E’ UN POSTO BELLISSIMO | Caricamento in corso… | |||
CALCIO E PEPE | Caricamento in corso… | |||
MORGANA | Caricamento in corso… | |||
LEGO UNA STORIA DI FAMIGLIA | Caricamento in corso… | |||
IL GIARDINO E LA CENERE | Caricamento in corso… | |||
RISPLENDO NON BRUCIO | Caricamento in corso… | |||
ONDA DI TEMPESTA | Caricamento in corso… | |||
LA CITTA’ E LE SUE MURA INCERTE | Caricamento in corso… | |||
QUATTRO FRATELLI PER UN DELITTO | Caricamento in corso… | |||
IL PENDIO DEI NOCI | Caricamento in corso… | |||
UN’INDICIBILE TENEREZZA | Caricamento in corso… | |||
SE MI AMASSI DAVVERO | Caricamento in corso… | |||
IL ROBOT SELVAGGIO | Quando Roz apre gli occhi per la prima volta, scopre che è sola su un’isola remota e selvaggia. Perché è lì? Da dove è venuta? E, cosa più importante, come sopravvivrà in quell’ambiente difficile? Rozzum unità 7134 è un robot femmina programmata per sopravvivere in qualsiasi condizione. Un giorno si sveglia su un’isola dopo il naufragio della nave su cui viaggiava. Con estrema fatica e determinazione, Roz impara il linguaggio degli animali, si costruisce una casa e adotta un’ochetta rimasta orfana con cui instaurerà un profondissimo legame. Ma, in un mondo lontano governato dalla tecnologia qualcuno la sta cercando, e non è disposto ad arrendersi senza combattere… Un libro illustrato, una storia profonda, tenera e travolgente sull’accettazione del diverso che dimostra come, ove esista rispetto e amore, sia possibile coesistere in armonia quando le differenze si trasformano in nuove possibilità. Età di lettura: da 9 anni. | |||
QUANTI MIRACOLI | Tanner Hughes è stato cresciuto dai nonni ed è diventato un ranger dell’esercito. Ha trascorso tutta la vita all’estero, sempre pronto a partire per la prossima avventura, un po’ meno a mettere radici e sistemarsi. Tutto cambia quando la nonna, prima di morire, gli rivela il nome del padre che non ha mai conosciuto e dove trovarlo. E così Tanner parte per Asheboro, in North Carolina. È in città da meno di ventiquattr’ore quando incontra Kaitlyn Cooper, dottoressa e mamma single, e tra loro scatta subito una connessione inaspettata, entrambi così misteriosi e affascinanti l’uno agli occhi dell’altra. Il loro destino si intreccerà presto con quello di Jasper, ottantenne perseguitato da un tragico incidente avvenuto decenni prima, che vive da solo, con il vecchio cane Arlo. È determinato a salvare dai bracconieri un cervo bianco avvistato nella foresta, una creatura leggendaria che ha ispirato suo padre e suo nonno. Nessuno dei tre si aspetta certo un miracolo… ma potrebbe essere proprio questo che cambierà la loro vita per sempre. Dall’amatissimo autore bestseller mondiale, un nuovo romanzo emozionante e potente sui viaggi che intraprendiamo per conoscere noi stessi e coloro che incontriamo e che toccano il nostro cuore lungo il cammino. | |||
IL VENTO E’ UN IMPOSTORE | Si può costruire un’intera vita su una bugia? Yefim lo ha fatto. E lo rifarebbe mille volte, perché della sua vita non cambierebbe nulla. Ha una moglie che lo tiene ancora per mano. Dei figli orgogliosi delle loro radici. Dei nipoti che credono che il nonno sia un eroe, perché tornato dalla guerra. Eppure, Yefim si domanda cosa farebbero i suoi famigliari se sapessero del segreto che nasconde da anni. Un segreto celato in una valigia che ora, all’insaputa di tutti, Yefim sta bruciando perché non ne rimanga traccia. Nessuno deve conoscere la storia del giovane, pieno di sogni e speranze, costretto a indossare un’uniforme e combattere i nazisti. Nessuno deve sapere del filo spinato, della fame, del freddo. Soprattutto, nessuno deve sapere del giorno in cui ha dovuto compiere una scelta impossibile: fingere di non essere ebreo per sopravvivere. Quel giorno terribile in cui ha iniziato la sua esistenza controvento, rinnegando sé stesso. Una condizione da cui è scappato con un’altra bugia, pur di tornare a casa. Ma, adesso, è proprio in casa sua che questi segreti stanno per essere riportati alla luce. Yefim avverte nell’aria lo stesso odore di tempesta dei cieli solcati dagli aerei. Ma la storia non può essere cancellata dalle fiamme. Perché quei periodi bui devono essere raccontati, anche quando è difficile. Soltanto così i sommersi non saranno solo polvere portata dal vento. Un romanzo ispirato a una storia vera, che interroga il lettore su cosa voglia dire essere un «salvato», come spiegava Primo Levi. Un libro che racconta un aspetto poco noto della tragedia della Seconda guerra mondiale. In quel passato, ci sono le domande e le risposte che oggi, forse più che mai, non vanno dimenticate. | |||
FIGLIA DEL TEMPORALE | È il 1974, Hira ha tredici anni ed è appena rimasta orfana. Deve lasciare la sua città, Tirana, e la casa in cui è cresciuta per raggiungere gli unici parenti disposti ad accoglierla. La famiglia dello zio Ben vive in un villaggio sui monti nel Nord del paese, una piccola comunità di pastori che sembra cristallizzata nel tempo, dimenticata persino dal regime comunista che da trent’anni tiene in scacco l’Albania. Lassù si vive ancora secondo i dettami del Kanun, il codice tradizionale della montagna. Piano piano Hira si adatta alla sua nuova vita: dalla cugina Danja impara a fare il bucato al fiume e a occuparsi degli animali, dal cugino Astrit a orientarsi nel bosco e a camminare in silenzio per ore. Astrit ha smesso di parlare quand’era bambino, da allora si esprime a gesti e ogni tanto sale sulle montagne e sparisce per giorni. Per questo al villaggio lo considerano strano, una specie di animale selvatico. Crescendo, Hira e Astrit trovano una lingua tutta loro per capirsi, fatta di sguardi, carezze e morsi che a volte sembrano baci. Quando a Hira viene imposto un matrimonio combinato, sceglie l’unica via di fuga ammessa dalla legge della montagna: rinunciare alla propria femminilità e diventare una burrnesh, una vergine giurata. E così a vent’anni prende il nome di Mael: si veste come un uomo, lavora come un uomo, beve e fuma come un uomo. L’intero villaggio la tratta – e la rispetta – come un maschio. Diversamente dai maschi, però, deve rimanere sola e casta. Eppure sotto la pelle di Mael talvolta riaffiorano, ribelli e vitali, i desideri e le emozioni di Hira. A quanta parte di ciò che siamo possiamo rinunciare per inseguire una vita che ci appare più libera? E di cosa è fatta quella libertà se non possiamo essere noi stessi alla luce del sole? Come i suoi personaggi, Valentina D’Urbano non ha paura di oltrepassare limiti e confini, di farsi domande dolorose e di cambiare pelle per rimanere fedele a se stessa. Il risultato è un romanzo coraggioso sul corpo e il desiderio delle donne e sul bisogno che la società patriarcale ha da sempre di controllarli. E, al tempo stesso, la più travolgente delle sue storie d’amore. | |||
DIMMI DI TE | Che fine avrà fatto il nostro primo, disperato amore? E la più desiderata della scuola? Il ribelle? Saranno rimasti all’altezza dei loro sogni? Saranno riusciti a non tradire chi sono? Con l’originalità che l’ha resa unica, Chiara Gamberale racconta l’impresa più straordinaria e terribile: fare pace con la persona che siamo diventati. «E tu? Tu come hai fatto? A tenere insieme quello che ti fa splendere e quello che ti consuma, a scegliere, a puntare tutto su un solo momento, su quell’incontro? Come fai, giorno dopo giorno dopo giorno, a rimanere fedele alla tua scelta, a lasciare un po’ di spazio per lo sperpero senza però permettergli di svuotare tutto di significato? Dove la metti la rabbia che avevi, dove le metti le voglie, come lo nascondi il terrore di invecchiare e la preghiera che, se deve succedere, che succeda subito, senza obbligarti prima a prendere delle decisioni? Dimmi di te». Ci sono momenti, nella vita, che somigliano a una palude: andare avanti sembra impossibile, possiamo solo lasciarci affondare. Succede a Chiara, quando si ritrova madre quasi per caso e si trasferisce con la figlia in un quartiere di famiglie “normali”, fedeli a regole che lei ha sempre rifiutato. Abituata a vivere come un’eterna adolescente e affamata di emozioni, non sopporta quella quiete fittizia e presto non riesce più a lavorare, ad amare, a confidare nel futuro. Ma il casuale incontro con un amico che non vedeva dai tempi del liceo le fa venire un’idea: ricontattare le persone che mitizzava quando adolescente lo era davvero. Per chiedere: e tu? La sopporti, la palude? Sei riuscito a crescere, senza rinunciare a chi sei? Mi spieghi come si fa? Così va a trovare la più desiderata della scuola, il rappresentante d’istituto rivoluzionario, il bravo ragazzo che forse avrebbe potuto salvarla da sé stessa, il tormentato che a sé stessa la condannava… E a ogni incontro la tensione sale, perché passato e presente si mescolano, fino a costringerla a un faccia a faccia con la tremenda verità che si ostinava a evitare. Chiara Gamberale, portavoce dei nostri segreti più profondi, ci regala un’indagine in forma di romanzo sul modo impacciato, tenace o incosciente con cui rimaniamo in bilico fra i sogni che avevamo e la vita che facciamo. E inventa per tutti la possibilità di trasformare una palude nel mare aperto. | |||
DI FIORE IN FRUTTO | Questo libro vuole essere un inno alla pazienza della natura e delle stagioni, capaci di donarci boccioli di meraviglia, alberi in festa, già con la fioritura. Vuole essere anche un invito all’attenzione, forse la più grande forma d’amore, per i germogli e per i sogni che la primavera dona già ai nostri occhi. Abbiamo seguito il calendario di fioritura e accompagnato il gioco divulgativo, percettivo, poetico e sonoro con attività laboratoriali e piccole ricette, per gustare insieme e in modo multi-sensoriale la meraviglia dai fiori ai frutti. Simbolica la scelta di otto piante, per richiamare il segno di infinito nell’otto rovesciato, ed è ciò che potrebbe accadere allenando lo sguardo: il gioco potrebbe continuare senza fine. Le canzoni accompagnano ogni albero. | |||
SULLE ALPI | “Le strade si ramificano in strade più piccole e in sentieri ancora più piccoli”, ha scritto Milan Kundera. “Per i sentieri vanno i boscaioli. Sulle strade ci sono panchine dalle quali si vede un paesaggio pieno di pecore e mucche al pascolo. È l’Europa, è il cuore dell’Europa, sono le Alpi.” Daniele Zovi in questo libro si mette in cammino tracciando un itinerario che è anche interiore, alla scoperta di un mondo vicino e al tempo stesso lontano, simbolico e reale. Racconta gli erbari di Camillo Sbarbaro, lichenologo di fama internazionale oltre che poeta: dei veri e propri “campionari del mondo” perché, come scriveva, “far raccolta di piante è farla di luoghi”; e poi il passo del Monginevro, quello probabilmente attraversato da Annibale e i suoi elefanti; la luce del Monte Bianco descritta da Goethe; la comunità walser a Macugnaga; le sculture di Marco Martalar: leoni, aquile, draghi costruiti con i resti dei boschi devastati dalla tempesta Vaia. Osserva la natura, ascolta gli animali, scopre il silenzio, immagina le vite degli altri: quello che racconta è un percorso sentimentale e conoscitivo che appare inesauribile. | |||
DR. QUATTRO ZAMPE | Un libro divertente e leggero, ma al tempo stesso informato e serio, che esplora il comportamento dei gatti e ci insegna a capirli, a interpretare il loro linguaggio, la loro postura, a entrare in un rapporto con loro che sia attivo e soddisfacente per entrambi. Il gatto è un animale misterioso che ha una lunghissima storia dietro le spalle. Considerati sacri dagli antichi egizi e persino dotati di poteri magici, ora condividono i nostri spazi e la nostra vita come creature domestiche. Ma, nonostante l’amore per i divani, non hanno perso le loro caratteristiche di cacciatori, che spesso esibiscono con orgoglio, consegnandoci le loro piccole prede. Dal tono dei suoi “miao” alla posizione che assume, fino a come tiene la coda, sono molte le sfumature con cui il gatto si esprime e ci dice quello che vuole in quel momento, quello che gli piacerebbe ricevere da noi. Perché sì, il gatto ci chiede, ci chiede cibo, attenzione, coccole, o semplicemente di essere lasciato in pace. Oppure ci comunica che non sta bene, che c’è qualcosa che non va, e noi dobbiamo imparare a decifrare i segni del suo malessere e, nel caso, non trascurarli, ma affidare il nostro micio a chi quei segni sa leggere, il veterinario. Dalle situazioni quotidiane agli aspetti clinici più complessi, Luca Buosi ci accompagna in un percorso di crescita e approfondimento in cui, esaminando vari aspetti del nostro felino, ci insegna a occuparci del suo benessere, che in fondo è anche il nostro. Perché il gatto ha molti benefici effetti su di noi, come dimostrano i recenti studi sulla “cat therapy”. Può aiutarci a ridurre lo stress, metterci in una disposizione d’animo più pacata, liberarci dalle paure. | |||
IMPARARE A DORMIRE | È chiaro a tutti, senza bisogno di dati scientifici, che il sonno è un ingrediente irrinunciabile della vita umana: è alla base di una buona salute psicologica, aumenta la capacità di mantenere l’attenzione, migliora la memoria, riduce la stanchezza e l’irritabilità. Dormire è una funzione vitale, come bere e mangiare, che quasi tutti apprendono nei primi anni di vita: se il meccanismo si inceppa è importante ripristinarlo al più presto. Fabio Leonardi, psicologo e psicoterapeuta, ha messo a punto una tecnica rivoluzionaria e molto efficace per sbloccare, senza fare uso di farmaci, gli ostacoli psicologici che ci intrappolano in una veglia continua. Il sonno, infatti, è come un’onda fuori dal nostro controllo: per addormentarci dobbiamo saperla aspettare e abbandonarci a essa. Se non siamo più capaci di dormire bene, questo libro ci spiegherà come imparare a farlo di nuovo: tre regole pratiche molto semplici che, se seguite con costanza, potranno restituirci il sonno perduto. | |||
SOTTO LA PELLE DEL MONDO | Viviamo una fase di egemonia contrastata. Antagonisti sfidano apertamente la supremazia statunitense, senza timore di incappare nella rappresaglia di Washington. I russi invadono l’Ucraina riportando la guerra nel continente europeo, gli iraniani colpiscono Israele tramite Hamas, i cinesi soccorrono Mosca e Teheran, mentre ci ricordano, a ogni esercitazione militare, che Taiwan dovrà tornare a loro, con le buone o con la forza. La Turchia conquista porzioni d’Africa mentre guarda all’Asia Centrale, la Germania è tormentata dalle sue divisioni interne, il Messico prova a stabilire da che parte stare. È dunque necessario immergerci nel mondo e provare a comprenderlo con strumenti nuovi. Ma come? Dario Fabbri ci guida applicando ai massimi temi dell’attualità il metodo della geopolitica umana. In cosa consiste? Nello studiare i popoli adottando il loro sguardo, approfondendo storie, lingue, antropologie, psicologie degli altri. In questo modo potremo comprendere la depressione degli americani, le pulsioni dei russi, le difficoltà dei cinesi, i cambiamenti nelle collettività tedesca e israeliana, il punto di vista di turchi e persiani, le contraddizioni dell’India, il dipanarsi della guerra israelo-palestinese, il perché di Brexit, la sospensione del nostro paese. I grandi eventi hanno cause più profonde di quello che immaginiamo. Dario Fabbri mostra ai lettori la differenza tra ciò che appare in superficie e la reale sostanza del nostro tempo. La crisi morale degli Stati Uniti, il peso di Taiwan, la questione russa, le contraddizioni dell’India, le proteste in Iran, la guerra di Gaza, l’immobilismo del nostro paese. Dodici casi dell’attualità che condizioneranno le nostre vite, studiati con la lente della geopolitica umana. | |||
FRATERNITA’ | «In questo libro, Enzo Bianchi, con la sua abituale profondità umana e intelligenza spirituale, mostra che la fraternità è la vocazione dell’umanità. Siamo tutti fratelli e sorelle in umanità, mortali ma con la consapevolezza di essere viventi per stare in relazione gli uni con gli altri. Il grande dono che possiamo accogliere è l’altro: vicino o lontano, conosciuto o sconosciuto, amico o nemico. Se ci mettiamo accanto, abbiamo sempre di fronte un fratello, una sorella, e sentiamo di avere un’unica vocazione: passare dal dire “io” al dire “noi”, per vivere insieme» (Dalla prefazione di Papa Francesco). | |||
IL DIO DEI NOSTRI PADRI | I nostri padri erano convinti di vivere sotto l’occhio di Dio: la sua esistenza era certa come quella del sole che sorge e tramonta. Oggi abbiamo smesso di crederci, o anche solo di pensarci. E la Bibbia nessuno la legge più. Invece la Bibbia è un libro meraviglioso. Che si può leggere anche come un grande romanzo. L’autobiografia di Dio. Aldo Cazzullo fa con la Bibbia quel che aveva fatto con Dante: ci racconta la storia, in modo chiaro e comprensibile a tutti, con continui riferimenti all’attualità, alla nostra vita, passando attraverso le vicende storiche e i capolavori dell’arte. La creazione, Adamo ed Eva, la cacciata dall’Eden, Caino e Abele, Noè e il diluvio. La storia di Giacobbe che lottò con Dio e di Giuseppe che svelò i sogni del faraone. Mosè, le piaghe d’Egitto, il passaggio del Mar Rosso, i dieci comandamenti. E poi la conquista della terra promessa, da Giosuè che espugna Gerico a Davide che taglia la testa di Golia, da Sansone, l’eroe fortissimo ma tradito dal suo amore, a Salomone che innalza il tempio. Cazzullo rievoca storie dal fascino millenario. E racconta le grandi donne della Bibbia: Giuditta che taglia la testa al condottiero nemico, Ester che salva il popolo dallo sterminio, Susanna che fa condannare i suoi molestatori. E poi l’angelo che salva Tobia e il diavolo che tormenta Giobbe, l’amore del cantico dei cantici e la disillusione dell’Ecclesiaste (“tutto è vanità”). Sino alla grande speranza della resurrezione, e di un salvatore che viene a riscattare l’umanità: per i cristiani, Gesù. Dopo averci raccontato la storia millenaria dell’impero romano e aver mostrato come sia ancora viva nei nostri giorni, Cazzullo invita il lettore a un entusiasmante viaggio nella Bibbia, mostrandoci che è il più grande romanzo mai scritto. “Il Dio dei nostri padri” è un libro appassionante e illuminante, che ci conduce alle radici della nostra cultura e delle nostre famiglie. | |||
IL FIGLIO DELLA TEMPESTA | Fine XIX secolo. Nikola Tesla sbarca negli Stati Uniti per dedicarsi alla carriera di inventore. Le sue scoperte rivoluzionarie nel campo dell’elettromagnetismo attirano presto gli interessi tanto dei servizi governativi quanto della criminalità e, in una New York flagellata dalle guerre tra gang, Tesla dovrà compiere una drastica scelta: portare a termine la sua ultima, potentissima invenzione o fermarsi prima che i risvolti militari dei suoi esperimenti creino tensioni irreversibili tra le grandi potenze? Quando Tesla muore nel 1943 i suoi segreti sembrano destinati a morire con lui. Ma il male non dimentica e non si ferma. La scomparsa dell’inventore getta un velo di silenzio sulla sua scoperta, ma basta sollevarlo per scoprire una terribile minaccia… 2023. Le tensioni tra Palestina e Israele precipitano e sfociano nei violenti attacchi del 7 ottobre. Tra gli ostaggi di Hamas vi è anche l’intera famiglia di Roxie Oshman, sorella di Toba, storica collaboratrice di Oswald Breil. Il vero bersaglio dell’azione militare è in realtà il marito di Roxie, l’ebreo statunitense Richard Goldberg, un ingegnere elettronico che stava lavorando a un progetto segretissimo… Incaricati di far luce sull’intera vicenda, Oswald e Sara Terracini si mettono al lavoro per scoprire che cosa nasconda Goldberg. In una corsa contro il tempo, Oswald e Sara dovranno impedire che l’arma più pericolosa mai creata finisca nelle mani sbagliate… Marco Buticchi torna con un romanzo che ripercorre le tappe più misteriose della carriera dell’inventore serbo, fino a incrociarle con i drammatici eventi più attuali della questione israelo-palestinese, in un crescendo di tensione e adrenalina. | |||
UNA CASA DI FERRO E DI VENTO | Della grande fabbrica non resta più niente, e Villa Badoni è ormai irriconoscibile. Eppure per Marta, ultima discendente della famiglia, quella grande casa è ancora un luogo dell’anima, il palcoscenico su cui, per decenni, si sono dipanate le esistenze delle sorelle Badoni. Come Laura, la primogenita ribelle e amante della libertà, che dopo essere scappata in America per amore di un intellettuale antifascista torna a casa col cuore spezzato ma lo spirito indomito. Come Sofia, alla quale uno sfortunato incidente sottrae troppo presto l’uomo della vita. Come Piera, anima fragile e solitaria, che riesce a esprimersi davvero solo grazie alla poesia. E come Adriana, che dedica la giovinezza all’impresa di famiglia, per poi compiere una scelta apparentemente sconvolgente… Al centro di questo microcosmo tutto al femminile si staglia lui, il patriarca, Giuseppe Riccardo Badoni: l’imprenditore visionario dall’ambizione sfrenata, che grazie al ferro prodotto dai suoi stabilimenti di Lecco diventa protagonista dell’industrializzazione del Paese e della ricostruzione del secondo dopoguerra; il padre amorevole di undici figlie, che però non riuscirà mai ad accettare la tragica morte dell’unico erede maschio, designato alla guida dell’azienda; l’uomo che non si è mai concesso un momento di debolezza e che tuttavia ha affidato i suoi segreti più intimi alle pagine di un diario, lo stesso diario che adesso è tra le mani di Marta. Così, attraverso le voci delle donne di casa Badoni, prende vita la storia intima di una famiglia straordinaria che ha attraversato il Novecento italiano. | |||
BASTA UN FILO DI VENTO | Gregorio Bajocchi è un uomo di successo: esperto di finanza, avvocato, possiede la Conventina, un’azienda agricola di oltre mille ettari adagiata sulle colline tra Po e Appennino. La tenuta appartiene alla sua famiglia da sempre ma quando Gregorio l’ha ereditata, dopo la morte prematura di entrambi i genitori, aveva solo diciassette anni. A quel tempo, erano stati i contadini, lì da generazioni, a prendersi cura della proprietà consentendo all’azienda di prosperare e a Gregorio di studiare. Ormai adulto e in grado di occuparsi della Conventina, Gregorio sposa Cora, che conosce fin da ragazzo, dopo essere stato per un periodo legato a Emma, un’esuberante ragazza tedesca dalla quale ha avuto un figlio. Un fatto importante, però, mette scompiglio nella sua esistenza: una società straniera vuole acquistare l’azienda e trasformarla in un complesso turistico di lusso. La cifra offerta è consistente, ma che ne sarebbe poi delle famiglie che hanno sempre lavorato lì e della tradizione stessa dei Bajocchi? Dopo molte esitazioni, Gregorio decide di vendere, ma un nuovo avvenimento arriva a sconvolgere la sua quotidianità e quella di Cora. Emma, colpita da una forma precoce di demenza, in uno dei rari momenti di lucidità ha espresso il desiderio di tornare alla Conventina, l’unico luogo in cui si sia mai sentita veramente felice e amata da tutti. Ecco allora l’importanza del paesaggio, la natura che consola, l’amicizia che è prima di tutto accoglienza e quel filo di vento che, a volte, basta a cambiare una vita. | |||
LA DONNA NEL POZZO | Un dettaglio. È sempre un dettaglio a fare la differenza. Capita a Cristina Mandas di dimenticare il compleanno del marito. Che vuoi che sia. Invece, la svista è il primo scricchiolio di una vita che sta per andare in frantumi. Perché a quarant’anni Cristina non è la maestra, la moglie, la madre, stimata e ben voluta dalla comunità di quel paesino sardo in cui si è trasferita tempo prima. Dietro la cortina di un’esistenza comune, custodisce un segreto che deve rimanere sepolto nelle profondità di un pozzo. E così è stato, almeno fino a un particolare colto di sfuggita, fino a quella dimenticanza. Qualcuno, però, si è accorto che Cristina non è più la stessa, che è sul punto di cedere. Qualcuno rimasto nell’ombra a spiarla per anni. Lorenzo Roccaforte è stato uno degli scrittori più amati d’Italia e ha anche vinto il Premio Strega. Ora che il successo è volato via a causa della sindrome da pagina bianca, si ritrova ad aver mancato lo status di “solito stronzo”, lui che puntava a rimanere un “venerato maestro”. Ermes Calvino ha un cognome di peso, nessuna parentela con il grande Italo e un abbonamento premium coi guai. Generoso, legatissimo alla madre e alla sorella, è anche uno sconosciuto scrittore di talento. Diversi come il giorno e la notte, Roccaforte e Calvino diventano gli involontari contraenti di un patto diabolico: Ermes scrive i romanzi che Lorenzo firma. Lo chiamano ghostwriting. L’ideatore del piano è Arturo Panzirolli, un ex galeotto che in carcere ha avuto l’idea del secolo: diventare editore! Sotto la regia di Panzirolli, un Roccaforte senza più speranze è ritornato sulla scena come autore di thriller e podcaster true crime. Scrittore e ghostwriter si ritroveranno in Sardegna a indagare sulla morte di Cristina Mandas e su un misterioso delitto di trent’anni prima, che sconvolse l’isola. Con “La donna nel pozzo” Piergiorgio Pulixi supera allo stesso tempo se stesso e tutti gli steccati di genere, con una miscela – mai sperimentata a queste dosi – di thriller, noir, commedia e spietata auto-analisi sul funzionamento della fabbrica del racconto crime. Leggendo queste pagine si ha la netta sensazione che stia iniziando qualcosa di nuovo. | |||
APEIROGON | Bassam Aramin è palestinese. Rami Elhanan è israeliano. Il conflitto colora ogni aspetto della loro vita quotidiana, dalle strade che sono autorizzati a percorrere, alle scuole che le loro figlie, Abir e Smadar, frequentano, ai checkpoint. Sono costretti senza sosta a negoziare fisicamente ed emotivamente con la violenza circostante. Come l’Apeirogon del titolo, un poligono dal numero infinito di lati, infiniti sono gli aspetti, i livelli, gli elementi di scontro che vedono contrapposti due popoli e due esistenze su un’unica terra. Ma il mondo di Bassam e di Rami cambia irrimediabilmente quando Abir, di dieci anni, è uccisa da un proiettile di gomma e la tredicenne Smadar rimane vittima di un attacco suicida. Quando Bassam e Rami vengono a conoscenza delle rispettive tragedie, si riconoscono, diventano amici per la pelle e decidono di usare il loro comune dolore come arma per la pace. Nella sua opera più ambiziosa, Colum McCann crea Apeirogon con gli ingredienti del saggio e del romanzo, e ci dona un racconto nello stesso momento struggente e carico di speranza. | |||
BESTIE VS UMANI | Avete passato secoli a renderci la vita impossibile? Be’, noi animali ci siamo stancati e siamo pronti… a farvi un guscio così! È in arrivo una vendetta bestiale, servita da un gruppo di agenti speciali. Una banda di animali tutta da ridere! Età di lettura: da 8 anni. | |||
CON LE MANI NON POSSO | Diciotto filastrocche che sono un inno al divertimento condiviso tra adulto e bambino. Un allegro gioco per esplorare e conoscere il corpo e la propria fisicità. Ci si muove con un salto, ma si impara anche a ridere del singhiozzo o della pipì che non si riesce a trattenere. Le filastrocche sono versi liberi, molto ritmati, ai quali non mancano pause per riprendere il fiato e neppure momenti di dolcezza, che si inseriscono nel gioco. È una lettura perfetta per il giorno, quando c’è più tempo per dedicarsi all’attività fisica, ma anche ideale per la buonanotte, con alcune storielle che accompagnano dolcemente al sonno. Età di lettura: da 2 anni. | |||
L’INCREDIBILE AVVENTURA DI UN SUPER-ERRORE | Fidatevi di me: se siete tipi fissati con la perfezione e agli errori reagite male, posate subito questo libro. Perché questa storia di errori è piena così, ma per una buona causa. Tutto è cominciato quando due alieni belli come idoli K-pop hanno consegnato a Ricky un costume da supereroe. Lui, però, più che altro si sente un super-errore: non solo è timidissimo, ma la tuta che doveva dargli poteri incredibili è in realtà una vecchia calzamaglia, gli evidenzia la pancetta e pizzica da morire. Sempre più spesso, poi, accadono cose inspiegabili: camion di ciambelle che esplodono al grido di ‘Melanzane nel bidet!’, vocabolari volanti, rane in fuga e soprattutto Ricky – quello timidissimo, ricordate? – che alzala voce davanti alle ingiustizie più ingiuste della Terra. Per fortuna, a risolvere questo e altri misteri, non è solo: con lui ci sono Jo, genio informatico in erba, Toni Tanaka, ex poliziotto un po’ matto, e un’ippopotama di peluche con dentro un’intelligenza artificiale dalla lingua taglientissima. Ah, e anche Flù, un camaleonte daltonico. Come? Chi sono io? È un segreto, ma forse alla fine anche questo mistero sarà svelato… Dopo “La Società Segreta dei Salvaparole”, Enrico Galiano torna con una storia di amicizia e coraggio, ma anche di fallimento e rinascita, che celebra l’errore come momento fondamentale per la crescita di ognuno di noi. Età di lettura: da 8 anni. | |||
LA SCIENZA DELLE MERAVIGLIE | Quando pensiamo alle materie scientifiche, e alla fisica in particolare, ci vengono in mente calcoli complicatissimi o teoremi incomprensibili da imparare a memoria. Ma, come spesso succede, è tutta una questione di prospettiva. Parlare della materia di cui è innamorata e del perché la trovi così affascinante e la missione di Virginia Benzi che, sui social come Quantum Girl, spiega la fisica in modo chiaro ed efficace. Nel suo primo libro l’autrice ci invita a seguirla in un viaggio dall’infinitamente piccolo all’infinitamente grande e, con un linguaggio alla portata di tutti ma senza perdere l’accuratezza e il rigore scientifico, ci racconta come la fisica può aiutarci a capire la realtà. Scopriremo così cosa si nasconde dietro una semplice e oscura formula matematica, andremo alla scoperta dell’atomo e poi delle particelle elementari; proveremo a capire le affascinanti teorie che ruotano attorno ai concetti di gravità e spazio tempo e partiremo per un’avventura alla ricerca della famigerata Teoria del Tutto; senza dimenticare due capitoli interi dedicati alla tanto chiacchierata meccanica quantistica con le sue contraddizioni e le sue intuizioni geniali. “La scienza delle meraviglie” mostra come tutte le grandi e piccole cose che ci circondano, se raccontate con il linguaggio della fisica, possono diventare affascinanti e incredibili e quanto guardare la realtà da una nuova prospettiva può farci vedere anche il mondo e noi stessi con occhi nuovi e pieni di curiosità. | |||
FITNESS PELVICO | Un metodo esclusivo: tre programmi che, a seconda delle tue esigenze, riabilitano con facili esercizi i muscoli pelvici e liberano dal dolore. Con questo libro hai accesso gratuito a video e materiali esclusivi. I problemi del pavimento pelvico sono tra le cause più taciute di disagio per le donne – ma anche per gli uomini, in quanto ne soffre 1 su 8. Dolore, incontinenza e disfunzioni sessuali sono i disturbi più frequenti, di cui non è facile parlare. L’espressione “pavimento pelvico” è infatti una tra le più ricercate su Google negli ultimi anni: sono quasi il 30% le donne che, a partire dai vent’anni fino alla terza età, soffrono di queste problematiche. E non si tratta solo di donne che hanno avuto un parto naturale: l’origine, come spiega in modo chiaro Angela Torretta, fisioterapista specializzata in riabilitazione pelvica, risiede spesso nella postura e nella respirazione. Il metodo esclusivo, messo a punto con Marcello Chiapponi e illustrato in questo libro, è basato su oltre dieci anni di studio e di pratica: con un programma di semplici esercizi, è possibile allenare la postura e modificare il proprio modo di respirare, così da tonificare e rilassare allo stesso tempo i muscoli interessati. Grazie ai tre percorsi personalizzati presenti nel libro, gli autori hanno aiutato centinaia di migliaia di persone a scoprire finalmente una nuova vita, libera dal disagio e dall’imbarazzo. | |||
LA DITTATURA DEL SAPORE | Hamburger di carne sintetica, panini con i grilli, patatine di farina di mosca: in nome del rispetto dell’ambiente e della salute, il nuovo menù del mondo globalizzato mette al bando ciò che per secoli ha plasmato la nostra identità alimentare, dal vino all’olio d’oliva, dalle carni al pane, annientando ogni diritto alla pluralità, alla differenza e al locale. Anche a tavola, nel modo in cui pensiamo, produciamo, prepariamo, gustiamo il cibo, si sta assistendo all’imposizione di un unico modello ammesso e autorizzato: il nuovo codice gastronomicamente corretto, applicato allo stesso modo in ogni angolo del pianeta, non è altro che la variante alimentare del politicamente corretto, proprio come il piatto unico è l’equivalente del pensiero unico. Diego Fusaro punta il dito sulla deriva in corso, ne smaschera la grigia ideologia omologante, ne denuncia gli effetti disastrosi – perdita della convivialità, della valenza simbolica e culturale del cibo, aumento delle disuguaglianze e dell’asimmetria tra i primi e gli ultimi – e insieme propone una nuova filosofia del mangiare bene in cui il cibo torni ad alimentare le teste oltre che le pance. | |||
IL TEMPO DEL BOSCO | «Una ragazza mi ferma nel cortile dell’università, mi parla della sua ansia, della paura di non essere all’altezza delle aspettative, piange silenziosamente e mi chiede come si può scegliere la strada.» Inizia da questa domanda il viaggio di Mario Calabresi in giro per l’Italia, alla ricerca delle storie di chi, attraverso la propria vita ordinaria e straordinaria, è stato capace di trovare una via nelle incertezze. Tra questi incontri ci sono un ingegnere che raccoglie i suoni più antichi della natura per trasmetterli alle generazioni future, una poetessa che impara dal silenzio ad ascoltare il visibile e l’invisibile, un professore di filosofia che insegna a vedere i limiti come occasioni, e un centenario che per tutta la vita si è preso cura di un bosco e ne ha ereditato il tempo. È un percorso lento, di ascolto, alla ricerca di un luogo in cui l’attimo presente non sia fine a se stesso ma si mescoli con il passato e ci parli di futuro, e di un’età in cui «essere grati è il primo passo per godere di ciò che è, e per averne cura». Una testimonianza preziosa, che ci fa riflettere su quanto abbiamo ancora bisogno di recuperare l’attenzione, il senso di un istante in cui esistono attesa e noia, e tornare a rimettere al centro delle nostre giornate le cose importanti e non quelle urgenti. Calabresi colleziona frammenti di vita, silenzi e gesti inattesi per rispondere a una giovane donna di cui non conosciamo il nome, ma della quale condividiamo i dubbi, che forse sono quelli di tutti noi. | |||
IL DUBBIO E IL DIALOGO | Gustavo Zagrebelsky, in occasione della ricorrenza dei vent’anni dalla morte di Norberto Bobbio, ha scritto un libro breve e appassionato che coglie il cuore del pensiero del grande filosofo, giurista, politologo e storico italiano, di statura internazionale. Bobbio è stato «uomo del dubbio», espressione che ha usato più volte in unione al suo essere «uomo del dialogo». Il dubbio che Bobbio nomina come caratteristica di se stesso è, per così dire, l’omaggio alla verità che è stimolo della domanda: ciò che penso, ciò in cui credo, eccetera, sarà “davvero vero”? Ma Bobbio è stato anche «uomo del dialogo», e l’etica del dialogo è la convivenza tra soggetti che muovono da posizioni diverse. E le posizioni non sono ferme e granitiche, ma si modificano e trasformano. Bobbio sapeva di essere «nel labirinto» delle idee: il suo intento non fu di raggiungere la verità. Il suo intendimento, invece, fu di aiutare le intelligenze a districarsi «per quanto possibile» tra le reciproche incomprensioni. | |||
SLOWEB CONVERSAZIONI PER UN DIGITALE SOSTENIBILE | Da inizio secolo le tecnologie digitali sono nelle mani di America e Cina, che le usano causando forti impatti nella società, nell’economia e nell’ecologia. Per una preziosa nuova materia prima – il dato – sono stati inventati nuovi strumenti, le pompe di dati: gli smartphone. I dati sono il nuovo petrolio e come quello, se mal gestiti, corrompono democrazie e inquinano cielo, acqua e terra. Di fronte all’incontrollato irrompere dei motori di Intelligenza Artificiale generativa ci si chiede cosa fare per un uso diverso delle tecnologie digitali che siano sostenibili, di minore impatto ecologico e di migliore impatto sociale. In tale prospettiva, il libro riporta alcune conversazioni che l’Associazione Sloweb ha organizzato per il suo annuale Digital Ethics Forum. Luciano Floridi, Cosimo Accoto, Francesco Varanini, Michela Meo, Dunia Astrologo e Paolo Gerbaudo portano le loro osservazioni su quello che potrebbe essere un salto antropologico o, viceversa, una semplice evoluzione del dominio monopolistico/oligopolisitico. Nicola Bonotto e Francesco Cara raccontano cosa sia il web sostenibile, mentre Paolo Foietta ricorda i principi del Bauhaus (sobrio, economico, democratico ed ecologico) e un approccio progettuale sostenibile di radici durature. Pietro Jarre chiude con un appello per una nuova industria digitale, sostenibile ed europea. | |||
LA MAESTRA DEL VETRO | Murano, 1486. Davanti agli occhi di Orsola Rosso si spalanca uno spettacolo meraviglioso: globi incandescenti che roteano come in una danza, ripiani e ripiani di bicchieri, vasi, lampadari aggrovigliati come polpi tentacolari, e poi i colori, lunghe canne blu, bianche, rosse, e dappertutto schegge di vetro che scricchiolano sotto i piedi come brina variopinta. È la vetreria Barovier, dove Orsola, figlia di un artigiano rivale, si è intrufolata per spiare. Lì, nella fornace, Marietta Barovier, una delle rarissime maestre di quell’arte, sta lavorando a qualcosa che cambierà il mondo: una nuova perla. Alle donne non è concesso fare altro, con il vetro, e Orsola si innamora subito di quell’oggetto ricoperto di stelle candide destinato a adornare il collo delle donne d’Europa e arrivare fino in Africa. Quando, poco dopo, il padre di Orsola muore in un incidente tanto doloroso quanto banale, saranno proprio la sua passione, la sua intraprendenza e il suo coraggio a tenere alto il nome dei Rosso. E tuttavia, anche se Orsola ha le mani e il cuore per lavorare il vetro, non potrà fare altro che le perle, dapprima di nascosto, al lume della cucina, e poi apertamente, ma sempre in lotta con la famiglia, le consuetudini, il pregiudizio. Nel corso dei secoli i Rosso vivranno straordinari trionfi creativi e perdite strazianti, ascese vertiginose e improvvise cadute, ma il tempo nella laguna si muove lentamente come il vetro fuso, e il dono di Orsola continuerà a brillare, all’apparenza delicato come le sue creazioni, in realtà indistruttibile. Come la Città d’Acqua. | |||
LUNARIO SENTIMENTALE | Ricordare un tempo che è stato e non tornerà è un esercizio pericoloso. Cantare la fine di un mondo porta con sé il rischio di cedere alla nostalgia. Ma non è il rimpianto a guidare il racconto di Mauro Corona, bensì il bisogno di farsi testimone di un passato che i ricordi vanno a stanare di continuo. Come nella sua infanzia ertana era il susseguirsi dei mesi e delle stagioni a dettare i ritmi della vita, anche in questo scritto è il calendario a scandire la memoria, in un moto circolare lungo un anno che, dalla neve di gennaio, a quel bianco ritorna, per iniziare un nuovo ciclo. Nel paese ripido la modernità ha ormai eroso tradizioni antiche, la fretta si è sostituita al tempo manuale, quello in cui si sapeva ascoltare la Natura e proteggerne i valori. Tornare indietro significa compiere un viaggio in una cultura contadina perduta, riscoprendo esistenze semplici e creative, innestate su riti ancestrali e credenze sospese tra fede e superstizione. Sarebbe tuttavia ingiusto cedere alla tentazione di idealizzare un’età in cui ogni cosa era fatica, sacrificio, in cui tutto si consumava sempre uguale, perché dove non c’è ricchezza, per campare bisogna fare sempre le stesse cose. Attraverso questo lunario, Corona, pur non rinnegando il presente, cui riserva lo sguardo dello spettatore curioso, ripercorre tra memorie personali e condivise un’epoca aspra e dolce. Nella certezza che ricordare sia anche un modo per insegnare la speranza. | |||
IL BAMBINO | Nicasio ogni giovedì si reca al cimitero di Ortuella per parlare con il nipotino, Nuco. Non riesce a rassegnarsi all’idea che il bambino non ci sia più, che sia morto insieme a tanti altri nell’esplosione di gas che ha distrutto la scuola. E quindi, nella sua testa, continua a portarlo in giro per il paese, a rimproverarlo, a giocare con lui. A partire da un tragico incidente, un fatto di cronaca che nel 1980 sconvolse i Paesi Baschi e l’intera Spagna, Fernando Aramburu torna nei luoghi e fra la gente di “Patria” e mescola finzione e realtà per raccontare la storia di una famiglia che deve affrontare la più dolorosa delle perdite. Ognuno dei protagonisti reagirà a modo suo, e dovrà trovare in sé la forza per andare avanti. Indimenticabile la figura del nonno con la sua lucida follia; ammirevole quella della madre Mariaje, che cerca con ostinazione di ricominciare a vivere ma per farlo non può continuare a nascondere i segreti su cui ha costruito il suo matrimonio; tenera e dolorosa quella del padre José Miguel, uomo semplice e goffo, che si aggrappa alla moglie nell’illusione di riuscire a salvare qualcosa. Aramburu accompagna il lettore in un’esplorazione psicologica e letteraria. Il suo nuovo romanzo è carico di emozioni profonde e contrastanti, ma soprattutto pieno di amore, l’amore infinito per i figli che unisce e divide, che fa nascere e può spezzare le famiglie. | |||
IL MANTELLO D’INVERNO | Normandia, 1067. Guglielmo di Normandia torna in patria trionfante dopo aver sconfitto il re sassone Aroldo II nella sanguinosa battaglia di Hastings. Costretto a portare con sé un gruppo di nobili inglesi, il nuovo sovrano sa che non può fidarsi degli uomini che lo circondano, pronti a tradirlo o a insorgere contro di lui. Tra questi vi è il giovane Waltheof, conte di Northumbria che, messi da parte i propri rancori verso Guglielmo, s’innamora di Giuditta, la giovane nipote del re, e riesce, con non poche difficoltà, a sposarla. Il loro matrimonio, però, è quanto mai burrascoso. Sospetto e diffidenza aleggiano tra i due sposi, e la situazione precipita quando Waltheof, accusato di alto tradimento, viene giustiziato. A occuparsi delle contee lasciate senza guida viene chiamato Simone di Senlis, il suo fedele scudiero, di cui Matilde, figlia maggiore di Waltheof e Giuditta, si innamora. Simone e Matilde si amano appassionatamente, ma ancora una volta i problemi non mancano. Giuditta, per rancori personali verso Simone, ostacola l’unione tra i due giovani che, per coronare il loro sogno d’amore, sono costretti a sposarsi di nascosto. Ma il loro idillio, purtroppo, non dura a lungo: Simone deve partire per la crociata e quella campagna in Terra Santa rischia di essergli fatale… | |||
DUE | Bologna, tardo giugno dell’anno domini uno nove nove due: il vecchio Alex è l’ombra di se stesso. A ridurlo in ruina, la partenza per l’America di una ragazza diversa da tutte le altre: la soave Adelaide è ormai approdata in una remota contea della Pennsylvania, e resterà laggiù per l’intero anno scolastico. Come sopravvivere alla sua mancanza per dodici lune? Per fortuna ci sono gli amici. È l’anno dell’Europa unita e dei confini che cadono, l’estate perfetta per raggranellare denari e partire in interrail, incontro alla libertà. Frattanto, dall’altra parte dell’oceano, Aidi prende le misure al Nuovo Mondo e fronteggia un’inattesa solitudine. L’estate trascolora in autunno, arrivano il Natale e un anno nuovo dallo sghembo finale dispari. Nessuno dei due sa dimenticare l’altro, ma la nostalgia rischia di mandarli a fondo entrambi. La distanza è una condanna senza appello? Si può crescere restando fedeli a se stessi? Cosa si può raccontare e cosa invece va taciuto? Sono domande che tanto lui quanto lei si pongono, consegnando la propria voce all’archivio magnetico, alle pagine del diario e a lettere struggenti che impiegano tre settimane per arrivare a destinazione. Un giorno, forse, non serviranno più le parole; basterà tornare a guardarsi negli occhi e all’istante sarà tutto chiaro. A trent’anni dalla pubblicazione di “Jack Frusciante è uscito dal gruppo”, uno dei più grandi bestseller della letteratura italiana, Enrico Brizzi ci regala un nuovo viaggio nel mondo di Alex e Aidi, i protagonisti che hanno emozionato tre generazioni di lettori. Cos’è successo dopo la loro separazione? La risposta è questo sorprendente romanzo a due voci, tenero e feroce come la stagione elettrica dei diciott’anni, con tutti i dolori, le domande e le sorprese che porta con sé. | |||
CACCIA IN LAGUNA | Venezia, 1946. La guerra è finita, con il suo carico di dolore e di sterminio. I veneziani riprendono a respirare e nelle sinagoghe riaperte da poco si tornano a celebrare i riti banditi da tanto tempo. Ma la morte non ha finito di colpire. Il maresciallo Giuseppe Russo è alla sua scrivania, soffocato dalle carte. Non ha nessuna voglia di lavorare e il suo pensiero torna di continuo alla giovane moglie, con cui preferirebbe stare piuttosto che passare la giornata in ufficio, ma a un tratto riceve una telefonata di un’anziana donna che lo informa di aver visto un cadavere in una calle. Quando si reca sul posto scopre che il morto è un commissario di polizia, notoriamente vicino alla Repubblica sociale italiana e ai nazisti con cui si diceva avesse a lungo collaborato. Il maresciallo Russo viene incaricato delle indagini e quello che scopre rende il caso particolarmente complesso. Il commissario era un uomo spregiudicato; appassionato di gioco d’azzardo, perdeva spesso e aveva debiti con quasi tutti i suoi compagni di gioco. Poi c’è il suo passato di delatore, di poliziotto spietato e senza scrupoli. Le strade da seguire sono molte e il maresciallo vi si applica con l’intuito e l’intelligenza che lo caratterizzano, senza rifiutare, ancora una volta, la collaborazione dell’amico Rodolfo, il giovane ebreo che l’ha aiutato nei casi precedenti. | |||
LA REGOLA DEL TRE | Una scritta rossa sul portone della chiesa di Montone, un pittoresco paesino ai piedi dell’Appennino umbro, preannuncia l’efferato omicidio di don Lucio Bessa, il parroco della comunità. Pochi giorni dopo, sempre a Montone, Santo Bianconi, giornalista della Gazzetta dell’Umbria, viene mandato fuori strada mentre indaga proprio su quel caso, e finisce in coma. Per l’ispettore della questura di Perugia Domenico Montemurro, Santo è quasi un fratello; mentre la sua vita privata va in pezzi, si getta perciò in quell’indagine nella quale ha molto da perdere e poco da guadagnare, con una frenesia che sfiora l’ossessione. Ad aiutarlo, più giovane di lui, c’è l’agente Nicola Russo. Ma quella che all’inizio sembra un’inchiesta su un’infermiera che condanna a morte i malati terminali si trasforma ben presto in una discesa agli inferi disseminata di cadaveri. I nuovi omicidi sembrano quasi delle punizioni divine, e a Montone richiamano alla memoria una maledizione: la regola del tre, secondo la quale in paese non si muore mai da soli, ma tre alla volta. Un thriller d’esordio teso e potente che richiama le atmosfere cupe e inquietanti di True Detective e disegna con precisione una provincia italiana dove la superstizione si intreccia con la diffidenza e l’avidità. Con la prima indagine dell’ispettore Domenico Montemurro, Roberto Rossi trascina il lettore in un vorticoso ottovolante di emozioni e colpi di scena, scandagliando i lati più oscuri delle relazioni e dei sentimenti umani: amore, amicizia, gelosia, vendetta. | |||
LE BUGIE DEGLI ARCANGELI | Per Angela Mazzola, sbirra nata e cresciuta nella periferia di Palermo, sono settimane di acque morte: dopo aver risolto un intricato mistero a cavallo tra due secoli e altrettanti Paesi, il lavoro alla Omicidi è tornato routinario, e nessuna emozione arriva nemmeno dalla sfera sentimentale, un pantano di delusione per la storia impossibile con il collega Francesco Agnello. Tutto sta per cambiare, però, proprio tutto: quando un falegname viene ucciso sotto casa da tre colpi di pistola, la stranezza di quel delitto – che ha il sapore dell’esecuzione – risospinge Angela e Francesco a lavorare fianco a fianco. L’indagine si presenta da subito complicata, ma imbocca una strada persino più oscura quando un opuscolo trovato nel laboratorio del falegname li mette sulle tracce di un gruppo di sedicenti messaggeri che promettono un contatto diretto con il proprio angelo custode. Sotto il profumo di rose, Angela percepisce immediatamente un sentore sulfureo – lo stesso che avvolge quattro arcangeli minori, considerati “innominabili”. C’entrano anche loro, in quella vicenda nerissima? E quale ruolo riveste, invece, un misterioso serial killer palermitano in trasferta al Nord? Torna in libreria Angela Mazzola, la creatura letteraria di Gian Mauro Costa che ha debuttato sugli scaffali con “Stella o croce” e “Mercato nero”, editi da Sellerio, per poi proseguire le sue indagini in “Ti uccido per gioco”, già pubblicato nel Giallo Mondadori. | |||
GUINNESS WORLD RECORDS 2025 | Tanti auguri a noi! “Guinness World Records” spegne le sue prime 70 candeline: quale modo migliore per celebrare un anniversario speciale come quello di platino che con un’edizione rivista e aggiornata dei record più strabilianti di sempre? Un altro compleanno è arrivato e ci sentiamo un po’ nostalgici: ripercorrete con noi i primati più sorprendenti dell’ultimo anno e quelli che hanno segnato la storia delle imprese “Officially Amazing!” con “Guinness World Records 2025”! Sfogliate l’album dei ricordi del Guinness in un capitolo interamente dedicato alla storia del libro negli ultimi sette decenni, per scoprire come il nostro “look” si è rinnovato col passare del tempo. Lasciatevi sorprendere dalle immancabili curiosità sul Mondo naturale, tra specie animali e vegetali da record e fenomeni climatici estremi. Incontrate gli esseri umani più iconici: i più alti, i più bassi, i più tatuati e i più in forma del pianeta. Dopo 70 anni, la Recordmania è più forte che mai! Quale primatista sa risolvere il cubo di Rubik nel minor tempo possibile? Quale possiede la collezione di oggetti più stravagante? Immergetevi in un capitolo ricco di hobby curiosi e imprese fantastiche. Entrate a far parte del Club degli esploratori, accompagnando i protagonisti di queste pagine in viaggi epici, tra mari, fiumi, montagne e luoghi insoliti per tentare di passare alla Storia! Non perdete le novità e i primati delle sezioni di Scienza e Tecnologia e Arte e intrattenimento, destreggiandovi tra nuove applicazioni dell’intelligenza artificiale, record “astronomici”, notizie sui dipinti più costosi al mondo e gli influencer più seguiti sui social. Ultimo, ma non per importanza, un capitolo di 30 pagine dedicato allo Sport, per ripercorrere i più recenti e significativi record registrati nelle varie discipline. Sezioni speciali: Icons – Vi presentiamo una selezione di detentori di record che si sono guadagnati lo status di “GWR ICON”. Incontrate, tra gli altri, la famosissima bambola protagonista del film Barbie, la primatista seriale Taylor Swift e l’uomo più alto del mondo. Kids’ Zone – Scoprite la nuova generazione di primatisti e come potete entrare a farne parte anche voi! Cinque nuovissime categorie di record under 16 da tentare e un nuovo gruppo di Giovani di successo, tra cui un’intrepida skateboarder, un abile mago e un gruppo di appassionati di hula hoop. Caro GWR… – I redattori di Guinness World Records hanno setacciato gli archivi per scovare alcune curiose proposte di record che non potevano soddisfare i rigorosi criteri di approvazione. Sono richieste piene di entusiasmo e idee originali, qualità molto apprezzate qui a GWR. Flashback – Queste pagine in formato poster ripercorrono la storia di alcuni famosi record. Scoprite come sono cambiati nel tempo i primati per la struttura più alta, il calciatore più costoso e la soluzione più veloce del cubo 3x3x3. | |||
NON VOGLIO I CAPELLI RICCI | Una buffa bambina dagli arruffati capelli ricci è disperata: vorrebbe tanto che questi fossero dritti e vellutati, e si ingegna per trovare un modo per tenerli ordinati, ma inutilmente. Quando, un giorno, incontra una bambina dai lunghi capelli lisci, che a sua volta li vorrebbe invece ricci, entrambe rimangono piuttosto confuse! Età di lettura: da 4 anni. | |||
IL PICCOLO LIBRO DELL’AMICIZIA | È una tranquilla domenica quando Benjamin si presenta a casa dello zio per passare la giornata con lui… Scoprirà così il segreto dell’amicizia tra Geronimo e l’esuberante Eddy Kaiman, la travolgente Rebella Strong e il distratto Ficcanaso Squitt. Sono proprio le differenze che ci aiutano a crescere insieme! Età di lettura: da 7 anni. | |||
I SEGRETI DELLE CITTA’ ITALIANE | Il mondo, per chi lo sa guardare, rivela dimensioni del bello spesso impercettibili a occhio nudo. Il bello che, quando si accende, porta salvezza. Il bello a cui Philippe Daverio ha dedicato la vita. Una visione appassionata, un rigore pieno di ironia, una curiosità eclettica che ritroviamo in questo volume ispirato alla celebre trasmissione televisiva Passepartout. Si va dalla Venezia di Canaletto alla Roma di Caravaggio, dalla Siena del Medioevo alla Genova del “secolo d’oro”, dalla Napoli dei Borbone alla Bologna dei Carracci e alla Mantova dei Gonzaga: un viaggio alla scoperta delle più importanti città italiane attraverso artisti, monumenti, antiche dimore e corti di mecenati. In compagnia della sua voce inconfondibile, visitiamo luoghi e conosciamo pittori, incrociamo biografie e scopriamo movimenti, ci soffermiamo su singole opere e componiamo grandi affreschi, scopriamo «l’allodola che salvò Brera» e i «piedi più sporchi della storia dell’arte». Seguendo le sue divagazioni, esploriamo il mondo senza paura di perderci, certi di arrivare sempre al cuore della questione. Un volume elegante, agile e veloce come lo sguardo di Daverio, così sapiente nel posarsi su ciò che è rilevante anche quando è solo un dettaglio, un segreto nascosto, un lampo che attraversa la scena. Il suo modo di narrare l’arte – e con l’arte la storia, la geografia, la filosofia, la musica, la letteratura – rende il passato presente e significativo. Ci trascina in un’avventura che supera i confini dello spazio e del tempo e, alla fine, ci riporta sempre a casa. | |||
I NOVE DONI | Nel turbine della vita, siamo felici? La domanda ci può apparire persino superflua, occupati come siamo nelle attività e nei pensieri quotidiani. Come tutti, non se la poneva Giovanni Allevi, immerso in una vita impegnativa: composizione, concerti, tour, registrazioni, conferenze stampa e viaggi in tutto il mondo. Poi, è arrivato lui, il mieloma. Tutto è crollato, la fragilità del corpo è diventata all’improvviso una tangibile realtà quotidiana, è cominciato un lungo e dolorosissimo percorso terapeutico. Ma camminando sopra l’inferno, Giovanni è riuscito a mantenere lo sguardo fisso sui fiori. E ad accogliere così nove specialissimi doni: come la libertà dal giudizio altrui, la coscienza di sé e l’autenticità, la prospettiva regalata dalla storia e dalla cultura, l’amore per la bellezza e per la Natura che guarisce, la gratitudine per gli incontri con persone, come i medici e gli infermieri, capaci di cambiare il corso dei suoi giorni. E una nuova e profonda dimensione dello Spirito che anche oggi, tornato sul palco, si fa tutt’uno con la Musica. Perciò, questo libro non è la storia di una malattia, ma una testimonianza sincera, una riflessione filosofica profonda, la proposta di un modo nuovo per guardare la vita, abbracciando se stessi e la propria umana fragilità. Anche attraverso le difficoltà, quando gli ostacoli sembrano invalicabili, la via verso una più compiuta felicità esiste, e su questa strada ci sono doni da scoprire: aspettano solo che noi impariamo a vederli. Così, come un vaso kintsugi riparato con l’oro, la nostra anima potrà risplendere di una luce nuova. | |||
THE WORLD OF TIM BURTON | Il volume “The World of Tim Burton” accompagna la grande esposizione – la prima, in Italia – che il Museo Nazionale del Cinema dedica a Tim Burton (1958). Una grande mostra immersiva, il viaggio esclusivo nella mente di un genio creativo: l’esplorazione della produzione artistica, dello stile inimitabile e della prospettiva specifica del regista. Suddivisa in nove sezioni tematiche, presenta oltre 500 opere d’arte originali, alcune mai esposte prima, dagli esordi fino ai progetti più recenti: schizzi, dipinti, disegni, fotografie, filmati, concept art, storyboard, costumi, opere in movimento, maquette, pupazzi e installazioni scultoree a grandezza naturale. Un’ambientazione suggestiva conduce il pubblico a immergersi nello straordinario universo creativo del regista. Il volume ripercorre l’evoluzione della singolare immaginazione visiva di un artista postmoderno multidimensionale, in una sorta di autobiografia raccontata attraverso il suo processo creativo senza limiti. La visione autoriale trascende i mezzi e i formati, rendendo chiaro come idee, temi e persino alcune immagini specifiche dell’arte di Tim Burton si ritrovino nei suoi film più iconici che oggi associamo allo sfarzoso spettacolo cinematografico. Testi di: Tim Burton, Jenny He, Domenico De Gaetano, Stefano Bessoni, Giona A. Nazzaro, Luca Beatrice. | |||
NEXUS | La storia di come le reti di informazione hanno fatto e disfatto il nostro mondo, dall’autore del bestseller mondiale Sapiens Negli ultimi centomila anni, noi Sapiens abbiamo accumulato un enorme potere. Eppure, nonostante tutte le nostre scoperte, invenzioni e conquiste, oggi ci troviamo in una crisi esistenziale. Il mondo è sull’orlo del collasso ecologico. La disinformazione dilaga. E ci stiamo buttando a capofitto nell’era dell’intelligenza artificiale, una nuova rete di informazioni che minaccia di annientarci. Perché siamo così autodistruttivi? Nexus ci porta a guardare attraverso la lente della storia umana per considerare come il flusso di informazioni ha plasmato noi e il nostro mondo. Partendo dall’età della pietra, passando per la canonizzazione della Bibbia, la caccia alle streghe della prima età moderna, lo stalinismo,il nazismo e la rinascita del populismo di oggi, Yuval Noah Harari ci chiede di considerare il complesso rapporto tra informazione e verità, burocrazia e mitologia, saggezza e potere. Esplora come le diverse società e i sistemi politici nel corso della storia hanno utilizzato le informazioni per raggiungere i loro obiettivi, nel bene e nel male. E ci consente di affrontare con maggior consapevolezza le scelte urgenti che ci attendono oggi che l’intelligenza non umana minaccia la nostra stessa esistenza. L’informazione non è la materia prima della verità né una semplice arma. Nexus esplora la via di mezzo tra questi estremi e, nel farlo, riscopre la nostra comune umanità. | |||
GRAZIE OCCIDENTE! | È ora che qualcuno lo dica: «Grazie, Occidente!». Ma sono due parole che non incontrerete altrove. Tutto il bene che abbiamo fatto, a noi stessi e agli altri, è il supremo tabù di questa epoca. Nelle scuole non si insegna più la storia vera del progresso, che è nato a casa nostra e dove ha avuto un ruolo anche l’Italia. Invece nelle piazze e nella cultura contemporanea siamo sotto un processo permanente. È ora di ribellarsi, in nome della verità. Cinesi o indiani, brasiliani o africani, il mondo è popolato da miliardi di persone che devono la loro stessa esistenza… a noi. La scienza occidentale, pensiamo alla nostra medicina e alla nostra agronomia, è stata copiata e applicata dal resto dell’umanità con benefici immensi. Se la longevità è aumentata, la mortalità infantile è crollata, il livello d’istruzione è cresciuto nel mondo intero, è perché l’Occidente ha esportato progresso. Dove si combatte per migliorare i diritti umani – per esempio la condizione della donna – il paradigma da emulare siamo noi. Il nostro modello industriale ha sollevato dalla miseria grandi nazioni. La sfida per un’economia più sostenibile e per decarbonizzare l’ambiente sarà vinta grazie alla ricerca scientifica e all’innovazione tecnologica dell’Occidente. Viviamo in un’epoca in cui pronunciare queste verità è scandaloso, è proibito. Il conformismo dominante impone una versione bugiarda della storia, in cui la «razza bianca», europea o nordamericana, ha seminato solo distruzione, oppressione, sofferenze. L’idea stessa di progresso è disprezzata, siamo sottoposti a un lavaggio del cervello quotidiano per inculcare la certezza che l’Apocalisse è dietro l’angolo (per colpa nostra). In questo viaggio tra la storia degli ultimi secoli e la geopolitica del mondo contemporaneo, Federico Rampini approfondisce quel che l’Occidente è stato davvero per l’umanità. Quali tratti originali della nostra civiltà hanno fatto sì che da mezzo millennio il progresso nasca qui e non altrove? Perché la Cina e l’Iran oggi si definiscono «repubbliche», un concetto che non esiste in Confucio o nel Corano? Una lezione di onestà storica è urgente per le nuove generazioni, aiuta a ricostruire la nostra autostima e a vedere il futuro con più fiducia. | |||
NEI NERVI E NEL CUORE | «È faticoso provare a cambiare la traiettoria di un destino, è da perderci il sonno.» Proprio quel tentativo è al centro di questo libro: un diario pubblico, nel quale l’apprendistato alla vita è sempre incespicante, come per chiunque. L’inizio è l’infanzia, il tempo che fonda l’esperienza di ognuno di noi e in cui, come scriveva Cesare Pavese, «nulla era avvenuto o dormiva solamente nei nervi e nel cuore». L’infanzia di Rosella Postorino è stata segnata da uno sradicamento, e il suo sentirsi estranea, diversa, ansiosa di riscatto ha generato lo sguardo che ha sul mondo. Così, in queste pagine, è continuo lo scambio tra narrazione personale e collettiva, perché in fondo le nostre esistenze, le nostre scelte, si somigliano: andarsene, restare, aver paura di fallire, di perdere qualcuno, o sé stessi. Siamo tutti mossi dal desiderio, dubbiosi sulla felicità possibile, tentati da un impossibile ritorno a casa, gettati nostro malgrado nella Storia. Con l’impeto dell’analisi e il rigore dell’empatia, Rosella Postorino racconta quel luogo edenico e scosceso che è la famiglia, le aspirazioni e le difficoltà delle donne, la vulnerabilità dei corpi, le ingiustizie che abitano la Terra, i dilemmi etici della contemporaneità, e la fede assoluta nella letteratura. Racconta lo sconcerto, l’abisso, la tenerezza di essere umani. | |||
LA RAGAZZA NASCOSTA | Da umile studentessa a top model nel giro di qualche mese. È quello che succede alla giovane Leah Thompson, diciassette anni, quando viene notata da una delle più importanti agenzie di modelle inglesi e dal piccolo villaggio nella brughiera in cui vive si trova catapultata sulle passerelle di Milano e New York. I suoi lunghi capelli castani e lo sguardo luminoso catturano chiunque la incontri. La sua gentilezza e riservatezza li fanno innamorare. Ma il suo cuore batte solo per Brett, il suo primo amore, che l’ha profondamente ferita e che non vede più da tempo. La nostalgia di casa è tanta e le insidie del mondo della moda non le rendono facile il distacco, tra rivalità inaspettate e amicizie per niente disinteressate. E mentre il fato tesse i suoi fili, intrecciando la sua storia con quella di due ragazzini polacchi fuggiti da Treblinka e in cerca di vendetta, Leah dovrà fare i conti con una profezia che incombe su di lei… stai attenta, la bellezza potrebbe non essere una benedizione. Non puoi cambiare il destino… Finalmente pubblicata in Italia una delle opere giovanili di Lucinda Riley, riveduta e attualizzata dal lavoro editoriale del figlio e co-autore di Atlas, Harry Whittaker. | |||
FUMANA | Il suo nome è Fumana, che nella bassa del Po vuol dire nebbia. In quel mare pallido che copre ogni cosa come un mantello, a lei piace perdersi, e non ha paura di nulla. Lo sa bene suo nonno, il rude Petrolio, che di notte la porta nelle paludi a pescare le anguille. Fumana cresce libera e selvaggia, ma quando comincia a farsi donna, Petrolio deve chiedere aiuto alla Lena, la «strigossa» della zona. Lena le insegnerà molte cose, da come stendere la sfoglia per i cappelletti alle parole segrete che usa per guarire le persone. Così, mentre l’Italia passa da una guerra all’altra, Fumana scopre il suo dono, la sua vocazione. Una storia piena di tenerezza sui legami e sulla trasmissione dei talenti, sull’accettazione del proprio destino ma anche sulla tenacia nel cercare la propria strada. A Fumana la nebbia piace così tanto che a volte, quando si immerge in quel bianco opalescente, sembra ci sia qualcuno – o qualcosa – ad aspettarla. Le piace pure pescare con il nonno, la notte, sul sandolo, una lanterna a illuminare il buio della palude. E poi, da un certo punto in avanti, inizia a piacerle anche Luca: dopo aver fatto il bagno con lui alla pozza delle monache, torna a casa senza sapere bene che cosa le si agita dentro, e perché. La notte in cui è nata, la gente di Voltascirocco se la ricorda ancora, sembrava che l’Adige volesse portarsi via tutto il Veneto. Se sopravvivi a un disastro come quello, con tua madre che muore di parto e tuo padre che forse è fuggito verso la Merica a cercare fortuna, è perché la vita ti ha destinato a qualcosa. I primi anni col nonno Petrolio, nella quiete immobile dei margini del paese, tra i canali pieni di rane, anguille e tinche, Fumana li passa a esplorare tutto ciò che può e a far finta di non sentire i giudizi degli altri. Ma poi l’infanzia finisce, e persino il burbero Petrolio capisce che deve fare qualcosa, che sua nipote sta diventando una ragazza: l’incontro con Lena, che con certe sue parole, con certi suoi segni, con certe sue erbe guarisce la gente, sarà la svolta. Ma accettare il proprio dono – Fumana è «venuta al mondo con la veste» e ha perciò qualità prodigiose – significherà forse sacrificare tutto il resto. Paolo Malaguti ci racconta una storia antica eppure ancora vicina. Un mondo perduto tra il fiume e la pianura, tra la pesca e la magia contadina, al centro del quale c’è un personaggio femminile tenace, alle prese con le aspettative di una società chiusa, a tratti meschina, e il desiderio di essere sé stessa. | |||
EVE A HOLLYWOOD | Evelyn Ross avrebbe dovuto prendere il treno per Chicago ma, come ben sanno i lettori della Buona società, ha proseguito la corsa fino a Hollywood. Sei mesi dopo, appare in una fotografia su una rivista di gossip mentre esce dal Tropicana Club di Los Angeles al braccio di Olivia de Havilland. In questa catena di sette storie ricche di dettagli e di atmosfera, ciascuna raccontata da una prospettiva diversa, Towles dipana gli eventi che portano Eve nel cuore della vecchia Hollywood. Partendo dal vagone ristorante del Golden State Limited nel settembre del 1938, seguiamo Eve nelle eleganti stanze del Beverly Hills Hotel, ai favolosi tavoli di Antonio’s, nei parchi divertimento sui moli di Santa Monica, nei locali da ballo afro-cubani di Central Avenue e infine sul set di Via col vento. Tratteggiando con abilità il glamour e la sfavillante epoca d’oro dello studio system, Towles introduce in ogni storia un nuovo, memorabile personaggio il cui destino viene stravolto dall’incontro con Eve. | |||
ACQUA SCURA | Scozia, costa occidentale. In una notte di tempesta, due famiglie accampate in una baia vengono aggredite brutalmente nel sonno da una banda di uomini mascherati. Tutti vengono torturati e uccisi. Solo Iris, la figlia maggiore di una delle due famiglie, riesce a scampare al massacro. Quindici anni dopo, Iris comincia a ricevere minacce anonime e a essere perseguitata da uno stalker, e poco dopo, Tanya, la sua migliore amica, scompare senza lasciare traccia mentre sono in vacanza insieme in Francia. Che sia stata vittima di un crimine che in realtà non aveva lei come bersaglio e che invece ha qualcosa a che fare con il passato di Iris? All’epoca Iris aveva dichiarato di essere fuggita in preda al panico e non aveva potuto fornire la descrizione di nessuno degli assalitori. Ma perché, poi, i responsabili di quegli efferati omicidi, dopo tanto tempo, decidono di prendersela con l’unica sopravvissuta? Non sopportano l’idea che qualcuno possa essere sfuggito al massacro o c’è qualcosa di personale che li lega a Iris? Di sicuro tutto ha avuto inizio quella notte in Scozia. Non trovando i colpevoli, la polizia ha ormai archiviato «gli omicidi di Kilbride», come da allora vengono chiamati. Kate Linville, appena nominata ispettore investigativo, si trova suo malgrado coinvolta nel caso insieme con l’amico ed ex ispettore Caleb Hale e, grazie al suo istinto, alla sua testardaggine e alla sua sensibilità, nota un dettaglio fondamentale: l’indizio decisivo in una vicenda destinata altrimenti a rimanere un atroce mistero. | |||
LA RETE PORPORA | Quando l’ispettrice Elena Blanco, capo della Brigada de Análisis de Casos, fa irruzione nella stanza di un adolescente come tanti altri non può immaginare quello che troverà sul suo computer: il video in diretta di due uomini incappucciati che torturano una giovane donna. La BAC sa di cosa si tratta, sono mesiche indaga sulla Rete Porpora, un’organizzazione criminale che affondale sue radici nel lato più oscuro del Deep Web, che commercia video di omicidi a un pubblico anonimo disposto a pagare cifre astronomiche. Quello che la BAC non sa, però, è che anche la formidabile ispettrice Elena Blanco ha un punto debole. Nel suo passato c’è una zona cieca, di cui non ha mai parlato a nessuno, nemmeno al suo collega e intimo confidente Zárate: la scomparsa di suo figlio Lucas, rapito quando era un bambino, potrebbe essere avvenuta proprio per mano della Rete Porpora. Ma se questo fosse vero, cosa ne è stato di Lucas? E in che modo è collegato a quegli uomini incappucciati a cui la BAC sta dando la caccia? Pur di rimettere insieme i pezzi della sua famiglia, Elena Blanco accetterà di immergersi nel male e affrontarlo fino alle più estreme conseguenze | |||
L’ORA DI FELICITA’ | Quest’anno la prima campanella di settembre ha un suono più dolce per Anna Tosetti. Sembra che, per una volta nella vita, tutto vada a gonfie vele. O almeno è così finché non va tutto a rotoli. Non è ancora una professoressa di ruolo. Ma dopo anni passati a fare supplenze brevissime e sempre con un preavviso praticamente inesistente, ora torna in quella che può considerare a tutti gli effetti la sua classe. Potrà rivedere i suoi ragazzi. E questa volta li potrà accompagnare sino alla fine dell’anno. Anna, però, ha un problema tremendo: non sa farsi gli affari propri. Vuole aiutare tutti, ma è anche una vera calamita per i guai. E così, mentre cerca di tirare fuori dai pasticci uno dei suoi studenti che è finito in giri loschi, si ritrova di fronte a realtà terribili alle quali non è affatto preparata. Quando le viene affidato un ragazzo problematico, non riesce a non portarsi il lavoro a casa e, per aiutarlo, si complica la vita. Quando si accorge che una collega è assente da troppo tempo, decide di improvvisarsi detective e deve fronteggiare una valanga di imprevisti (compreso un gatto che le fa agguati continui). Così, impegnata a risolvere misteri e a rimediare ai disastri altrui, Anna rischia di non rendersi conto che sta trascurando la sua vita. Eppure, è proprio dai suoi studenti, quelli a cui pensava di dover insegnare tutto, che impara le lezioni più preziose. E invece di lasciarla affogare in un mare di guai, le persone che ha aiutato la porteranno in salvo facendole posto sulla loro scialuppa. Cristina Frascà torna in libreria con un romanzo divertente, leggero e al contempo capace di raccontare la realtà del nostro tempo. Nelle sue pieghe più amare, ma anche nella bellezza racchiusa nei momenti più piccoli, nei gesti più dolci e nelle parole più sincere. Anna Tosetti è un personaggio difficile da dimenticare: una donna che forse si immischia un po’ troppo negli affari degli altri, ma che certamente non lascia da solo nessuno nei momenti più difficili. | |||
L’EMPORIO DEL CIELO E DELLA TERRA | Nell’America degli anni Trenta, il quartiere di Chicken Hill a Pottstown, Pennsylvania, è una vivace comunità in cui persone di colore e immigrati ebrei convivono condividendo sogni e sofferenze. I coniugi Moshe e Chona, originari dell’Est Europa, sono profondamente legati alla gente del posto, che aiutano sempre come possono, e nel tempo sono diventati un punto di riferimento per tutti. Un giorno bussano alla loro porta i vicini Nate e Addie: il nipote Dodo, un ragazzino di dodici anni rimasto sordo in seguito a un incidente domestico, è in pericolo; sua madre è venuta a mancare, il piccolo ora è orfano e gli zii hanno ricevuto una lettera. Dodo verrà prelevato dalle autorità per essere mandato in un istituto speciale per ragazzi con problemi. Moshe e Chona accettano di nasconderlo, ma in seguito a una soffiata si reca sul posto Doc Roberts, un medico bianco e razzista che finisce per aggredire la donna mentre Dodo, unico testimone, viene portato via dalla polizia. Non tutto, però, è perduto… | |||
OGNI COSA E’ PER GIULIA | Giulia Schucht affronta le trappole del Novecento vestita di bianco, circondata da uno spensierato disordine. Musicista di talento, cittadina di una terra, l’Unione Sovietica, governata da un uomo-acciaio, è una splendida lupa che vive sull’orlo di un baratro. Figlia di Apollon, un rivoluzionario aristocratico devoto a Rousseau, ha tante sorelle, tante speranze, tanti cammini possibili. Ma quando incontra Antonio Gramsci e gli si consegna perdutamente, incappa nel punto cieco dell’amore. Intorno a questo legame appassionato, fatto di assenze e di profonde felicità, fioriscono passeggiate notturne e panchine solitarie, lunghi viaggi in treno e spoglie camere d’albergo, funzionari di partito e lettere dal carcere. E due bambini, spettinati e scalzi, cotti dal sole. Da San Pietroburgo a Roma, da Cagliari a Vienna, da Mosca all’Alto Adige, Lucia Tancredi tesse magistralmente la sua rete dando vita a un personaggio tanto letterario quanto tragicamente reale. In queste pagine, Giulia intreccia il suo destino, vissuto o più spesso solo immaginato, a quello di un uomo che non può essere suo perché appartiene alla Storia, sperimentando sulla sua pelle il vento dell’utopia e i disastri dei totalitarismi, le sorprese di una relazione mai veramente vissuta, il desiderio impossibile di essere normale. E nella sua struggente freschezza, lascia affiorare una voce unica, sospesa e dimenticata come quella del suo violino. | |||
PICCOLO GUFO E LA BABYSITTER | Ma nulla sembra impossibile, per Spilly. Perciò decide di chiedere a Spilly una lunga storia della buonanotte, e poi uno spuntino con quaranta marshmallow, e poi ancora… la luna! Una storia perfetta per tutti i bambini che non amano restare con le babysitter, e per quelli che invece con loro si divertono un mondo. Piccolo Gufo non vuole che Spilly gli faccia da babysitter. Dopotutto non è più un bebè, e poi perché la mamma deve per forza uscire? Età di lettura: da 3 anni. | |||
GLI SPORT SPIEGATI AI BAMBINI | Lo sport è una parte importante della nostra vita: è spettacolo, salute, divertimento, educazione. In particolare, serve a far crescere bene i più giovani, che nell’attività fisica trovano al tempo stesso insegnamenti e gioco. Il libro propone una panoramica sui 14 sport più praticati e diffusi, con un approccio semplice e mirato ai piccoli lettori. Lo scopo è far conoscere le principali discipline al vasto pubblico di bambini e ragazzi che si affacciano all’attività sportiva o agonistica per facilitarne la scelta. Di ogni sport viene spiegata in modo efficace l’essenza: finalità, regole, tecnica di base, attrezzatura, ruoli principali e singole discipline. Tanti disegni divertenti aiutano a comprendere, a metà fra gioco e didattica, i concetti illustrati. Età di lettura: da 6 anni. | |||
DENTI, PIGIAMA E VIA! | Pianoforti parlanti, cabine del telefono per il teletrasporto, cuffie magiche per esplorare il mondo un libro imprevedibile per guardare la realtà con le lenti della pura fantasia. «C’è un barattolo al centro del mio sterno, odora di caffè, è pieno di sogni, di emozioni che sto ancora lavorando per sciogliere, e di storie che escono quando sono pronte. Il mio barattolo mi parla da quando sono piccolo. E io gli rispondo gentilmente». Età di lettura: da 5 anni. | |||
LA SENSIBILITA’ CAMBIERA’ IL MONDO | Da bambino, Gabriele ama perdersi nei libri e la sera trascorre ore con il naso all’insù a guardare le stelle con la sensazione di appartenere a un luogo diverso. Al contrario di molti suoi coetanei, le feste di compleanno, così rumorose e caotiche, sono un momento traumatico e, crescendo, l’ansia provocata da esami e interrogazioni e poi dal desiderio di non deludere le aspettative sul lavoro diventa quasi invalidante. Gabriele lo scoprirà più tardi, ma non c’è nulla di sbagliato in lui. Semplicemente, è un PAS: Persona Altamente Sensibile. Ovvero, percepisce gli stimoli in modo particolarmente intenso e li elabora in modo più profondo. Così come sensibilità non è sinonimo di fragilità, essere un PAS non è una patologia, ma può invece diventare un punto di forza. Infatti, se riusciamo a metterci in ascolto delle nostre emozioni senza lasciarci sopraffare da esse, scopriremo che la chiave della felicità consiste proprio nel saper cogliere le infinite sfumature e complessità dell’animo umano. Con uno sguardo attento, in particolar modo all’infanzia, Gabriele Genovese racconta il suo percorso di crescita e di consapevolezza e ci offre un libro di straordinaria delicatezza che si rivolge a tutti, dando gli strumenti per comprendere al meglio ciò che accade dentro di noi quando ci sentiamo traboccare di emozioni. | |||
LA MIA VITA CONTROVENTO | La leggenda vivente dell’alpinismo si racconta in occasione del suo 80° compleanno La costante nella vita di Reinhold Messner è il vento contrario: che siano le tempeste del Polo Sud o il ghiaccio della Groenlandia, mentre arrampica da solo su strette creste, oppure sulle pareti sommitali più ripide. Ma soprattutto è nel cosiddetto mondo civile che Messner si è trovato controvento, a causa delle critiche, spesso feroci, che hanno sempre accompagnato le sue imprese. Nell’autobiografia che ha scritto in occasione dei suoi ottant’anni, si volta indietro e ricostruisce la sua visione del mondo, ripercorrendo le azioni che ha compiuto e le reazioni che ha suscitato. Chi si aspetta un Messner appagato da una vita eccezionale e pacificato con gli altri e con se stesso, rimarrà deluso. Questo libro palpita dell’eccitazione di chi per primo ha salito gli Ottomila, ha disegnato vie eleganti e impossibili, ha ridefinito la scala delle difficoltà alpinistiche, ha espresso una forte passione politica e ambientalista. E allo stesso tempo freme di sdegno contro chi ha cercato di mettere a tacere le sue verità, lo ha accusato di aver sacrificato la vita degli altri alla sua ambizione, ne ha criticato l’anticonformismo. In “La mia vita controvento”, Messner non fa sconti a nessuno, neppure a se stesso, ma riconosce che è proprio da tutti gli ostacoli che ha dovuto affrontare nella vita che ha tratto e trae la sua forza e la costanza di andare sempre avanti. Perché, come dice, è «il vento contrario che ti fa crescere le ali». | |||
IL MIO CUCCIOLO – ALBUM E GUIDA | Un album per annotare le tappe più importanti della vita del proprio micio. Proprio come in un libro nascita, si raccoglieranno tutti i ricordi più importanti e felici, con foto e note. Il volume è anche una guida preziosa per conoscere e accudire al meglio il proprio piccolo felino: dalla scelta del cucciolo alla sua salute e benessere, fino ai trucchi sul comportamento e l’educazione, maturati in oltre 35 anni di esperienza. | |||
CINQUECENTO ANNI DI RABBIA | Nel Cinquecento, l’invenzione di Gutenberg – la stampa a caratteri mobili – fu il motore inconsapevole di una rivoluzione. La capillare diffusione di fogli stampati con la nuova tecnologia a basso prezzo portò chi non aveva mai avuto accesso al potere a prendere coscienza per la prima volta di istanze comuni. La rabbia sociale che ne esplose assunse una forma nuova e organizzata, da cui scaturì la Guerra dei contadini, alla fine repressa nel sangue nel 1525. Da allora il mondo non fu più come prima; da quel momento il potere iniziò a occuparsi dei mezzi di informazione per poterli imbrigliare e rendere innocui. Cinque secoli dopo – parliamo di noi -è accaduto qualcosa di molto simile. È il 6 gennaio 2021 quando il sogno della «più grande democrazia del mondo», incredibilmente, vacilla. Una folla inferocita, composta in maggioranza da uomini bianchi, dà l’assalto al Congresso degli Stati Uniti, a Capitol Hill. La rabbia popolare di quel giorno viene incanalata e organizzata dai social media. In entrambi i casi un nuovo mezzo di comunicazione, sfuggito ai filtri del potere, porta in superficie la rabbia di chi si sente escluso dalla narrazione dominante. In “Cinquecento anni di rabbia” Francesco Filippi discute una tesi affascinante: c’è uno stretto rapporto che intercorre tra le rivolte e i mezzi di comunicazione dal Cinquecento a oggi e senza dubbio quella a cui stiamo assistendo in questi anni è una rivoluzione, di cui noi siamo i protagonisti. Mai come ora abbiamo bisogno di fare un buon uso della storia per capire con maggiore profondità il mondo nel quale viviamo. | |||
I DEMONI DELLA MENTE | Cosa hanno in comune Donald Trump e Taylor Swift? Siamo davvero sicuri che la realtà che ci circonda non celi una terribile verità tenuta nascosta? Esistono risposte più seducenti di quelle offerte dalle scienze tradizionali? È da queste insidiose domande che nascono i complottismi, i demoni della mente, dubbi infondati quanto seducenti volti a dimostrare un motore segreto dietro tutte le nostre incertezze. In questi anni in cui la mala informazione imperversa, abbiamo visto crescere l’interesse per ciò che è antiscientifico e molti hanno sposato la convinzione che niente è come sembra: quello che sperimentiamo è poco più di un’illusione, una trama d’inganni e conflitti interpretativi dietro alla quale si nasconde un’altra realtà che ha il pregio di essere autentica e il tragico difetto di essere oscura e disperata. Il giornalista Mattia Ferraresi compone un quadro attuale e inedito del nostro presente prendendo in esame cinque grandi delusioni legate alla società e alla politica contemporanea che hanno concorso a radicalizzare i nostri convincimenti azzardati. Dai social network (come nuove fonti di informazioni a costo zero) alla confusione tra scienza e pseudoscienza, dalla famiglia Kennedy ai mitologici uomini-pipistrello avvistati sulla Luna, Ferraresi ci pone di fronte alle conseguenze dell’attuale tendenza a non avere fiducia in niente, ma credere a tutto. Un viaggio inedito sul crinale del contemporaneo, dove i complottisti della destra reazionaria e i progressisti della sinistra woke si tengono per mano, accomunati dall’idea che la realtà che sperimentiamo è una copertura che nasconde qualcos’altro. | |||
ON LEADERSHIP | Tony Blair ha imparato i principi del buon governo nel modo più difficile: guidando un Paese per oltre dieci anni. Ora ha scritto il libro che avrebbe voluto avere a disposizione quando, nel 1997, è diventato primo ministro del Regno Unito. Una sintesi di lezioni di leadership frutto dell’esperienza ai vertici di una grande e antica democrazia liberale, in cui condivide le intuizioni che ha fatto proprie durante la sua lunga carriera politica, attraverso l’osservazione di altri leader e grazie al lavoro dell’istituto che ha fondato per sostenere i governi a livello globale. Scritto in capitoli brevi e incisivi, ricchi di esempi tratti dai sistemi politici di tutto il mondo, il libro risponde alle domande chiave: Come stabilire le priorità, sviluppare una strategia efficace, organizzare il proprio ufficio e assumere le persone più adatte? Come affrontare le crisi o gli eventi imprevisti e bilanciare le vittorie a breve termine con i cambiamenti strutturali a lungo termine? Qual è il modo migliore per gestire una burocrazia inefficiente, attrarre investimenti, riformare la sanità o l’istruzione e garantire la sicurezza dei cittadini? Cosa dovrebbero fare i governi per sfruttare le enormi opportunità della rivoluzione tecnologica del XXI secolo? Questo saggio è una lezione magistrale sulla leadership in generale, e sulla leadership politica in particolare, da parte di un grande statista. | |||
LA PRIMA BUGIA VINCE | Ci sono persone per cui mentire è facile, altre per cui è praticamente impossibile. Perché mentire è difficile, e una bugia non è mai isolata. Una ne richiama inevitabilmente un’altra, e poi un’altra ancora, e occorrono grande lucidità e freddezza per fare sì che lo scintillante ma fragile castello di carte che abbiamo eretto tra noi e gli altri non cada all’improvviso, rivelando una volta per tutte chi siamo. Poi ci sono persone per cui mentire è, semplicemente, un mestiere. E in questo Evie Porter è la migliore. Per questo Mr Smith, il suo misterioso datore di lavoro, fa ricorso alle sue doti quando la parte da recitare è quella di una ragazza dell’Alabama fidanzata di Ryan Sumner, il tipico ragazzo d’oro che chiunque vorrebbe sposare. Peccato che sia la solita bugia e che Evie, come al solito, stia mentendo per carpire informazioni da un tutto sommato forse non così limpido Ryan. Peccato, perché la sua vittima questa volta è davvero carina e la vita che le promette è proprio il genere di esistenza che Evie ha solo potuto brevemente sognare di tanto in tanto leggendo qualche romanzo d’amore. In fondo si trova lì per fare il suo lavoro, in cui è così brava, e poi sparire. Ma un giorno, durante una festa, le si avvicina la fidanzata di un amico di Ryan e sorridente le si presenta. Strano nome, il suo: Lucca. Lucca Marino. Molto strano. Anche perché è il vero nome di Evie. Qualcuno almeno bravo quanto lei a mentire, improvvisamente, è sul terreno di gioco. Ma il gioco, questa volta, qual è? | |||
LA FURIA | La sera del 27 agosto 1934 cinquantasei ragazzini evadono dalla Colonia penale per minori di Belle-Île-en-Mer, un’isola al largo della Bretagna. Subito le guardie e i gendarmi organizzano una vera e propria caccia, a cui prende parte anche la «brava gente» del posto e perfino qualche turista. La ricompensa è di venti franchi per ogni fuggiasco. In poco tempo tutti vengono catturati. Tutti tranne uno, non sarà mai ritrovato. Quando viene a conoscenza di questa storia Sorj Chalandon pensa: quel ragazzino sono io. Immagina il suo nome, Jules Bonneau, racconta la sua storia. Jules, abbandonato dai genitori, vive in casa dei nonni paterni, che non esitano a liberarsene appena finisce davanti alla Giustizia. A soli tredici anni si ritrova in un cosiddetto Istituto di rieducazione, in realtà una prigione. Dentro quelle mura, Jules impara a farsi rispettare e temere, guadagnandosi il soprannome di Tigna, per sopravvivere a una realtà dominata da soprusi e violenze. E mentre sogna di diventare marinaio, dentro di lui cova una rabbia che fa fatica a contenere. Chalandon si infila nella pelle di un ribelle cresciuto senza amore e scrive il suo romanzo più potente, che più gli assomiglia: «Perché questa rabbia è sempre stata in fermento dentro di me. È una rabbia autobiografica». E a quel ragazzo che avrebbe potuto essere lui, vissuto nell’oppressione degli adulti e della società, offre una possibilità di salvezza, quella di aprire i pugni per accogliere mani amiche, e trasformare la sua furia in bellezza, l’odio in fiducia. | |||
MALASTRADA | I Malarazza hanno conquistato l’America. Alla fine dell’Ottocento l’impero dei Montalto si estende dagli Stati Uniti all’Europa, i loro commerci fioriscono, le loro navi collegano le sponde dell’Atlantico e il loro vino è sulle tavole più prestigiose. Prima di lasciare New York, Rosaria Battaglia ha affidato ai figli Leonardo e Paolo la guida della banca di cui è stata la prima donna presidente, ed è tornata a Castellammare del Golfo con la figlia minore, Benedetta: è lei che un giorno dovrà prendere le redini del ramo siciliano della famiglia. Giovane, bella ed emancipata, Benedetta si innamora di Ignazio Rizzo, che con il padre Vincenzo ha gestito la ricchezza dei Montalto. Ma Don Vincenzo sa che quell’amore, travolgente e viscerale, non deve andare oltre ed è disposto a tutto pur di separare i due giovani. E mentre Benedetta deve affrontare l’allontanamento di Ignazio e la nuova mole di responsabilità, in America la gestione attenta di Leonardo e il suo impegno nel tessere legami con l’alta società newyorkese non bastano a evitare le insidie che si affacciano all’orizzonte. Il rapporto sempre più burrascoso con il fratello Paolo, al contrario sregolato e dissoluto, e l’incombere della Mano Nera minacciano di spezzare gli equilibri familiari. È solo l’inizio di una nuova, turbolenta, fase per gli eredi di Antonio Montalto: tra ambizioni personali e lotte fratricide, Leonardo, Paolo e Benedetta dovranno guardarsi le spalle non solo dai nemici esterni, ma ciascuno dal sangue del proprio sangue. | |||
VEGLIARE SU DI LEI | Nel grande gioco del destino, Mimo sembra proprio aver ricevuto le carte sbagliate. Affetto da nanismo, nato in una famiglia di poveri immigrati italiani in Francia, perde il padre, scultore che gli aveva insegnato i rudimenti dell’arte, durante la prima guerra mondiale quando lui è ancora molto piccolo. Incapace di mantenere entrambi, la madre lo affida a uno “zio”, Alberto, in Italia, anche lui scultore, ma dedito più alla bottiglia che allo scalpello. Mimo, però, ha dalla sua un grandissimo talento per la scultura, coraggio e determinazione. Viola Orsini, invece, erede di una famiglia importante, tra le più potenti di tutta la Liguria, trascorre l’infanzia e l’adolescenza tra gli agi e le comodità, ma è troppo intelligente e ambiziosa per potersi rassegnare a vivere una vita di ozio e noia. Sin da bambina va contro le consuetudini tipiche della sua classe e sogna in grande. Mimo e Viola non si sarebbero mai dovuti incontrare, ma il destino è inintelligibile, e così, a tredici anni, si trovano, si sfiorano, si riconoscono e giurano solennemente di non lasciarsi mai. Su di loro, però, incombono le differenze di ceto, che sembrano precludergli ogni possibilità di stare insieme. Sullo sfondo, gli anni convulsi e turbolenti del primo conflitto mondiale, del dopoguerra, del fascismo e della liberazione, attraverso i quali Mimo e Viola saranno costretti a camminare, cercando di tenersi stretti l’uno all’altra, uniti da un legame incrollabile. Romanzo vincitore del premio Goncourt 2023, “Vegliare su di lei” è un travolgente affresco in cui si mescolano storia e passione, un racconto avvincente che con grazia e bellezza sa parlare ai nostri cuori unendo l’amore per l’arte, a quello, eterno, tra un uomo e una donna capaci di sopportare qualunque cosa pur di inseguire i propri sogni. | |||
LA BAMBOLA DI PORCELLANA | Rosie studia all’Università di Oxford e una volta al mese va a Londra a trovare la madre, una donna cupa, intristita, che si rifiuta di parlare del passato. Alla sua morte, Rosie si ritrova in possesso di una collezione di bambole e di un vecchio quaderno di fiabe scritte in un alfabeto di cui ha solo un vago ricordo; storie che l’accompagnano nella Russia del 1915, in un tempo lontano in cui già si respira il vento della rivoluzione. Un mondo avventuroso e romantico, colmo di violenza e tradimenti, che custodisce un grande amore, profondo e proibito, tra una nobildonna e un bolscevico. Rosie decide di accettare un lavoro di ricerca proprio a Mosca, sua città d’origine, dove intende scavare nei segreti della sua famiglia per scoprire cosa è realmente accaduto prima che lasciasse la Russia. Armata del quaderno come di una bussola che le indica la strada, ritroverà il filo di una matassa complessa e letteralmente costellata di colpi di scena. Quando ogni mistero sarà svelato e le memorie che si volevano seppellire verranno alla luce, allora la vita potrà riprendere il suo corso, con la consapevolezza che il nostro innato desiderio di appartenenza, se può condurre a verità dolorose, può anche aiutarci a perdonare. In fondo, se una storia è bella, se è capace di coinvolgere ed emozionare, noi vogliamo crederci. | |||
VIVA IL LUPO | Un romanzo che racconta il presente nei desideri e nelle sconfitte, nella violenza della competizione e nella dolcezza dell’amicizia, capace di rappresentare lo smarrimento della vecchiaia che incombe, lo struggimento di un’adolescenza che pare non aver fine, il disagio di una società di adulti fragili, convinti che invece la fragilità sia dei giovani. Un mercoledì di fine luglio Gabriele Purotti si sveglia senza voce. Ha poco più di cinquant’anni ed è il leader dei Dorita, uno dei gruppi rock più in vista della scena indie italiana. Tutti lo conoscono come Puro, è diventato davvero famoso grazie alla televisione, ogni settimana gli passano davanti le giovani speranze della musica italiana e lui è il loro giudice, nel talent show musicale di maggior successo, «Viva il lupo». Adesso il suo futuro di cantante è a rischio, i medici non sanno darsi spiegazioni, lui sì. La voce si è spenta appena saputo della morte di Tete, una ragazzina sedicenne. È stata travolta da un treno mentre attraversava in monopattino un passaggio a livello, con le cuffie alle orecchie e la musica alta. Due giorni prima, alle audizioni del programma, aveva dimostrato un grande talento. Però era stata rifiutata con il voto decisivo del Puro. Forse – sospetta la Procura – potrebbe essere stato un gesto volontario. Gabriele sprofonda nell’abisso del rimorso e comincia una doppia ricerca, dentro e fuori di sé. Vuol sapere tutto di Tete, ricostruire i suoi sogni e quel mondo che sente d’aver spezzato. Poi ha l’urgenza di rintracciare le altre ragazze e i ragazzi da lui bocciati negli anni, di verificare se si è lasciato dietro una scia di dolore e disperazione. Mentre la gara televisiva prosegue inarrestabile senza di lui, macinando rivalità e rancori, vincitori e sconfitti, Puro riesce a entrare in contatto con la famiglia della ragazzina, scoprendo una nonna straordinaria e un fratello stralunato e geniale. Un doppio incontro che cambierà il senso della sua ricerca e il corso della vita di ognuno di loro. | |||
UN GRIDO DI LUCE | Non è una notte come tutte le altre. Domani, finalmente Adunni andrà a scuola. Tia ha lottato a lungo per dare a quella ragazzina brillante e coraggiosa la possibilità di lasciarsi alle spalle la miseria di Ikati, il villaggio nigeriano in cui è nata e cresciuta, per inseguire il suo sogno più grande: studiare, per costruirsi un futuro diverso e, un giorno, insegnarlo anche alle altre bambine che, come lei, sarebbero altrimenti relegate al ruolo di moglie e madre, senza prospettive né istruzione. Eppure, adesso che la guarda dormire, tutto ciò cui Tia riesce a pensare sono le parole che ha origliato per caso pochi giorni fa, mentre faceva visita alla madre gravemente malata. Perché, da quelle parole, è chiaro che la madre le ha mentito per vent’anni, nascondendo un segreto che potrebbe cambiare per sempre la sua vita. Tia vorrebbe cercare risposte, ma non c’è tempo: qualcuno sta bussando alla porta di casa sua, con l’intenzione di riportare Adunni a Ikati e dal marito da cui è fuggita. Dovrà quindi scegliere che cosa sia più importante: se fare luce sul proprio passato o aiutare Adunni, affinché la sua voce non venga messa a tacere, ma diventi un faro di speranza per tutte le ragazze del suo villaggio. Una storia commovente di amicizia e solidarietà femminile. Due protagoniste dal coraggio esemplare. Un viaggio sull’importanza di trovare la propria voce e restituirla a chi non ce l’ha o ancora non sa di averla. | |||
IO SONO L’UOMO CON DUE FACCE | Questa è una storia di guerra, dichiara subito l’autore di queste pagine, che contengono il racconto di alcune vite: la sua e quella della sua famiglia. Non solo autobiografia; non solo memoir; non solo acuminato ritratto del Grande Paese che li ha accolti nel 1975, in fuga dal Vietnam. Loro, che non sono esuli, espatriati, migranti né immigrati, ma rifugiati. Del resto, è con l’arrivo in America, dove lo separano da papà mamma fratello anche se ha soltanto quattro anni, che comincia la memoria di Viet Thanh Nguyen, e allora sappiamo che leggeremo una storia di dolore, perché ciò che non smette di far male rimane per sempre fissato. Tuttavia è molto più anche di questo, dal momento che, come scrive l’autore del Simpatizzante con la sua affilata autoironia, lui ha abbastanza cicatrici da essere un bravo scrittore ma non tante da essere totalmente fottuto. Ed è il bravo scrittore a ripercorrere l’infanzia riunito alla famiglia e poi l’adolescenza a San José, California, facile come non è mai stata per i suoi, reduci di una guerra infinita, consumati dal lavoro. La biografia procede aprendo di continuo squarci lirici, storie più grandi, storie politiche, di diaspora, di colonizzazione, di razzismo, ma anche di ordinaria violenza, come quella della sparatoria che vede coinvolti i suoi genitori. Non mancano poi Hollywood e le sue pellicole iconiche, che suscitano nel giovane Viet l’angosciosa domanda esistenziale: posso essere americano e vietnamita? Colui che uccide e colui che viene ucciso? Diventato scrittore e accademico di successo, l’uomo con due facce tornerà in visita nella sua terra, dove toccherà tutto ciò che i suoi genitori hanno dovuto abbandonare, dimenticare per poi ricordare. E riconoscerà che è tempo di chiudere il cerchio, di prendersi cura di chi ci ha amato. Il nome cattolico di Ba è Joseph. Quello di mia madre, Maria. Come molti altri migranti e rifugiati prima di loro, diventano dei sacrifici umani, si gettano sul filo spinato perché io possa entrare in questo strano mondo nuovo camminando sulle loro schiene. Lavorano senza posa, quasi tutte le ore di veglia, quasi ogni giorno dell’anno eccetto Pasqua, Tê’t e Natale. Ogni giorno la loro stazione di viacrucis. | |||
NUMEROLOGIA ANTICA | Fin dall’antichità la numerologia è considerata una disciplina in grado di interpretare e spiegare il comportamento umano, la personalità e il destino degli individui: dalla salute all’amore, dagli affari alle relazioni. Alberto Ferrarini ha studiato a lungo i numeri e il loro potere esoterico, ed è un esperto di ciclicità e simbologie. La sua continua ricerca l’ha portato a intuire e comprendere ciò che la mente non vede e non distingue, ma che l’energia e l’empatia conoscono. Le sue capacità e la sua esperienza aiutano centinaia di migliaia di persone, attraverso i suoi social e i suoi eventi sempre sold out, a conoscersi nel profondo e a fare le scelte giuste al momento giusto. Molti personaggi del mondo dello sport e dell’imprenditoria lo interpellano per migliorare l’esito delle loro performance e raggiungere i loro obiettivi. In questo libro esclusivo ha deciso di condividere il suo sapere e di darci uno strumento prezioso e unico per interpretare i numeri della nostra vita e trovare risposte e nuovi significati a ciò che ci accade. | |||
QUANDO MUORI VIENI A ME | Un viaggio con suo padre verso il paesino tra le Dolomiti da cui proviene la famiglia paterna sarebbe la scusa perfetta per capire meglio Genitore 2, ma Zerocalcare e suo padre sono incapaci di parlarsi di cose significative. Questo rende difficile la trasferta, quando si capisce che la loro famiglia non è vista di buon occhio, anzi, da alcuni è proprio odiata, in paese. Le radici dell’odio risalgono a prima della Grande guerra, e si intrecciano al mistero che circonda, da trentacinque anni, il giorno più misterioso ed emblematico della vita di Calcare, quello che lui fin da bambino ricorda come “Il giorno di Merman”. Negli interstizi dei non detti, l’amore incrollabile di un padre per il suo unico figlio attraversa alcune delle pagine più buie della Storia del nostro Paese, silenziosamente coraggioso. Una storia in cui Zerocalcare si costringe a guardarsi allo specchio e non si fa sconti nel raccontare ciò che vede. | |||
SULLA PIETRA | Un rapimento, svariati delitti e un assassino, forse mancino forse no. Saranno solo leggende e superstizioni ma, da quando è ricomparso il fantasma dello Zoppo, in Bretagna le sciagure non si contano più. A sei anni da “Il morso della reclusa”, torna Fred Vargas con uno dei personaggi capolavoro del noir, lo svagato e visionario Jean-Baptiste Adamsberg, commissario del XIII arrondissement di Parigi. Il guardacaccia Gaël Leuven era un marcantonio solido come uno scoglio bretone, ma per ucciderlo sono bastate due coltellate al torace. A Louviec lo conoscevano tutti. Compreso Josselin de Chateaubriand (forse discendente di quel Chateaubriand), il nobilastro dall’abbigliamento eccentrico che adesso è il principale sospettato. Richiamato in Bretagna dal commissario locale, Adamsberg si addentra nelle numerose ramificazioni del caso. Ma pur perdendosi come di consueto in false piste e digressioni mentali, in osservazioni prive di qualunque nesso con l’indagine, c’è da scommettere che anche questa volta verrà a capo del groviglio di omicidi ed efferatezze. Grazie alle sue illuminazioni proverbiali ma anche, forse, all’energia ancestrale dei menhir. | |||
LA REGINA DEI SENTIERI | Serena, mamma di due figlie, casalinga ultraindaffarata, chimica con il «superpotere» dell’olfatto formidabile e professionalmente coltivato nel suo ultimo lavoro da sommelier. E Corinna, sovrintendente di polizia, alta un metro e novanta e con un carattere ruvido, opposto a quello irruente e solare di Serena, ma con lei da subito in sintonia. A riunire l’irresistibile coppia è un caso che coinvolge il mondo vitivinicolo del borgo toscano di Bolgheri. È stato ritrovato il motocarro del marchese Crisante Olivieri Frangipane, patriarca di una antichissima famiglia di produttori di vino, scomparso anni fa in circostanze misteriose. Una sera di ottobre del 2013 il conte si allontana con il suo Ape coupé e non farà mai ritorno. Il ritrovamento del mezzo durante il drenaggio di un bacino artificiale della tenuta Tegolaia fa scattare immediatamente nuove indagini e riaccende vecchie scintille tra le due proprietà. La tenuta Tegolaia, passata dalla famiglia Colantoni ad una multinazionale olandese, era diventata bersaglio degli scherzi pungenti in perfetto stile toscanaccio del vecchio Crisante. A loro volta, attraverso il manager italiano, Walter Gori, gli olandesi si lanciavano in continue minacce di azioni legali o, peggio ancora, di azioni fisiche contro la persona. Quando all’interno della tenuta riaffiora anche il corpo del conte, alle due argute investigatrici appare chiaro che la risoluzione dell’enigma deve trovarsi all’interno di queste schermaglie. E nella memoria di Andrea Pace, ora nuovo proprietario della tenuta Tegolaia, nonché nel 2013 enologo della famiglia Olivieri Frangipane. L’umorismo, i colori, i profumi e i sapori della campagna toscana, in un intrigo giallo in cui emerge con forza la sensibilità femminile delle due protagoniste. | |||
LE FORMIDABILI DONNE DEL GRAND HOTEL | Stoccolma, 1901. Il Grand Hôtel, che ospiterà la cerimonia del primo Premio Nobel della storia, è in verità sull’orlo del fallimento. Riuscirà una donna a risollevarne le sorti? In una fredda sera di dicembre del 1901, mentre nella sontuosa sala dei banchetti del Grand Hôtel fervono i preparativi per la prima cerimonia d’assegnazione del Premio Nobel, negli uffici ai piani superiori l’atmosfera è decisamente meno gioiosa. L’albergo, un vanto per la corona svedese e per l’intera nazione, in realtà è sull’orlo del fallimento. Per sovvertire un destino già scritto ed evitare lo scandalo, viene deciso di rivolgersi alla persona che, da sola e dal niente, negli ultimi anni è riuscita a dare vita a una catena d’alberghi di grande successo: Wilhelmina Skogh. Nonostante le sue indubbie qualità, però, la scelta di una donna a capo del Grand Hôtel fa storcere il naso a molti e suscita una vera e propria rivoluzione tra il personale maschile, tanto che la maggior parte arriva addirittura a licenziarsi. Ma Wilhelmina non è certo tipo da lasciarsi intimidire, anzi, sostituisce prontamente gli uomini con una nuova generazione di ragazze che, per scelta o necessità, cercano un’esistenza che vada oltre i confini del focolare domestico. Grazie al coraggio e all’intraprendenza di Wilhelmina e delle sue formidabili collaboratrici, il Grand Hôtel diventa così un modello di eccellenza al femminile, un elegante scenario in cui s’incrociano i destini di umili cameriere e arroganti nobildonne, ricche ereditiere e governanti ambiziose. Un luogo in cui modernità e tradizione s’incontrano e dove tutto sembra possibile, anche realizzare i propri sogni… Ispirato a una storia vera, questo romanzo ci fa entrare non solo nelle stanze segrete di un albergo iconico che ha segnato un’epoca, ma soprattutto nei cuori e nelle menti di un gruppo di donne brillanti e determinate, che non hanno avuto paura di sfidare le convenzioni del loro tempo pur di realizzare le proprie aspirazioni, diventando così un esempio di emancipazione e successo. | |||
CAFE’ ROYAL | Storie che corrono a perdifiato, dove le traiettorie della vita s’intrecciano con i capricci del destino: un bar di Milano come il centro del mondo. Dal Café Royal prima o poi ci passiamo tutti: genitori e figli, donne indaffarate, coppie di amanti e adolescenti spaesati. Davanti al bancone si srotolano relazioni da aggiustare e nuovi incontri, una galleria degli specchi in cui ciascuno può sorprendersi riflesso. Come spesso accade nelle grandi città, i personaggi di questo imprevedibile romanzo corale s’incrociano ogni giorno, si salutano, a volte si confidano e altre si ignorano. Forse non ne sono consapevoli, ma insieme formano una comunità. | |||
PROFESSOR ASTRO GATTO E LE FRONTIERE DELLO SPAZIO | Arricchito dalle coloratissime illustrazioni di Ben Newman e aggiornato con i nuovi dati scientifici di questi ultimi anni, torna in una nuova veste uno dei titoli più fortunati della collana BaBAO: Professor Astro Gatto e le frontiere dello spazio. Un libro divulgativo dalla capacità di intrattenere lettori di tutte le età, già vincitore nel 2015 del prestigioso Premio Andersen come “miglior libro di divulgazione”. Il primo capitolo di una serie di volumi che hanno conquistato sempre più lettori e hanno portato la conoscenza… verso una nuova frontiera! Età di lettura: da 8 anni. | |||
NON FARE MAI MERENDA CON UN T-REX | Quando hai a che fare con i dinosauri faresti bene a seguire i consigli di questo spassoso libro pop-up. Pieno di curiosità che ti faranno torcere le budella dalle risate! Età di lettura: da 5 anni. | |||
IL VIAGGIO NELLA GALASSIA DI ERICK E DOMINICK | Erick e Dominick sono in gita al Museo della Scienza quando notano il perfido Dottor Giniu e il Dottor Timoti sparire dietro una porta misteriosa. Che ci fanno lì? E quale sarà il loro piano malvagio questa volta? Per scoprirlo li seguono e, senza accorgersene, finiscono dentro a… una navicella spaziale! Erick e Dominick si ritrovano catapultati all’improvviso nello spazio profondo, tra pianeti fantastici e strani abitanti galattici. La prima tappa del loro viaggio è il pianeta Flo, un luogo ricco di florida vegetazione, dove vengono accolti con grande ospitalità dalla principessa Siinix e da suo padre, re Polw il blu. Proprio durante la prima notte che i DinsiemE trascorrono sul pianeta viene rubata la Pietra dell’Energia, che alimenta e rende tanto rigoglioso Flo, e i suoi abitanti accusano del furto i nuovi arrivati. Siinix tuttavia si lascia sfuggire che a rubare la Pietra potrebbero essere stati gli abitanti del pianeta Star, sempre in cerca di energia. Decisi ad aiutare Siinix e Polw Erick e Dominick invece di fare ritorno sulla Terra si dirigono su Star, un pianeta ipertecnologico dove incontreranno nuovamente due vecchie conoscenze, che questa volta sembrano avere dalla loro parte un misterioso aiutante. Età di lettura: da 6 anni. | |||
DOVE E’ STATO GIRATO? | Vi siete mai chiesti dove sono realmente ambientati la vostra serie TV o il vostro film preferiti, magari con l’idea di scegliere quella meta per il vostro prossimo viaggio? Grazie a questa guida, pensata per i fanatici del grande e del piccolo schermo, troverete le risposte che cercate. Rivivrete la battaglia di New York degli Avengers, visiterete la location croata di Approdo del Re in Il trono di spade, viaggerete per il Regno Unito sulle tracce dei protagonisti di Good Omens, Outlander e Doctor Who, scoprirete come la Nuova Zelanda si è trasformata nella Terra di Mezzo de Il Signore degli Anelli, dove è realmente ambientato il magico mondo di Harry Potter, gli scenari da brivido di Stranger Things e Supernatural e tutti i luoghi che hanno reso Star Wars, Ritorno al futuro e Blade Runner dei veri classici senza tempo. Il tutto condito da aneddoti e dietro le quinte esclusivi e da mappe di location reali per raggiungere facilmente tutti i siti, senza dimenticare il rispetto per la natura e per la popolazione del luogo. Un’originalissima fonte di ispirazione per il vostro prossimo viaggio o, più semplicemente, un libro da sfogliare per volare con la fantasia. | |||
LO ZEN E L’ARTE DI SCALARE LE MONTAGNE | La storia di Gigi Mario è la storia di un uomo che, ancora giovane, ha raggiunto una grande abilità nell’arrampicata, ma ha anche scoperto che nell’arrampicata e nelle montagne non c’era la risposta alle sue domande. Fu così che, spinto da domande che riguardano il senso della vita e della morte, un giorno partì per l’Oriente alla ricerca di un maestro che potesse rispondere a quelle domande. Quel maestro lo trovò nel rosci Yamada Mumon del monastero Shofukuji di Kobe, con cui percorse un duro cammino, più duro di quello che porta in cima alle montagne. | |||
LA PRIMA GUIDA PER CHI VIAGGIA IN ELETTRICO – ITALIA | Ogni viaggio con un veicolo elettrico dovrebbe essere un’opportunità per sperimentare un nuovo impegno con il territorio circostante, un’esperienza positiva sostenibile da vivere senza pensieri. Questa guida è stata pensata dagli ev-driver per gli ev-driver, per scoprire le bellezze di questo Paese e il suo stile di vita unico in un modo di viaggiare totalmente sostenibile. Scopri i migliori itinerari per veicoli elettrici ed esplora oltre 500 strutture ricettive che offrono servizi di ricarica per tutte le auto elettriche. Viaggia direttamente verso l’hotel grazie a un sistema interattivo tramite l’app di ricarica evway. | |||
SIGNORE CHE AMAVANO ALTRE SIGNORE TANTO TEMPO FA | Ventuno brillanti ritratti di donne che si ribellarono al matrimonio e infransero le regole. Donne mai sottomesse. Artiste geniali e decadenti. Signore, illustri o meno, che nonostante le difficoltà della loro epoca osarono esprimere la propria sessualità e sfidare le condizioni sociali. Questo libro esplora la storia pubblica e privata di donne che amavano altre donne – Anne Damer, Caterina Vizzani, Josephine Baker e molte altre – per portare alla luce una realtà che per troppo tempo è rimasta nascosta e proibita. | |||
ARTE E FASCISMO | “Un ventennio. Vent’anni del Novecento, dalla marcia su Roma nell’ottobre 1922 al drammatico epilogo della seconda guerra mondiale nel 1945, che sono stati giudicati dalla storia come il momento più triste del secolo che abbiamo alle spalle. Gli stessi anni, nell’arte, sono il tempo di ‘Valori Plastici’, di ‘Novecento’, del gruppo di artisti che si raccoglie attorno a Margherita Sarfatti. Una tale ricchezza di esperienze, autori, circoli che ha fatto dire a una grande studiosa, Elena Pontiggia, che ‘gli anni trenta non sono un decennio, mi fanno pensare a un secolo’.” Vittorio Sgarbi segue il filo dell’arte in una storia che inizia prima del Fascismo, che dentro il ventennio cresce, e dopo il Fascismo viene spazzata via insieme alla naturale condanna del regime. Sgarbi distingue l’espressione artistica dal potere e per questo, a fianco di de Chirico, Morandi, Martini, salva dall’oblio Wildt, Guidi, la grande stagione dell’architettura e della grafica, ma anche Depero, il Futurismo e oltre, fino alla rivelazione di due scultori formidabili mai apparsi all’onore della critica, Biagio Poidimani e Domenico Ponzi. “Un crocevia di dimenticanze e di rimozioni ha reso difficile la ricostruzione dello stato dell’arte durante il Fascismo. Ci sono voluti decenni, ma alla fine la verità storica si impone. Per capire chi siamo stati, come siamo stati e a quale storia apparteniamo.” (Dalla prefazione di Pierluigi Battista) | |||
LA 50° LEGGE | In un mondo che richiede resilienza e adattabilità, “La 50ª legge” si presenta come un moderno manifesto per l’impavidità e l’empowerment. Prendendo spunto dalla straordinaria esperienza di 50 Cent, icona dell’hip hop rinato mille volte, e attraverso aneddoti tratti dalle vite di personaggi illustri come Napoleone, Hemingway, John F. Kennedy che hanno superato le difficoltà grazie all’osservanza di una semplice regola, Robert Greene, autore bestseller, ci regala con maestria una saggezza senza tempo, aiutando i lettori a vincere le proprie paure, ad abbracciare il cambiamento e a diventare padroni del proprio destino. Greene compone una ideale «Bibbia» del successo, nella vita e nel lavoro, basata su un solo principio: non temere nulla. Il risultato è un libro di grande ispirazione, perfetto per gli imprenditori, i giovani e chiunque sia interessato alla vita di 50 Cent e a migliorare la propria idea di successo. Con consigli pratici e una narrazione avvincente, “La 50ª legge” trasforma i lettori in architetti della propria vita, pronti a non temere nulla e a vivere alle proprie personali condizioni. Non temete, perché la grandezza attende coloro che osano. | |||
APPUNTAMENTO FATALE | Monte Carlo. Abbie Elliot e le sue tre migliori amiche, Winnie, Serena e Bryah, sono appena scese da un jet privato per fare il loro ingresso nel più lussuoso ed esclusivo hotel in cui abbiano mai soggiornato. La loro elegantissima suite si affaccia sul golfo di Monte Carlo e per quattro giorni, senza figli né mariti, saranno libere di godersi il sole a bordo piscina, ristoranti di lusso, locali alla moda e casinò scintillanti. Finché una sera, trascorsa a bere fiumi di champagne e a divertirsi alla follia, tutte e quattro decidono di seguire i compagni di quella notte a bordo di uno yacht privato. Ma quando la mattina le amiche si svegliano, si accorgono subito che qualcosa è andato storto. Sotto la minaccia di un gruppo di poliziotti, vengono arrestate con l’accusa di aver ucciso due degli uomini conosciuti la sera prima. Uno di loro, scoprono, era un personaggio politico di spicco… Che cosa è successo quella maledettissima notte? Qualcuno voleva incastrarle? Il rischio è quello di marcire in prigione, e per scongiurare il massimo della pena alle ragazze viene offerta la possibilità di confessare. Abbie però non ci sta: vuole scoprire tutta la verità, anche a costo di sprofondare in un incubo lunghissimo dal quale non sa se uscirà viva o morta… | |||
SIRENE | Sorelle separate da centinaia di anni. Voci che non possono essere soffocate. 2019. Nel cuore della notte Lucy si sveglia di soprassalto; si trova nella stanza del suo ex ragazzo, a cavalcioni su di lui, con le mani strette attorno alla sua gola. Cosa ci fa lì? Confusa e terrorizzata, cerca rifugio dalla sorella Jess, sperando che possa aiutarla a capire il sogno che da qualche tempo popola le sue notti: la scena vivida e inquietante di due sorelle che stanno naufragando. 1800. Le sorelle Mary ed Eliza vengono strappate al loro amato padre in Irlanda e costrette a imbarcarsi su una nave diretta in Australia. Mentre vengono trasportate sempre più lontano da tutto ciò che amano e conoscono, iniziano a notare nei loro corpi degli strani cambiamenti che non riescono a spiegarsi. 2019. Giunta a casa di Jess, Lucy non trova alcuna traccia di lei. Mentre attende il suo ritorno, inizia a sentire strane storie sulla cittadina di mare dove la sorella si è da poco trasferita: racconti di uomini scomparsi, rapiti dagli abissi; sussurri di voci femminili che serpeggiano tra le onde. Nel frattempo, quello strano sogno inizia a sembrare più reale che mai. Sirene è la storia di quattro donne separate dal tempo eppure legate più di quanto si possa immaginare. Un nuovo romanzo sulla resilienza femminile, che racchiude tutto il potere della sorellanza e l’ineffabile magia del mare. | |||
SOTTO LE STRADE DI LONDRA | Londra, 1943. Quando la biblioteca in cui lavorava è stata distrutta dai bombardamenti, Clara non ha esitato: ha salvato quattromila volumi e cercato un posto sicuro in cui ricostruirla. Perché, quando intorno ci sono solo buio e morte, i libri possono essere la luce. E l’unico rifugio è il sottosuolo, dove le bombe non arrivano. Così dà vita alla sua biblioteca in un ramo morto della metropolitana. Sono tanti i lettori che arrivano, ma non solo. Perché quel luogo attira anche chi ha perso tutto a causa della guerra o chi deve nascondersi. Come la piccola ebrea Marie e sua sorella, che sono fuggite dalla Francia per trovare la libertà. Vivono insieme ad altri nel sotterraneo, e Clara li aiuta consigliando loro libri e leggendo favole. Ma il fragore della guerra non conosce barriere e il pericolo arriva anche lì sotto. Quando Marie scompare, Clara farà di tutto per ritrovarla: vuole salvarla, proprio come ha fatto con i libri. Solo così, forse, potrà finalmente liberarsi da una colpa che non riesce a dimenticare. In “Sotto le strade” di Londra, l’autrice ha preso spunto da una reale biblioteca nascosta nella metropolitana che ha salvato centinaia di vite, non solo perché è stata un rifugio per chi scappava dalle bombe, ma anche perché nei libri c’è la possibilità di trovare salvezza. | |||
LA DONNA CHE DIPINGEVA IL VENTO | Svezia, oggi. Lena ha trentacinque anni e lavora come ortopedico in una clinica di Stoccolma. Quando muore l’amato nonno, con cui aveva vissuto dalla perdita dei genitori, nella sua casa al mare trova un dipinto della bisnonna, Eva Peterson, pittrice di fama internazionale. Affascinata dallo splendido paesaggio montano raffigurato nel dipinto e ferita dal tradimento del compagno con cui sognava di costruire una famiglia, Lena decide di scoprire che cosa avesse ispirato la bisnonna e di partire. Cavalese, maggio 1914. Dopo un lungo viaggio dalla Svezia, Eva giunge in Trentino: il padre, esperto di alberi, ha ricevuto dalla Magnifica Comunità della Val di Fiemme l’incarico di curare la foresta dei violini, gravemente danneggiata da un incendio. Abilissima a dipingere, Eva si innamora dei paesaggi delle Dolomiti e viene accolta con calore dalla famiglia Sieff, a cominciare da Andreas, figlio del proprietario della tenuta che la ospita. Scure nubi di guerra, però, si stanno addensando nei cieli, costringendo molti giovani di quella terra di confine a schierarsi dalla parte dell’Impero austriaco o da quella dell’Italia. E sullo sfondo dei grandi cambiamenti portati dallo scoppio della Prima Guerra Mondiale, Eva sarà costretta a fare una scelta che cambierà per sempre la sua vita e quella delle persone che ama… In un viaggio sulle orme del passato, tra gli abeti rossi e le suggestive cime del Trentino, Giulia Dal Mas ci racconta la storia di un antico amore, di una grande famiglia spezzata dalla guerra e di due donne, legate dal destino, che hanno saputo rimettere in discussione la propria vita. | |||
L’ATTESA | Isako ha un piano audace, meticoloso: sbarazzarsi nel giro di tre anni dell’anziano marito, Nobuhiro, che con le sue invenzioni ha fatto la fortuna della S. Optics, e impadronirsi di tutto ciò che possiede. Certo, può contare sul fatto che Nobuhiro è fragile di cuore, ma deve prima estorcergli un testamento che escluda le due figlie che lui ha avuto da un precedente matrimonio. Sesso e denaro: nient’altro conta per Isako. Seducente com’è, del resto, non ha problemi a manipolare gli uomini: dal marito, che la ama con senile devozione, al giovane che si porta a letto, il fascinoso Kanji, all’ex amante Shiotsuki – nipote di un alto papavero del Partito conservatore -, di cui sfrutta le influenti relazioni. Per Isako, in fondo, non sono che strumenti, sacrificabili. Difatti, quando Kanji viene accusato di aver picchiato a morte la donna con la quale viveva, pur di non essere coinvolta non esita a chiedere all’avvocato difensore – che lei stessa ha ingaggiato con l’aiuto di Shiotsuki – di farlo condannare. Anche l’avvocato, Saeki, non saprà d’altro canto resisterle a lungo. C’è però un nemico invisibile che nessuno può sgominare, il solo in grado di sventare le più gelide macchinazioni: il caso, di cui il finale svelerà la sbalorditiva incarnazione. Ritratto memorabile di una dark lady dalla sconfinata cupidigia, “L’attesa” è come sempre anche il ritratto di una società – quella del Giappone dei primi anni Settanta – asservita al profitto e affetta da una temibile astenia etica. | |||
I MISTERI DEL BRIAR CLUB | Washington, 1950. È un fortuna aver trovato posto a Briarwood House, un anonimo pensionato per sole donne un po’ malandato ma economico, situato in una delle zone più tranquille della città, dove grandi ville coloniali sonnecchiano tra i viali alberati e i difetti si nascondono dietro le staccionate bianche. Quando si trasferisce nella sua nuova stanza, Grace March sente di essersi finalmente lasciata alle spalle le ombre della sua vecchia vita e di poter ricominciare daccapo: lì, nessuno riuscirà a trovarla. A poco a poco, la sua innata gentilezza e la sua personalità travolgente le permettono di riunire intorno a sé un affiatato gruppo di amiche, che lei chiama affettuosamente il Briar Club. Almeno finché, nel giorno del Ringraziamento, il passato non torna a bussare alla sua porta e il pensionato diventa teatro di un tremendo delitto. Allora Grace si rende conto di non essere l’unica del Briar Club ad avere qualcosa da nascondere. Anzi, c’è qualcuno pronto a tutto pur di proteggere il suo segreto… | |||
LA GATTA HA DATO L’ALLARME | Miss Rachel Murdock, anziana cacciatrice di intrighi, ha escogitato un modo per girovagare senza spese: fingersi interessata alle case in affitto e farsi scarrozzare per tutta Los Angeles dall’agente immobiliare di turno. Durante uno di questi sopralluoghi, nel giardino di una casa vuota di periferia una bambina intristita sta celebrando il funerale di un rospo schiacciato da una scarpa. Claudia è una bambina chiacchierona e dopo un po’ spiffera alla affettuosa vecchietta dell’ostilità tra le famiglie dei suoi nonni, gli Hayes e i Byers, che abitano le due case limitrofe. La madre Annie è morta giovanissima, e il padre Ronald non si è mai risposato, ma qualcosa continua a legarlo a una sua vecchia fiamma, Alma Tellingham, che vive nella casa di fronte. Miss Rachel si convince che il rospo ucciso così crudelmente sia una sorta di minaccia alla bambina. E tanto basta a spingerla a prendere in affitto la grande dimora che stava visitando, portandosi dietro, naturalmente, la gatta Samantha, inseparabile compagna dagli occhi verdi. E non sbaglia: presto iniziano i messaggi sinistri. Tracce di incursioni nelle molte stanze, anfratti segreti, vecchi plichi nascosti, perfino un oggetto insanguinato lasciato nella camera da letto, mentre Samantha dà vivi segnali di allarme. Finché, proprio nella casa di Miss Rachel, si scopre il cadavere: è la dispotica e intrigante matriarca di una delle due famiglie, la bisnonna di Claudia. Miss Rachel chiama in aiuto il burbero ma onesto tenente Mayhew, le cui indagini puntano in direzione di una faida familiare che vede coinvolti gli abitanti delle tre case vicine a quella che Rachel ha affittato. La situazione si complica quando viene commesso un secondo delitto. Miss Rachel Murdock e la vigile gatta – sensibile agli sgarbi e dalla memoria lunga – dovranno venire a capo del groviglio di rancori che forse costituisce una minaccia per la piccola Claudia. Con i romanzi di Miss Rachel e la gatta Samantha, Dolores Hitchens ha creato dei cat mysteries che, ha scritto Joyce Carol Oates, «meritano di essere riscoperti specialmente alla luce della letteratura poliziesca femminile»: perché c’è in essi grazia unita a mistero, una inesauribile inventiva che moltiplica sorprese e colpi di scena, piccoli brividi e molta ironia, e c’è l’originalità di una coppia inedita di investigatori credibili nella loro eccentricità. | |||
ITALIA SUPER POP UP | In un nuovo super formato da sfogliare con piacere, lasciatevi sorprendere dalle 10 spettacolari creazioni 3D che riproducono i monumenti più emblematici dell’Italia, accompagnati da tante curiosità e testi interessanti. Le illustrazioni dalla grande qualità pittorica, opera di una straordinaria artista italiana, sono accompagnate da informazioni e aneddoti sulle più famose bellezze architettoniche: il Ponte di Rialto a Venezia, il Duomo di Milano, la famosa piazzetta di Portofino, Roma con i suoi Fori Imperiali, Pompei, il Teatro di Taormina e molti altri capolavori meravigliosamente riprodotti in 10 pop up. Età di lettura: da 5 anni. | |||
LA BARCHETTA DELLA BUONANOTTE | Un bagno con le bolle, una spazzolata ai denti, tra soffici coperte si va lieti e contenti. Fiere, tesori, pirati, squali… le emozioni di tutto il giorno affollano la testa del piccolo Chandan, ma quando sua madre posa la loro barchetta della buonanotte sul suo pancino e lo incoraggia a osservare il movimento guidato dal respiro, lui scivola dolcemente nel sonno. Una coccola di rime e respiri, perfetta per tranquillizzare i piccoli anche più irrequieti. L’autrice, Sita Gorasio Chapman è un’insegnante di yoga qualificata, che utilizza la mindfulness come parte della routine della nanna dei suoi stessi bambini. Età di lettura: da 5 anni. | |||
MINDFULNESS PROFONDA | Ci sono momenti nella vita che decidono il nostro destino. Si ripercuotono sul futuro e dettano il modo in cui viviamo il mondo negli anni successivi: positivo e edificante, oscuro e caotico, o piatto e monotono. E se potessimo riconoscere questi momenti prima che prendano il controllo della nostra vita? E se potessimo usarli per incamminarci verso un futuro migliore? In Mindfulness profonda , il professor Mark Williams e il dottor Danny Penman, già autori del bestseller Metodo Mindfulness , presentano un nuovo programma di meditazione guidata di otto settimane che combina i più recenti progressi delle neuroscienze con tradizioni sapienziali millenarie. Una via che apre le porte a una pratica di mindfulness che raggiunge un livello più profondo e trasformativo, e che può cambiare in meglio la nostra vita. Queste scoperte ci guidano in uno strato più immersivo della mindfulness, quello del “tono emotivo”, che rappresenta il punto di svolta per riequilibrare la nostra serenità interiore e riportare in acque sicure la nostra vita, ormai travolta da un mondo sempre più complicato e caotico, al riparo da ansia, stress e depressione. “Mindfulness profonda” è un percorso pratico che ci accompagna dolcemente attraverso la bellezza e il disordine della condizione umana e ci insegna come e perché tutto, in fondo, può andare bene. | |||
SOLI NELLA TEMPESTA | «Alcuni treni sono persi per sempre, su altri ho la sensazione che potrebbe esserci ancora posto per me; certe occasioni o relazioni pensi sempre che potrebbero tornare da un momento all’altro. Con il nuoto è successo così, è rimasto in sospeso per anni, poi si è ripresentato.» La storia di Manuel la ricordano tutti: uno scambio di persona, un colpo di pistola, una carriera nel nuoto professionistico stroncata a soli diciannove anni. Quei momenti, quei primissimi difficili mesi sono stati raccontati in Rinascere, un libro del 2019 da cui è stata poi tratta una fiction di successo per Rai1. A cinque anni di distanza, molte cose sono cambiate: Manuel è un uomo, ha attraversato una nuova fase della sua vita con una maturità che lui stesso non si aspettava, ha scoperto altre passioni, ha dovuto fare i conti, stavolta davvero, con la disabilità e un futuro da disegnare. Lo ha fatto da solo nella tempesta, in parte, e con le persone che nel tempo gli sono state vicine, delle quali in queste pagine parla con affetto e senza riserve. Lo ha fatto con la musica e il pianoforte, una vocazione e un impegno, una risorsa e un sostegno. Soprattutto, lo ha fatto ancora una volta grazie allo sport, alla piscina, all’acqua: entrato nella selezione nazionale, sarà a Parigi in vasca per le Paralimpiadi. Queste pagine riescono, con la delicatezza e la semplicità che Manuel ci ha insegnato ad apprezzare, a restituire la battaglia di un «guerriero senza spada» che all’imprevedibile ha saputo reagire, con disciplina e armonia, con coraggio e forza di volontà. Sempre consapevole che cadere non è essere sconfitti, che ognuno ha la sua battaglia quotidiana. Da vincere, per volare: «In questi anni non sono diventato diverso, ma mi sono preparato per qualcosa che mi renderà diverso, che deve ancora accadere. Costruire il nido a grandi altezze come le aquile nella solitudine». | |||
NORDEST IN BICICLETTA | Veneto, Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige: tre regioni che insieme uniscono panorami che spaziano dall’Adriatico al confine con la Slovenia alle più alte cime delle Dolomiti, da ecosistemi unici al mondo come il Delta del Po ai grandi parchi regionali come i monti Lessini, dai grandi laghi come il Garda e quello di Caldonazzo ai piccoli specchi d’acqua come il Ledro e il Corlo. I 20 percorsi proposti in questa guida attraversano le lagune di Venezia e del Delta del Po, Vicenza, Verona e le loro montagne, le dolci pendenze dei Colli Euganei e dei Berici, le acque cristalline del lago di Garda e le vette di Feltre e Belluno. Poi sconfinano in Friuli Venezia Giulia, esplorando la laguna di Grado, la storia romana di Aquileia e le terre di confine con la Slovenia, veri e propri paradisi terrestri. Infine, salgono a nord e pedalano in Trentino, scoprendo laghi meravigliosi come quello di Ledro, di Caldonazzo e di Levico. | |||
RASPUTIN – L’ANGELO DELL’APOCALISSE | Dopo il successo di “Putin e Ucraina”, Nicolai Lilin ci racconta l’enigma Rasputin, una delle figure più affascinanti, controverse e misteriose della storia russa. Rasputin è stato tante cose: un mistico rozzo ma con grande seguito, un guaritore, un seduttore, un visionario dai tratti profetici, un manipolatore di anime morte, per dirla con Gogol, un abile e furbo stratega. Un “impostore” dalla vita piena di contraddizioni, un arrampicatore sociale, un genio che sapeva parlare al cuore delle persone semplici e non solo. Aveva ai suoi piedi la dinastia dei Romanov. Come ha fatto a diventare l’uomo di fiducia dello zar? Chi era veramente questo contadino semianalfabeta, ma con un carisma straordinario? Lilin ci porta dentro la storia della Russia prerivoluzionaria. Indagando l’uomo e le sue azioni e immergendosi nella vastissima letteratura che lo riguarda, tra fonti storicamente accertate e pure e semplici invenzioni dei suoi apologeti, ci consegna un affresco incredibile della Russia dei primi anni del Novecento. Un paese enorme, in gran parte arretrato, con una dinastia tra le più colte del mondo che presto verrà spazzata via dai moti rivoluzionari dei bolscevichi. La biografia di un personaggio mitico e allo stesso tempo la biografia di un impero sul limitare della decadenza. | |||
MORDERE IL CIELO | Dove sono finite oggi le nostre emozioni? Chiederselo non è un esercizio retorico, ma un interrogativo necessario. Viviamo in un mondo nel quale guerre, migrazioni epocali e nuove emergenze contribuiscono a creare un senso di precarietà, spingendoci a credere che le uniche modalità plausibili per sopravvivere siano la negazione e la paura. Solo che la prima ci condanna all’indifferenza, la seconda ci paralizza. In entrambi i casi, finiamo per relegarci in una solitudine che accomuna giovani e adulti, vecchi e bambini. Siamo all’età dell’atarassia, dell’insensibilità? Il rischio c’è, ed è sempre più concreto. Ai nostri giovani insegniamo a rimandare il momento di fare i conti con la vita vera. Li condanniamo a crescere fragili e spaesati. Rivendichiamo una scuola senza voti, riscriviamo per loro fiabe in nome del «politicamente corretto», privandoli della possibilità di far maturare le loro emozioni. Perché le nostre emozioni vanno allenate ogni giorno, ma, per crescerle e allevarle, occorre saperle sfidare, non negarle né rinunciarci. Preferiamo invece colmare quel vuoto emotivo con il cinismo e affidarci ciecamente ai nuovi prodotti dell’intelligenza artificiale, che minacciano di depotenziare le nostre capacità fisiche, cognitive ed emotive, la nostra meravigliosa imprevedibilità. La maggior parte di noi non è consapevole di questa diffusa anestesia dell’anima, ciascuno si limita a godere dei privilegi e del benessere materiale rinchiuso nel proprio bozzolo. Ignorando che in questo modo l’umanità intera rischia di imbarbarire. Ma, per chi lo volesse cercare, l’antidoto c’è. È l’empatia. Condividendo ricordi personali, incontri e riflessioni, Paolo Crepet ci esorta con passione a ribellarci all’indifferenza, a non aver paura delle nostre idee e neppure dei nostri inciampi. Ci invita a riappropriarci con audacia, quasi con sfrontatezza, delle nostre emozioni per tornare finalmente a «mordere il cielo». | |||
UN’EREDITA’ DI VIOLENZA | Il guanto di velluto dell’Impero britannico ha nascosto per centinaia di anni un pugno di ferro fatto di feroce sfruttamento delle risorse, repressione e tortura. “Un’eredità di violenza” rivela il lato oscuro di un potere che anche oggi non vuole essere messo in discussione. Il 7 giugno del 2020 migliaia di manifestanti hanno marciato verso Westminster e sono giunti ai piedi della statua di Winston Churchill, reclamando giustizia e urlando in coro che il «grande statista» non era stato altro che un grande razzista. In quell’estate tante statue del regno sono state prese di mira: alcune sono crollate, altre sono finite dentro un fiume. A essere messe sotto accusa da chi protestava erano le fondamenta ancora solide di un impero ormai svanito. Caroline Elkins in queste pagine documentate e sconvolgenti porta alla luce l’oscuro basamento su cui si è retto il sistema coloniale britannico; ne ricostruisce le origini e le istituzioni, le pratiche e l’ideologia. E così, da quelle profondità buie, emergono chimere spaventose ma per nulla immaginarie; emergono le terribili sofferenze inflitte a milioni di persone con la scusa di dover portare sulle spalle il «fardello dell’uomo bianco», la «responsabilità» di educare i selvaggi. Una triste responsabilità che ha segnato per secoli il destino di una parte enorme di mondo. La violenza non fu soltanto un mezzo ma il fine, il tratto endemico di una struttura di dominio andata avanti per secoli dietro la maschera dell’imperialismo liberale pacificatore e civilizzatore. Una maschera che ancora oggi la Gran Bretagna non intende abbandonare. | |||
SARA’ QUEL CHE SARA’ | Un affresco familiare degli anni Trenta del Novecento in cui, come in un film in bianco e nero, scorrono le vicende di Georges e Irène, dei loro figli e degli inseparabili amici dei ragazzi che andranno a comporre quello che Guenassia chiama ‘il quartetto di Saint-Maur’. Daniel, militare che finisce immischiato nella guerra d’Algeria, tema imprescindibile per l’autore che in Algeria è nato. Marie, restauratrice delle tante vetrate antiche di chiese e consimili devastate dalla Seconda guerra mondiale. Arlène, che brilla quasi da protagonista della storia, con la sua ambizione di diventare ingegnere nucleare in un campo e un’epoca a predominio maschile. E Thomas che trova nella poesia l’unica consolazione. Tra amori perduti, destini tragici e appuntamenti mancati in uno scenario di sconvolgimenti sociali e politici, “Sarà quel che sarà” è anche l’epopea di un secolo, di una gioventù sconvolta da tre guerre, di donne che lottano per sottrarsi a un destino già segnato e di chi ambisce a cambiare se stesso e il mondo. | |||
LA NEVE IN FONDO AL MARE | Matteo Bussola racconta un nodo del nostro tempo: la fragilità adolescenziale. Scrive una storia toccante, piena di grazia, sul tradimento che implica diventare sé stessi. E ci mostra, con onestà e delicatezza, quel che si prova davanti al dolore di un figlio, ma anche la luce dell’essere genitori, che pure nel buio continua a brillare. Perché è difficile accogliere la verità di chi amiamo, soprattutto se lo abbiamo messo al mondo. Ma l’amore porta sempre con sé una rinascita. Un padre e un figlio, dentro una stanza. L’uno di fronte all’altro, come mai sono stati. Ciascuno lo specchio dell’altro. Loro due, insieme, in un reparto di neuropsichiatria infantile. Ci sono altri genitori, in quel reparto, altri figli. Adolescenti che rifiutano il cibo o che si fanno del male, che vivono l’estenuante fatica di crescere, dentro famiglie incapaci di dare un nome al loro tormento. E madri e padri spaesati, che condividono la stessa ferita, l’intollerabile sensazione di non essere più all’altezza del proprio compito. Con la voce calda, intima, di un padre smarrito, Matteo Bussola fotografa l’istante spaventoso in cui genitori e figli smettono di riconoscersi, e parlarsi diventa impossibile. Attraverso un pugno di personaggi strazianti e bellissimi, ci ricorda che ogni essere umano è un mistero, anche quando siamo noi ad averlo generato. | |||
UN GATTO PER I GIORNI DIFFICILI | Su per la Fuyachodori, ovest sulla Rokkakudori, giù per la Tomikojidori, est per la Takoyakushidori: è facile perdersi nel dedalo di strade del centro di Kyoto. Qui, nascosta tra condomìni anonimi e vicoli bui, c’è una clinica speciale. Può essere trovata grazie al passaparola solo da chi sente davvero di aver smarrito se stesso ed è in cerca di un aiuto, una mano tesa. Il trattamento che offre, infatti, è unico nel suo genere: a ciascuno, secondo il caso, si prescrive un gatto. Ad affidarsi con un po’ di sorpresa e di iniziale scetticismo alle cure feline saranno un impiegato stufo delle sopraffazioni, un uomo che si sente sempre fuori posto, una ragazzina immalinconita dal rapporto conflittuale con la madre, una stilista di borse alla ricerca di un nuovo equilibrio emotivo e un’apprendista geisha oppressa dal senso di colpa. Le loro vite ordinarie saranno sconvolte dai nuovi amici non umani: Bi, una meticcia di otto anni che ama mangiucchiare la carta; Margot, una gattina dagli occhi verdi come il tè che detesta le porte chiuse; un micetto di pochi mesi che scatenerà ricordi dolorosi; una coppia di gattini che sono come il giorno e la notte, e insieme speranza di un futuro vitale e coraggioso; e infine, gli amanti delle fughe notturne Chitose e Mimita. Saranno proprio loro, con piccoli disastri e un grande bisogno di cura, a dare una svolta alle giornate dei nuovi padroni, restituendogli la spinta per cambiare finalmente le loro vite. Ishida Syou racconta con delicatezza e humour il legame profondo tra uomo e animale, attraverso il quale l’anima può guarire grazie a un amore fatto di gesti semplici, capace di restituire un tocco di magia anche nei momenti più difficili. | |||
BEBI, IL PRIMO AMORE | «A ben vedere, nella mia vita non è successo nulla» annota nel suo diario il protagonista, e narratore, di questo romanzo: un professore di latino poco più che cinquantenne, celibe, alieno da qualunque sentimento nei confronti dei propri simili, maniacalmente attaccato a una routine fatta di lezioni, passeggiate, serate al circolo, rare visite a una casa di tolleranza. Ma durante un soggiorno alle pendici dei monti Tátra qualcosa si incrina, nel suo corpo e nella sua mente: si accorge di essere triste, «costantemente in attesa di qualcosa», al punto da confidarsi, quasi contro la propria volontà, con uno sconosciuto per il quale sembrava provare solo ripugnanza. La crepa non farà che allargarsi quando gli verrà assegnata una classe dell’ultimo anno – e per di più una classe in cui sono presenti sei ragazze. Con raffinatissima, pressoché diabolica abilità Márai ci fa percepire, attraverso le parole stesse del professore, i cambiamenti che avvengono in lui allorché scopre che due dei suoi allievi stanno vivendo il primo amore – un primo amore che, sebbene sia incapace di ammetterlo, forse sta sperimentando anche lui. E quando lo vedremo comprarsi un abito nuovo, tagliarsi la barba, accettare perfino che il barbiere gli faccia dei massaggi per cancellare le rughe, sapremo che, come accade a von Aschenbach nella Morte a Venezia, il baratro che gli si è spalancato davanti non potrà che inghiottirlo. Appena ventottenne e al suo primo romanzo, Márai si rivela un acutissimo indagatore d’anime, e un magistrale narratore. | |||
IL MISTERIOSO CASO DEGLI ANGELI DI ALPERTON | «Hai una chiave che apre una cassetta di sicurezza. Dentro c’è un plico di documenti. Devi leggerli e prendere una decisione. Riporli nella cassetta e buttare la chiave dove nessuno possa trovarla. Oppure rivolgerti alla polizia». Tutti conoscono il caso degli Angeli di Alperton, ma nessuno conosce la verità. È per questo che Amanda, giornalista di cronaca nera, vuole scriverne in un libro. Per riuscirci, dovrà risolvere il mistero prima di chiunque altro e aggiudicarsi lo scoop dell’anno. La giornalista Amanda Bailey sta lavorando a un libro sugli Angeli di Alperton, una setta religiosa i cui seguaci, manipolati da un carismatico guru, tentarono di uccidere il figlio di una di loro, convinti di trovarsi di fronte al «male». Ma la madre, Holly, si rivolse alla polizia e gli Angeli si suicidarono in massa, consentendo a Holly e al piccolo di salvarsi e scomparire nell’anonimato. Vent’anni dopo, quel bambino è diventato maggiorenne e Amanda vorrebbe intervistarlo. Per farlo, è costretta a vedersela con un collega rivale, anche lui sulle tracce del ragazzo. Ben presto però, indagando, entrambi si renderanno conto che la verità sugli Angeli di Alperton nasconde qualcosa di molto più oscuro e pericoloso di quanto avessero mai immaginato. | |||
L’AMORE E’ UN FIUME | Venâncio e Dalva, marito e moglie, si amano di un amore totale. La loro è un’unione inestricabile di anima e corpo; amano parlarsi, toccarsi, guardarsi, abbandonarsi completamente l’uno all’altra. Lui e lei, lei e lui. Fino al giorno in cui la tragedia irrompe nella loro vita incrinando questa simbiosi perfetta. Nelle crepe di un amore che all’improvviso sembra svanito si insinua Lucy, prostituta orgogliosa che invade le loro esistenze a testa alta. È la più desiderata della città, desiderata da tutti ma non da Venâncio, che inizialmente non la degna di uno sguardo. E si sa, non esiste miccia più potente dell’indifferenza: il disinteresse di Venâncio accende Lucy di una passione irrefrenabile. La giovane farà di tutto per averlo, ma solo il giorno in cui, per puro caso, compierà un gesto che gli ricorda la moglie, riuscirà a farlo suo. E ogni cosa cambierà per sempre. Perché l’amore, come un fiume, è inarrestabile, e il suo flusso ininterrotto plasma le vicende dei protagonisti assumendo le forme più inaspettate. | |||
LA SIRENA DI POSILLIPO | Dicembre 1586. Nella sublime cornice del golfo di Posillipo, dove il rosso della lava incontra il blu del mare, viene alla luce Adriana Basile. Il talento è una questione di sangue, per i Basile: Adriana, infatti, oltre a una bellezza fuori dal comune, rivela prestissimo una voce capace di ammaliare come il canto di una sirena, mentre il fratello maggiore, l’introverso Giambattista, passa le giornate a scrivere, la testa tra le nuvole. La Napoli secentesca, culla di nuove arti e metropoli labirintica, è il palcoscenico perfetto per entrambi: Giambo abita il mondo della letteratura e porta il peso di un segreto inconfessabile; Adriana, volitiva e determinata a raggiungere la gloria, cresce diventando la cantante più contesa dai potenti del tempo. Ma a turbare la partitura del suo destino arriva Angela, un’orfana affidata alle suore, che si guadagna da vivere cantando nelle taverne. Non potrebbero essere più diverse, lei e Adriana – sfacciata e carnale l’una, altera e indecifrabile l’altra -, ma il comune talento per la musica sarà la scintilla di una rivalità violenta, che nulla potrà fermare. Tra un miracolo del sangue di San Gennaro e una gara di canto in occasione della festa di Piedigrotta, “La sirena di Posillipo” ci accompagna in un viaggio tra le corti dei Gonzaga e la Roma dei papi, nei postriboli più sordidi e sulle terrazze più stupende di Napoli, per raccontarci la storia di una passione furiosa come solo l’amore per l’arte sa generare. Il ritratto autentico e inedito di Adriana Basile, una donna fuori dagli schemi, capace di riscrivere la propria sorte, e del mondo immaginifico che ha ispirato l’immortale “Cunto de li cunti”. | |||
MORTE SULLE COSTE DEL KENT | Inghilterra, primi anni Sessanta. In un villaggio di una remota area del Kent, il cadavere di una ragazza viene rinvenuto in un fosso in mezzo alle paludi. Agnes, una donna del paese, è assalita da dubbi inquietanti: qualcuno a lei molto vicino sembra sapere qualcosa… Ma gli eventi prenderanno una piega assolutamente inaspettata. Tra le nebbiose paludi del Kent un giallo insolito dalla trama disturbante, dove verità e menzogna si intrecciano nelle vite solitarie di una piccola comunità. | |||
IL FILO INVISIBILE CHE MI LEGA A TE | Nora ha scoperto il segreto nascosto nel suo ombelico: un filo invisibile che la unisce a tutte le persone a cui vuole bene: la mamma, il papà, i nonni, gli amici… Perciò ora sa che non dovrà più avere paura quando loro non saranno con lei perché, grazie al filo invisibile, il loro legame è in grado di superare qualsiasi distanza, nello spazio e nel tempo. Un racconto per ricordarci che talvolta le cose più importanti sono quelle che non si vedono. Età di lettura: da 5 anni. | |||
JANNIK SINNER | Competitivo e determinato sul campo da tennis, nella vita di tutti i giorni Jannik Sinner gioca e scherza tanto. Sa che per vincere bisogna anche saper perdere, persino quando si è già un campione come lui. Ecco la sua Vita Straordinaria! Età di lettura: da 6 anni. | |||
INDOVINELLI PER RAGAZZI | “Corpo umano vado veloce quando sei in ritardo. A volte capita di essere più lungo della tua gamba… Cosa sono?” “Vestiti e accessori sono nella tasca, ma la tasca è vuota. Cosa sono?” “Sport ho la forma di un diamante, ma non puoi portarmi al dito! Cosa sono?”. All’interno del libro ti aspettano oltre 350 indovinelli pazzeschi! Indovinelli di ogni tipo, su tanti soggetti: animali, corpo umano, scuola, sport, natura, città, casa, cibi e bevande, vestiti e accessori, numerici e alfabetici, con 3 livelli di difficoltà differenti: facile livello, medio livello, difficile livello. In ogni categoria potrai metterti in gioco anche tu, provando a scrivere spassosi indovinelli. Il divertimento è assicurato!” Età di lettura: da 7 anni. | |||
CRIMINI E MISTERI DA RISOLVERE | Sei casi da risolvere ambientati in diverse epoche del passato. I predatori della piramide di Kripthamon. Cospirazione al Senato romano. Intrighi alla corte di Lorenzo il Magnifico. Caccia al tesoro di Henry Morgan. Il mistero del fantasma del Tamigi. Whisky e pallottole. Il detective sei tu! Esplora le varie ambientazioni, soffermati sui dettagli, decifra codici e rompicapo e collega tutti gli indizi. Un punteggio da una a tre stelle rivelerà il tuo profilo enigmistico. | |||
DIARIO DI RICORDI A QUATTRO ZAMPE | Un album, un’agendina, un diario creativo tutto dedicato a te che ami alla follia il tuo gatto. In cui tenere nota e conservare i vostri ricordi più belli insieme: dai primi giorni alla scelta del nome, dai primi momenti insieme alle prime foto, dai viaggi alla vita quotidiana. Un racconto per immagini, fotografie, parole, da compilare e impreziosire di dettagli nel corso degli anni, da riporre insieme agli album di famiglia e risfogliare ogni tanto per ripercorrere attraverso i ricordi, la gioia, l’amore, la tenerezza, la vita trascorsa insieme. | |||
GRUPPO DI LEPRECAUNI IN UN INTERNO | Il leprecauno è presto detto: gnomo di importazione, ex agente del caos oggi imbolsito dal folklore, pacificato ma non meno scalpicciante, tutto panciotti, barbe a elastico e pipe in bruyère. Il leprecauno moderno pare fatto apposta per essere snidato – sono sufficienti un pettinino e tanta pazienza – e proiettato altrove con una schicchera, come briciole da un tavolaccio. Considerate il presente testo, quindi, un agevole manuale di caccia. Gori torna affamato di sfaceli con un grappolo di racconti mai così monelli, scatologici, adolescenziali, gioiosamente impresentabili: tra esteti del cappuccino e acrobati del boudoir, indie sanremese e lutti social, ristoratori romani e oncologi sul triclinio. Si arresta galantuomo dinnanzi a pochi, selezionati intoccabili (la Riviera Romagnola, un Pietro Pacciani al centro dell’entropia), ma è solo un attimo prima di tornare, con indice allenato, a disfare di schicchere i demoni minori del nostro contemporaneo. | |||
I 47 CONFINI CHE DIVIDONO IL MONDO | La volontà di distinguere fra «noi» e «gli altri» ha spinto gli esseri umani a delimitare e difendere i propri territori in ogni epoca della storia. Dal primo confine a noi noto, che nel IV millennio a.C. divideva Alto e Basso Egitto, ai cinquantamila chilometri di lunghezza della Muraglia cinese, dalla spartizione a tavolino di un intero continente – l’Africa -, fino alle avventure della marina boliviana, tuttora attiva in uno stato privo di sbocchi sul mare, Jonn Elledge dimostra come i confini si plasmino sull’incontro e sullo scontro di idee, siano la conseguenza della formazione e dell’affermazione di identità politiche, rispecchino tanto una visione del mondo quanto la manifestazione, su larga scala, dell’umana follia. Ora derivate dalla geografia fisica, ora del tutto arbitrarie, le linee che vediamo tracciate sulle mappe potrebbero insomma apparire assai diverse se solo una guerra, un trattato di pace o un gruppo di viaggiatori stanchi e sfiduciati avesse preso un’altra direzione. In un racconto esuberante e sorprendente attraverso i secoli e le civiltà, “I 47 confini che dividono il mondo” racconta la nostra storia come non l’abbiamo mai letta prima. | |||
BADA A COME PARLI | “Ecco qui il mio primo workbook, un libro di esercizi guidati per diventare bravissime e bravissimi a padroneggiare le tecniche di intelligenza linguistica. Saper giocare col linguaggio a me ha richiesto anni e anni di pratica; a voi invece basterà seguire il percorso che si snoda nelle prossime pagine. Per realizzare questo workbook mi sono basato su una serie di principi neuroscientifici che ho assimilato e approfondito nel corso degli anni. Ormai li conosco così bene da poter affermare con assoluta certezza che anche solo il fatto di leggere gli esempi e fare gli esercizi proposti vi consentirà di diventare più intelligenti (non solo linguisticamente), di migliorare la vostra vita (soprattutto dal punto di vista dell’intelligenza emotiva: le emozioni sono, del resto e prima di tutto, una questione di parole) e le vostre performance personali e professionali. Allenare il linguaggio vi consentirà poi di arricchire la vostra realtà (la percezione è un fatto linguistico, e la realtà che viviamo è il risultato delle parole che usiamo per descriverla) e, probabilmente, di diventare più carismatici.” Con Bada a come parli , Paolo Borzacchiello ci regala il primo workbook dedicato all’intelligenza linguistica. Ventuno lezioni che spaziano in ogni ambito della vita, personale e professionale. Ciascuna lezione si articola in cinque momenti didattici: la sezione “osserva”, con esempi e dialoghi più o meno immaginari che hanno attinenza con la vita reale; “comprendi”, la parte più teorica, che offre una spiegazione concisa dell’argomento della lezione; “fai”, il cuore del libro, con gli esercizi per fare pratica e verificare di aver compreso tutto; “ricorda”, che presenta un breve riassunto del tema trattato; e infine “idee chiave”, i tre principi fondamentali da tenere a mente. Un libro semplice eppure potentissimo, in grado di cambiare il nostro modo di parlare e di parlarci, e di trasformare la nostra vita, per sempre. | |||
IL SUCCESSORE | Quanto c’è di vero a proposito della convivenza apparentemente «tesa» tra i due Papi di cui tanto si è parlato negli ultimi anni? Dove finisce la realtà e dove comincia il mito nella ricostruzione di una vicenda storica senza precedenti, che ha suscitato e continua a suscitare giudizi contrastanti? Per chiarire che cosa è avvenuto dietro le mura vaticane in un decennio decisivo per il futuro della Chiesa cattolica, sostiene Javier Martínez-Brocal, non si è tenuto conto del punto di vista di un personaggio principale, l’unico in grado di fare luce sul tema dall’interno: papa Francesco. Intenzionato a consegnare al lettore la versione di Bergoglio, il vaticanista di lungo corso lo ha incontrato varie volte tra l’estate del 2023 e l’inizio del 2024, e insieme hanno ripercorso le tappe fondamentali dei due pontificati, tra cui la rinuncia di Benedetto, i momenti più intimi e dolorosi, le cerimonie più significative. Bergoglio non si sottrae, al contrario incoraggia gli interrogativi del giornalista, che sempre lo incalza attingendo al confronto tra la biografia di Benedetto e quella di Francesco, a quanto avevano detto l’uno dell’altro prima e dopo essere divenuti successori di Pietro, a cronache e interviste, alla ricerca dei punti di contatto e delle differenze. Il risultato è un dialogo vivace e mai scontato che, al riparo dalle semplificazioni e dal sensazionalismo dei titoli della stampa, permette al Papa di aprirsi e raccontare per la prima volta la verità sul suo rapporto con Benedetto XVI. Ricca di rivelazioni e di riflessioni, questa straordinaria testimonianza in presa diretta è profondamente toccante per le esperienze umane e spirituali su cui getta nuova luce. | |||
LA CASA DELLA COLPA | Napoli, inizio del Secolo breve. È ormai un anno che Giuseppina, ultima mater familias dei Morelli, è chiusa in carcere con l’accusa di aver scaraventato dalle scale il vecchio marito Alfonzo. Giuseppina si dichiara innocente, ma non ha prove per dimostrarlo. Quando grazie a un insperato aiuto riesce a uscire, tra le pareti della casa di famiglia trova affetti e altrettante tensioni, a cominciare dalle quattro figlie, diversissime l’una dall’altra: Angela è austera, poco socievole, e non crede all’innocenza della madre; Genoveffa è la donna di casa, petulante, grassa, brava a cucinare; Maddalena è intelligente e inquieta, forte e forse fin troppo determinata; Adelaide è bellissima ma schiava dei sensi e delle passioni. E poi c’è Eduardo, l’ultimogenito, a cui Giuseppina si lega in modo viscerale, forse eccessivo. Sulla casa sembra però pesare una tenace, ereditaria colpa indefinita, e le donne della famiglia Morelli pian piano scivoleranno lontano, molto lontano, nel corpo come nell’anima, rinnegando affetti, amori e spesso – troppo spesso, purtroppo – i loro stessi desideri. E intanto, la Storia scorre insieme e attraverso loro, con Napoli che si trasforma, il progresso che incede e divora e poi il fascismo che muterà per sempre il volto dell’Italia, anche a chi è distante dalle trincee della guerra. Continua la saga della famiglia Morelli, un’epopea ispirata a fatti realmente accaduti che diventa grande affresco dell’Italia nei decenni più significativi della storia contemporanea. | |||
DOMANI, DOMANI | Salento, 1959. Lorenzo e Agnese hanno perso tutto. E lo capiscono quando, con gli occhi tristi che si porta dietro da una vita, il padre annuncia di aver venduto il saponificio di famiglia, un’eredità che lui ha vissuto come una condanna. Per Lorenzo e Agnese, invece, quella fabbrica che il nonno ha creato dal nulla, che profuma di talco, di essenze floreali e di oli vegetali, e che occupa ogni loro pensiero, era la certezza di un presente sereno e la promessa di un futuro da tracciare insieme, uniti. Quindi l’idea di rimanere lì come semplici operai sotto un nuovo, arrogante padrone è devastante per entrambi. Lorenzo, orgoglioso e impulsivo, se ne va sbattendo la porta, col cuore colmo di rabbia e con un solo obiettivo: trovare i soldi necessari per riprendersi quello che è suo. Ma Agnese non lo segue: tanto risoluta se si tratta di formulare saponi quanto insicura quando le tocca abitare il mondo al di fuori del saponificio, dichiara: «Io resto dov’è casa mia». È una crepa profonda, apparentemente insanabile, quella che si apre tra fratello e sorella e li spingerà su strade opposte e imprevedibili. Perché vogliono la stessa cosa, Lorenzo e Agnese, almeno finché l’amore non li porterà di nuovo a un bivio. Ognuno dei due farà una scelta, tracciando un altro domani… Sarà per entrambi un domani senza rimpianti? Questa è la storia della passione che prima unisce e poi divide un fratello e una sorella. Una storia che parla di decisioni prese ascoltando la mente o il cuore oppure tutti e due. Di quell’istante che può cambiare una vita intera. Ma anche di un’Italia che, incredula, sta scoprendo un improvviso benessere, che lavora alla catena di montaggio e poi canta con Mina e balla al ritmo del twist, giovane, creativa, impaziente… | |||
MARGO HA PROBLEMI DI SOLDI | Un vero page turner dal piglio trascinante, “Margo ha problemi di soldi” racconta la storia di una ventenne studentessa californiana, che un giorno scopre di aspettare un bambino da Mark, suo professore all’università, sposato e con due figli. Margo decide di tenere il bimbo, nonostante tutti le ricordino che l’aspetta una vita difficile, soprattutto perché non ha un soldo. E infatti, com’è prevedibile, quando Bodhi nasce la situazione si complica: le coinquiline con cui divide l’appartamento si lamentano per le urla del piccolo, Margo non riesce a trovargli un posto all’asilo nido e il ristorante in cui lavora la licenzia. Del tutto al verde, Margo decide di sbarcare su OnlyFans ma la situazione finisce solo per intricarsi ulteriormente… Con un tono scanzonato che accompagna il lettore lungo i divertenti successivi snodi di trama, Rufi Thorpe ha scritto un romanzo dal ritmo serrato che tiene il lettore incollato alla pagina con il sorriso sulle labbra, fino a un happy ending che lascia un sentimento di positività. E se per i personaggi, la materia trattata, l’ironia con cui si guarda al presente e la velocità della narrazione sembra quasi di leggere lo script di una sit-com, Thorpe è comunque abilissima nell’inserire riflessioni acute ed emozionanti sulla vita e le relazioni affettive, con una prosa molto curata e di grande potenza. | |||
I FANTASMI DELL’ISOLA | Dark Isle è una piccola isola disabitata allargo della Florida non lontana da Camino Island, rinomato ritrovo di scrittori e intellettuali. Con la sua natura selvaggia e le sue spiagge incontaminate, Dark Isle ha tutto ciò che si può desiderare per una vacanza indimenticabile. Uno spregiudicato colosso immobiliare fiuta l’affare, determinato ad appropriarsene a ogni costo e a trasformarla in un mega resort turistico con un casinò. Intorno a quel paradiso aleggiano però leggende sinistre: annegamenti, sparizioni, storie di fantasmi e riti vudù da sempre hanno scoraggiato chi avrebbe voluto avvicinarsi. Solo una persona conosce la verità: la formidabile e indomita Lovely Jackson. Ottant’anni, ultima discendente degli schiavi che quasi tre secoli prima erano riusciti a liberarsi e avevano eletto Dark Isle a loro rifugio, Lovely è nata e ha vissuto lì per quindici anni e sostiene di essere l’unica legittima proprietaria dell’isola. Riuscirà a provarlo e a fermare la speculazione edilizia onorando la memoria dei suoi antenati? Ad aiutarla saranno il noto libraio antiquario Bruce Cable con la sua amica romanziera Mercer Mann, desiderosa di scrivere un libro sulla preziosa e commovente vicenda umana di Lovely, e Steven Mahon, avvocato esperto in battaglie ambientaliste, pronto ad affiancarla in una causa che si presenta dagli esiti davvero incerti. Dopo “Il caso Fitzgerald” e “L’ultima storia”, John Grisham ritorna a Camino Island con una storia avvincente toccando alcuni dei temi che gli sono più cari: il razzismo, l’ingiustizia sociale e la corruzione. | |||
DIECI SECONDI | Tutto inizia con una cena di compleanno fra giornalisti in un ristorante affacciato sul Tamigi. A tavola, fra battute, arguzie e discussioni vivaci, ci sono il cronista investigativo Ben Harper, il suo capo Madeline Wilson e il padre di lei. Vino e ottima cucina. Ma la serata ha in serbo tutt’altro. A tarda ora, Madeline si congeda per rientrare a casa a bordo della sua Mercedes con autista. E da quel momento sembra sparire nel nulla. L’indomani non si presenta agli appuntamenti e non risponde al telefono. Finché al padre non arriva un messaggio che lo raggela: Abbiamo tua figlia. Chiama la polizia ed è morta. L’anziano chiede subito l’aiuto di Ben, che non ha scelta: deve scoprire chi ha rapito il suo direttore, la donna a cui deve molto della propria carriera. Qualcosa, in questa vicenda, lo riporta a un’inchiesta che Madeline aveva firmato dieci anni prima e che aveva destato molto scalpore. Una vicenda ancora densa di domande senza risposte. E che coinvolge persone insospettabili. Persone molto vicine. Ben dovrà usare tutto il proprio ingegno, perché Madeline potrebbe non essere la sola persona in pericolo. E più i secondi passano, più cresce il rischio che la più importante delle indagini di Ben Harper fallisca. Dopo “Gli undici inganni” e “I dodici segreti”, con ben otto edizioni in due anni, Robert Gold torna a catturare il lettore sfidandolo con una trama in cui ogni dettaglio è parte di un meccanismo perfetto di suspense e colpi di scena. | |||
I DIECI PASSI DELL’ADDIO | Come si ricomincia a vivere dopo la fine di un amore? Come si prepara il caffè, come ci si guarda allo specchio, come si aprono e richiudono gli armadi, come ci si veste per andare al lavoro? Tutto è precipitato perché ti sei innamorato di un’altra donna: sei tu che hai convocato il disastro. Ora sei solo nella casa semivuota e non smetti di pensare a tutto ciò che è stato. Vuoi cercare tra i crolli quello che ancora splende. Non vuoi dimenticare niente. Vai al tavolo e scrivi, uno dopo l’altro, i dieci passi dell’addio. «Ci siamo solo io, lei, il dolore e l’amore. Questo dovevo dirle: ci lasciamo, non ci lasceremo mai. Non verrai più a casa, ci sarà sempre la tua stanza. Amerò un’altra donna, continuerò ad amarti. Farò dei figli, saranno anche tuoi. Non siamo più niente, siamo una cosa sola». Quando finisce una storia d’amore? Il giorno in cui si va davanti a un giudice? Il giorno in cui un tradimento viene scoperto o confessato? Ma può davvero finire la storia di due persone che sono entrate l’una dentro l’altra, si sono esplorate con grazia, si sono prese cura dei sogni e delle paure che ciascuno di noi alleva dentro di sé? E quanto ci si può sentire sperduti, quando ci si separa dalla persona con cui si è diviso tutto? Come si può vivere senza sapere più nulla di lei? Dove si trova, come mette i piedi uno davanti all’altro, dove va, da quanta vita è pervasa, da quanto futuro è scossa? Quando c’era l’amore, anche ripiegare i vestiti era un’azione radiosa. Piegavi, riponevi nel cassetto, facevi ordine nel mondo e quell’ordine fuoriusciva dal cassetto e si adagiava su di te. Non avresti mai potuto ammalarti, e se anche fosse avvenuto, pensavi, l’amore ti avrebbe guarito. Adesso è tutto diverso. Adesso devi trovare una via e iniziare col primo passo. La casa è diventata un bivacco. Sei solo, circondato da scatoloni, sull’orlo del precipizio. Per non precipitare ti dai un compito: cambiare nome alle stanze, fare la pace con gli oggetti rimasti, scrivere i cataloghi delle gioie e dei dolori, bruciarli. Abbozzare dieci piccoli passi verso la salvezza. Nelle sue vesti di viandante e guida, nonché di autore e poeta della «viandanza», Nacci trasforma l’addio in un sentiero, dove i passi si possono contare e mettere in fila. E porta con sé lungo il cammino tutti noi, che come lui abbiamo amato e siamo stati amati. Se il secondo passo è fare pace con quello che resta, il terzo è non dimenticare. E al decimo passo, forse, sapremo fermarci nel luogo che abbiamo davanti agli occhi. | |||
A SCUOLA NON SI MUORE | A scuola non si fuma, a scuola non si beve alcol, a scuola non si alza la voce e non si alzano nemmeno le mani, a scuola si insegna prima di tutto il rispetto, a scuola non ci sono differenze, soprattutto a scuola non si muore. Come tutte le intenzioni e i buoni propositi, anche quello di tenere la morte lontana dalle aule scolastiche fallisce miseramente per Margherita Magnani, che insegna Inglese in una scuola della periferia romana frequentata da studenti della periferia romana con famiglie che vivono nella periferia romana, abbandonate dalla politica e sostenute, quando lo sono, da traffici vari e spesso illeciti. Così, quando la mattina successiva al consiglio di classe il professor Giuliano Colagrossi viene trovato morto e con le mani amputate sul pavimento di un’aula, Margherita Magnani decide di indagare. Non che l’insegnante abbia una particolare tensione investigativa; anzi, è di quelle che nei film dell’orrore, quando si avverte un rumore dalla cantina, per l’ansia si precipitano a vedere, e non tornano più. L’unica tensione della Magnani è la fede. Ma non è una faccenda religiosa, la Magnani crede in alcuni esseri umani, e cioè nei suoi studenti e nelle sue studentesse. E infatti, quando al professor Colagrossi e alle mani tagliate si aggiungono altri cadaveri, sempre professori mutilati, e la tensione tra corpo docente e studenti cresce, saranno proprio la Magnani e i suoi studenti – sbagliando, inventando, intralciando senza volerlo le indagini della polizia – a trovare il filo che lega i corpi morti a un passato che lo è ancora di più. | |||
UN’ORA | Una volta all’anno il tempo si ferma, regalandoci un’ora in cui tutto è possibile. È ciò che succede a fine ottobre, nel passaggio dall’ora legale a quella solare, ed è in questo momento sospeso che nasce la storia di Diego e Camilla. I due si incontrano in un bar neanche ventenni, allo scoccare dell’ora solare, e sullo scadere del loro tempo insieme si fanno una promessa: ritrovarsi tutti gli anni nello stesso posto per vivere quell’ora che in realtà non esiste, senza vedersi mai oltre quello spazio sicuro e senza mai parlare di sé al passato e al futuro. Un qui ed ora in cui si annida l’affetto di cui hanno bisogno, in cui prendersi una pausa da un’esistenza che, nelle sfide quotidiane, può logorare anche i sogni e gli affetti più forti. Lucio, il proprietario del locale, da dietro il bancone è arbitro e testimone dell’accordo: anno dopo anno li osserva e li ascolta tra una sigaretta e un bicchiere, senza mai immischiarsi, provando a immaginare le loro vite e a indovinare chi siano davvero fuori da quelle quattro mura dove hanno deciso di prendersi una pausa da ciò che li aspetta tutti i giorni. E la loro relazione diventa così per lui un’occasione inattesa per riflettere sulla propria realtà. Christian Bergamo ci regala nel suo romanzo un’inedita storia di quasi amore, di due vite che si incontrano di rado, come le lancette di un orologio, e che, in un mondo che corre veloce, trovano uno strano modo per non perdersi mai. | |||
GIOCO CON GLI ANIMALI | Un libro grande e colorato, con pagine robuste e sei animali con cui giocare, trovando la loro collocazione sulle grandi pagine illustrate. Un gioco divertente e utilissimo, per sviluppare manualità, logica, capacità di osservazione e vocabolario! Età di lettura: da 2 anni. | |||
MARIE CURIE | Quando pensiamo agli eroi, ci vengono in mente creature straordinarie con poteri magici e un mantello svolazzante sulle spalle. Ma esistono anche eroi in carne e ossa, umani come te e me, che a volte sbagliano e altre volte fanno qualcosa di davvero grande e speciale! Marie Curie era una di queste. I suoi poteri erano un piccolo laboratorio, un grande talento e un’enorme tenacia con cui affrontare le difficoltà. Grazie a loro riuscì a diventare una grande scienziata e a vincere due premi Nobel, in un’epoca in cui si credeva che la scienza fosse una cosa da uomini. Ha dimostrato che l’ingegno e l’impegno sono le uniche cose che contano per essere un grande ricercatore. Questa è l’impresa di Marie Curie, e questa è la sua storia. Questo volume fa parte della collana “I miei piccoli eroi”, una raccolta di biografie illustrate per bambini dove i personaggi che hanno cambiato il mondo con i loro valori raccontano la loro vita in prima persona! Età di lettura: da 7 anni. | |||
FRIDA NEL VENTO | Frida e Jannis sono partiti col piede sbagliato. Lei ama i cavalli, li considera spiriti liberi, amici con cui trascorrere il tempo, correndo sulla spiaggia con i capelli al vento e le braccia al cielo. Lui viene da Berlino, e i cavalli gli servono solo per vincere le competizioni di salto ostacoli. Il fatto poi che Jannis si sia trasferito proprio di fianco alla scuderia della famiglia di Frida non aiuta per niente. E non aiuta nemmeno che Linh, la migliore amica di Frida, si sia presa una cotta per il “tenero-ma-sexy” Jannis. Frida vorrebbe solo ignorarlo, questo arrogantone che pensa di saper tutto di cavalli… poi però scopre che Jannis non è affatto il pallone gonfiato che sembra. È odioso, certo, e viene dalla città, sicuro, ma è davvero molto affezionato alla sua giumenta, Darina. Così affezionato che quando il cavallo comincia a comportarsi in modo strano, il ragazzo è disposto addirittura a chiedere una mano a Frida, pur di aiutarlo. Ma proprio quando Darina sembra iniziare a migliorare, ecco che il vento cambia di nuovo, e porta all’orizzonte una tempesta… Età di lettura: da 12 anni. | |||
LA SCENA DEL CRIMINE | Sarete in grado di risolvere i casi senza farvi depistare? Preparatevi a vestire i panni del detective in questo terzo volume ricco di nuove scene del crimine da analizzare. Un astronauta espulso dalla navicella senza tuta spaziale, un famoso scrittore trovato morto dopo l’annuncio del suo prossimo libro, un cacciatore ucciso con un colpo di fucile alla testa, un trofeo sportivo misteriosamente scomparso… Quali segreti si celano dietro questi avvenimenti? Furti inspiegabili, apparenti suicidi e morti improvvise metteranno alla prova il vostro intuito e il vostro spirito di osservazione, tra indizi da sbloccare e prove da raccogliere per portare a galla la verità. Portate a termine le indagini, elaborate le vostre teorie e scoprite se avete davvero la stoffa del detective! | |||
CAPITANI | Simboli di fedeltà, rappresentanti dei colori e della gloria di un club. Garanti dell’unità della squadra, in campo e fuori. Campioni che hanno consegnato le loro gesta alla leggenda. Condottieri capaci di migliorare i compagni, dando l’esempio con generosità, mentalità vincente, attaccamento. Gianfelice Facchetti racconta storia, aneddoti e virtù dei capitani del pallone, capaci di accendere l’immaginario collettivo dei tifosi, dalle origini del football fino al meno romantico calcio-business di oggi. In queste pagine incontreremo uomini di poche ma incisive parole, come Armando Picchi, Gaetano Scirea e Franco Baresi (o come Gigi Riva, capitano di fatto anche se mai ha voluto indossare la fascia), e trascinatori sempre pronti a suonare la carica ai compagni, come Valentino Mazzola e Giampiero Boniperti. Miti immortali capaci di rappresentare un popolo, come Francesco Totti e Totonno Juliano, o di unire le generazioni, come Cesare e Paolo Maldini. Capitani per supremazia tecnica, come Roberto Baggio o Alex Del Piero, e capitani punto di riferimento pur senza essere campioni. Dal primo capitano della Nazionale Francesco Calì, a Giacinto Facchetti, padre dell’autore, a cui la fascia sopra la maglia azzurra conferiva responsabilità degne di un diplomatico. E poi Zanetti, Di Bartolomei, Piola, Antognoni, Zoff; e stelle internazionali come Puskás, Jasin, Charlton, Beckenbauer. Le loro storie di passione, coraggio, lealtà insegnano che nel calcio il capitano non è solo il leader di una squadra, ma un simbolo capace di unire tutti gli appassionati, incarnando lo spirito del gioco e i suoi valori. | |||
CAMMINI D’ITALIA | Vi siete mai chiesti quanti sono i Cammini italiani? Da Nord a Sud, è fitta la rete di percorsi, itinerari storici e vie di pellegrinaggio che negli ultimi anni sono tornati a vivere. Crescono i Cammini, i camminatori e chi sceglie questa “nuova” forma di turismo: lenta e sostenibile. Partiamo! Verso borghi nascosti, parchi naturali, luoghi di fede e città d’arte. È l’Italia dei Cammini, che apre a un mondo fatto di comunità locali, progetti nati dal basso e amore per i territori. Una selezione di 100 percorsi per tutti, dai camminatori più esperti a chi si avvicina per la prima volta a un viaggio zaino in spalla. Per progettare – e sognare – la prossima avventura a piedi. Cammini d’Italia È la più grande community sul viaggio lento e sul trekking in Italia con oltre 220mila follower su Facebook e 143mila su Instagram. Il sito camminiditalia.org ha oltre un milione e mezzo di visualizzazioni all’anno e raccoglie tantissimi articoli che spaziano dall’equipaggiamento ai consigli per affrontare un itinerario di più giorni, anche per chi è alla prima esperienza. | |||
COSA SIGNIFICA ESSERE UMANI? | Una rivoluzione della portata di quella copernicana è sotto i nostri occhi. Coinvolge ognuna e ognuno di noi e ridefinisce alla radice cosa siamo come esseri umani. Dal primato del soggetto scopriamo la centralità della relazione e che l'”io” che pensavamo di essere deriva dai “noi” di cui siamo parte; oltre la centralità della mente riconosciamo di essere un corpo; scopriamo l’origine della conoscenza nella nostra capacità di azione e movimento; ci accorgiamo che non siamo sopra le parti ma parti del tutto nei paesaggi della nostra vita; constatiamo che dietro ogni pensiero c’è un’emozione; scopriamo che l’empatia ci precede e ci contiene, nel bene e nel male, e che quella risonanza sottende le nostre possibilità di comprenderci, amarci, cooperare ma anche offenderci e farci del male; ci riconosciamo capaci di immaginazione e finzione e scopriamo incarnata e corporea la bellezza che ci conduce alla possibilità di creare l’inedito. Un paradigma corporeo, basato sull’intersoggettività, si fa strada nella comprensione di noi stessi per una collocazione più appropriata della nostra presenza e una lettura più adeguata della nostra esperienza. I sentieri narrati nel dialogo da cui nasce questo piccolo libro si propongono come un agile vademecum per viandanti planetari quali noi siamo. | |||
VENT’ANNI DI RABBIA | In tutto l’Occidente, i primi vent’anni del XXI secolo sono stati segnati da una serie di movimenti di protesta e manifestazioni di frustrazione collettiva: dal movimento no-global d’inizio anni 2000 a quello no-vax durante la pandemia di COVID-19, passando per il «Vaffanculo-Day» di Beppe Grillo, gli Indignados spagnoli, Occupy Wall Street, il voto per la Brexit, l’elezione di Donald Trump, i Gilets jaunes francesi e le proteste legate a #MeToo e #BlackLivesMatter. Ciascuno di questi eventi ha ovviamente una storia particolare, ma c’è anche un filo rosso che li unisce: la rabbia nei confronti delle istituzioni. Nonostante la frenesia attivistica, queste mobilitazioni si sono rivelate, nella maggior parte dei casi, prive di finalità concrete, mentre è stata evidente la loro dimensione spettacolare e dimostrativa, volta a esprimere una condizione di risentimento diffuso nei confronti dell’ordine costituito, secondo una logica che tende a dividere la società in «amici» e «nemici», «buoni» e «cattivi». Ma come si spiega questa animosità crescente, dati i livelli di benessere materiale e di diritti acquisiti storicamente senza precedenti? Ridurre la rabbia odierna a un’espressione di emotività irrazionale o all’ignoranza delle masse, avverte Carlo Invernizzi-Accetti, è un errore. Per uscire dal vortice in cui siamo caduti è necessario comprenderne le ragioni. Nel fornire un’interpretazione di ciò che Hegel avrebbe chiamato lo Zeitgeist , cioè lo «spirito del tempo», “Vent’anni di rabbia” propone una rilettura storico-filosofica degli ultimi due decenni che apre nuove prospettive di azione sul futuro. | |||
OLTRE L’INVISIBILE | “Dopo trentacinque anni di studio sulla coscienza, sono sicuro che esista un’unione profonda tra il mondo della scienza e quello della spiritualità, due mondi che spesso sono considerati incompatibili tra di loro. Mi auguro che questo libro possa rendere le mie idee più chiare e fruibili e che aiuti i lettori a orientarsi meglio nella realtà più vasta in cui scienza e spiritualità sono una sola disciplina che mostra la ricchezza, la bellezza e il significato dell’universo che possiamo creare insieme. Noi siamo luce, dobbiamo solo aprire gli occhi.” Dopo aver contribuito notevolmente a rivoluzionare il mondo fisico che ci circonda, Federico Faggin ha deciso di andare oltre la materia, oltre il visibile e l’invisibile, e di indagare la fisica dell’ineffabile: “L’avvento dell’intelligenza artificiale, combinato con i principi materialisti e riduzionisti che considerano l’uomo una macchina classica, favorisce una forma di scientismo che sta portando la società umana su una china pericolosa. Se ci consideriamo macchine, saremo prima o poi superati dalle macchine costruite da chi potrebbe controllarci… Per questo è necessaria una nuova scienza che includa la spiritualità e una nuova spiritualità che includa la scienza. Ho chiamato Nousym la loro unione”. Oltre l’invisibile è un libro dirompente, coraggioso, profondissimo eppure straordinariamente chiaro, che propone un nuovo sguardo sulle cose, una nuova affascinante teoria della realtà: “Pensiamo che la realtà sia assurda, invece siamo noi che siamo assurdi quando vogliamo forzarla dentro le nostre idee preconcette. Bisogna liberarci dai presupposti errati del pensiero materialista e partire da altre ipotesi, che si concilino con le proprietà strabilianti della fisica quantistica. Occorre dunque una nuova scienza, che, anziché ignorare ciò che contraddice il materialismo e le domande a cui finora non siamo stati in grado di rispondere, parta invece da quelle. Perché è proprio indagando ‘l’assurdità’ dell’entanglement quantistico, del libero arbitrio e della coscienza, fenomeni che la fisica non riesce a spiegare, che si potrà trovare la risposta.” | |||
LA PISCINA | Il grande Maestro Klaus Signori, artista famoso in tutto il mondo per le sue disinstallazioni, sta per festeggiare gli ottant’anni nel castello umbro dove si è ritirato. Intorno alla grande piscina di Gheddafi – che il Maestro ha smontato e rimontato in giardino piastrella per piastrella – ci saranno i due nipoti Lucrezio e Laudomia e i pronipoti Lea e Luis Miguel, l’infermiere (e spacciatore di fiducia) Mario, la cinica gallerista Emanuela Favre e l’avido avvocato Magnoni; al loro servizio, una schiera di domestici. Il vecchio artista sa che gli invitati non sono accorsi per il suo compleanno, ma per l’eredità. Sarà una settimana di grandi risate, nuotate, mangiate, battute di spirito e di caccia, con il fucile e con il falcone. E sabato, gran finale, arriverà una troupe lituana per girare il documentario sulla vita di Klaus Signori. Qualcosa, tuttavia, va storto perché al loro arrivo Klaus è morto: Inés, la cuoca peruviana, lo trova in cantina dentro uno dei grandi congelatori per la cacciagione. L’avvocato è fuori di sé, Klaus una settimana prima gli aveva parlato di un tesoro, cinque milioni di euro in contanti, forse nascosti in una improbabile valigia d’oro. Magnoni accusa il personale di averlo ucciso per intascare il denaro, ma i domestici non ci stanno e Florin, l’autista tuttofare con la fedina penale sporca, si ribella. La rivolta prende la mano, ed ecco in un attimo i padroni servire, in livree e crestine, cocktail e tramezzini ai domestici sdraiati al sole, a bordo piscina. Nel castello di Abborracciano, dalle cantine al torrazzo, fra sospetti, paure, antenati fantasma, un ispettore con l’hobby della pesca alla trota e una scatenata caccia al tesoro, Giacomo Papi trasforma il giallo classico alla Agatha Christie in un affilato romanzo satirico sul potere dei soldi e sulla lotta di classe. | |||
MARE DI PIETRA | Un insolito trio composto da Andrea, la Signora e Donna Achille – esemplare di un non meglio definito animale fuggito da un circo – si gode la tranquillità della cabina al mare, di fronte alle onde di Posillipo. La quiete però dura poco, perché Marzio Mansi ha un incarico per loro: recarsi su un’isola al largo della costa sorrentina e infiltrarsi tra gli eccentrici ospiti di Villa Genziana, in apparenza esclusivo resort, in realtà centro di ogni sorta di traffico lecito e, soprattutto, illecito. Lo scopo è scoprire che fine ha fatto la spietata maîtresse Gada di Spagna: si sa che è stata uccisa. Ma da chi? Perché? E dov’è finito il cadavere? Così, Andrea e la Signora, fingendosi l’una aspirante soubrette pronta a tutto e l’altra manager-protettrice, si trovano al centro di un intrigo torbido e pericolosissimo. Tra raffinati voyeur e medici corrotti, cantanti isteriche e cuoche dalle insospettabili risorse, scopriranno come le ferite del passato tornino facilmente a sanguinare. Ma anche come si possano guarire. Dopo “Guaio di notte”, Patrizia Rinaldi regala ai suoi lettori un nuovo caso per la Signora e Andrea, in cui si mescolano le tinte più fosche del noir e l’umorismo partenopeo nutrito da una verve linguistica irresistibile. | |||
QUALCUN ALTRO | Costa Azzurra, primavera 2023. Al largo di Cannes, uno yacht è ancorato nelle acque calme di un’insenatura. A bordo riposa Oriana Di Pietro, editrice ed erede di una famosa famiglia milanese. Sotto il sole, in quell’angolo di paradiso, viene aggredita selvaggiamente da un uomo e muore dopo dieci giorni di coma. Suo marito Adrien, un pianista jazz di fama mondiale, è il primo sospettato, ma durante l’interrogatorio appare sfuggente. Ha davvero ucciso lui Oriana? Sul caso, che eccita morbosamente l’opinione pubblica, indaga l’ispettrice Justine Taillandier, una poliziotta eccezionale che sta però attraversando un periodo difficile: il duello con il sospettato diventa così, per lei, la partita della vita. Tra di loro, appare Adèle Keller, una ragazza che vive nell’ombra, un’amante capace di scomparire e riapparire come un fantasma tentatore. Tre donne dai segreti inafferrabili, un uomo che potrebbe essere sia vittima sia assassino. Nessuno di loro mente. Nessuno è d’accordo sulla stessa verità. Guillaume Musso cattura il lettore con un thriller imprevedibile e seduttivo, un’indagine vorticosa che rivela la sua chiave soltanto all’ultima riga. | |||
L’ULTIMO CONCLAVE | Era scritto che sarebbero tornati. E ora la Chiesa trema… Quando, a soli due anni dall’elezione, papa Giovanni XXIV viene trovato morto nel suo letto, il Vaticano deve superare in fretta lo sconcerto e organizzare un nuovo conclave. Il giorno d’apertura, dopo la tradizionale processione dei cardinali elettori, viene sancito l’Extra omnes e si chiudono le porte. Nel pomeriggio i fedeli attendono l’esito della prima votazione, tuttavia le ore passano e dal comignolo su cui sono puntate migliaia di telecamere non esce nessuna fumata, né nera né bianca. Stretta fra gli obblighi del cerimoniale e un senso di inquietudine sempre più forte, la segretaria di Stato Elisabetta Celestino decide di compiere un atto senza precedenti: rompere il sigillo del conclave e aprire le porte. E la scena che si trova davanti è surreale. La Cappella Sistina è vuota. I cardinali elettori sono svaniti nel nulla. Arrivato in Vaticano come collaboratore della CNN per commentare il conclave, Cal Donovan si unisce subito alle indagini su quella scomparsa apparentemente impossibile. E, mentre il mondo rimane col fiato sospeso in attesa di notizie, a poco a poco Cal si rende conto con orrore che quello è solo l’ultimo tassello di un piano ordito da un gruppo di persone potenti e determinate, persone che da otto secoli tramano nell’ombra per lavare nel sangue le colpe della Chiesa e ricostruirla dalle fondamenta… | |||
LA PRIMOGENITA | Roma, 1849. Floreat in adversis: fiorisca nelle avversità. Queste parole sono incise all’interno dell’antico medaglione che Ortensia stringe al petto per trovare coraggio. Tutt’intorno, Roma fa sentire la propria voglia di indipendenza, e lei vuole seguire quel fiume ribelle per cambiare vita. Cresciuta orfana, sa che quel ciondolo è l’ultimo dono di una madre che le ha dato il nome di un fiore perché, anche nella terra più brulla, un seme riesce sempre a germogliare. Con il passare degli anni, il medaglione e la sua eredità si tramandano di generazione in generazione. Ogni primogenita lo porterà al collo per credere nei propri sogni anche quando sembra impossibile realizzarli. Così è per la figlia di Ortensia che, in una Parigi infiammata dalla rivolta della Comune, segue i cronisti dell’epoca armata di taccuino, anche se una donna non può fare la giornalista. È invece la nascita di una bambina illegittima a vanificare il sogno di Violette di fare la ballerina, ma proprio l’amore per la sua primogenita la spronerà a non arrendersi mai. Quella primogenita francese che a Roma vuole aprire un atelier di moda tutto suo, a dispetto del nazionalismo esasperato del fascismo. Dopo di lei, Erica lotta per diventare medico in un ambiente fatto solo di uomini e sua figlia, macchina fotografica al collo, non si fa spaventare dai tumulti degli anni di piombo. Tocca a Iris, infine, scoprire da dove viene quel medaglione e dove tutto è cominciato. Tocca a Iris scoprire un segreto che affonda le sue radici in un amore contrastato e nelle speranze di una giovane donna che ha cercato di lasciare alle sue discendenti il monito più importante: non abbiate paura di fiorire nonostante le avversità. Una storia ricca di personaggi forti, ribelli e indipendenti. Un romanzo in cui la finzione incontra donne realmente esistite che molto hanno da raccontare. I fiori crescono anche nel deserto, anche nel cemento, così come le protagoniste di questo libro. | |||
GRANITA E BAGUETTE | A giugno Monte Pepe si prepara all’arrivo dell’estate. Che camurria! Da due anni ormai nel piccolo borgo immerso tra le montagne siciliane si attendono orde di turisti curiosi di assaggiare gli arancini più famosi dell’isola, e non solo, e conoscere Rosa, Nunziatina, Maria, Giuseppa e Sarina, “le Signore di Monte Pepe”, proprietarie dell’ormai noto “Regno degli arancini”. Fra amori finiti, nuove relazioni che stanno per cominciare, partenze, arrivi, delusioni, speranze nel cuore, c’è una novità che le rende elettrizzate e preoccupate allo stesso tempo: Luciano Bellini, ex direttore di un albergo poco distante da Monte Pepe, chiamato a Parigi a dirigere un hotel a cinque stelle, ha invitato le Signore di Monte Pepe nella capitale. Il loro compito è incantare i clienti più ricchi ed esigenti dell’albergo con una cena sontuosa, a base dei profumi, dei colori e dei sapori dei piatti siciliani. E Parigi è il luogo adatto per sognare, circondati dalla bellezza e dall’eleganza, e perché no, imbattersi anche in un nuovo amore, specialmente per chi ormai non ci crede più. Una commedia brillante tra la Sicilia profonda e la Ville Lumière. | |||
COME DIVENTARE ANNA KARENINA | Scavalcare una corda rossa e poi mimare un insetto in volo, passeggiare con i sensi all’erta, arrampicarsi sugli alberi, nuotare nell’acqua gelata. Sembrano le attività di un campo scout, invece è un corso di scrittura. Almeno così diceva il volantino che Eleonora ha interpretato come un segno del destino. Ma il destino tende a contraddire le aspettative, e infatti a guidare il corso c’è un tizio belloccio che fa l’attore e sembra seriamente convinto che nella scrittura, e forse pure nella vita, la questione sia tutta lì: scavalcare o non scavalcare quella corda rossa. E se avesse ragione lui? Se provando a diventare la persona che vorrebbe essere, Eleonora potesse scoprire chi è davvero? Un libro allegro e inconsueto, che mescola le forme narrative e le voci, le trame dei grandi romanzi alle biografie dei loro autori. La storia di un’educazione letteraria (e sentimentale) avventurosa, un po’ sghemba e strenuamente spensierata. Eleonora, «trentadue anni, impiegata di concetto, sposata felicemente», da bambina ha scritto un romanzo sulle pecore che ha mandato in solluchero la mamma. Ed è stata proprio sua madre a piantarle in testa il sogno di diventare una scrittrice, ma da quel momento Eleonora non ha più buttato giù una sola riga, neppure sulle pecore, limitandosi a farsi fotografare di tre quarti con sguardo assorto come i grandi romanzieri. Veste di scuro, ha capelli e unghie fragili – e fragile sembra anche la sua felicità: si è impegnata talmente a non farsi sovrastare dal dolore, che adesso non sente più niente con chiarezza. Solo un disagio che ha imparato a ignorare, come si ignora una goccia d’acqua fredda che ti cola sul gomito mentre lavi i piatti. Quando finalmente si decide a frequentare un laboratorio di scrittura, scopre che i suoi compagni, un manipolo di studenti malinconici e sentimentalmente instabili, sono tutti come lei: aspiranti scrittori che però non scrivono mai. A guidarli c’è Enrico, che sembra materializzarsi giusto il tempo delle sue lezioni. Sarà perché fa l’attore, ma il suo metodo appare fin da subito poco ortodosso. Anziché farli scrivere, li obbliga a recitare nei panni di Romeo e Giulietta. A bruciapelo rivolge loro domande tipo: «Siete innamorati come Emma Bovary?», «Brillate come Anna Karenina?», «Sareste capaci di vivere nei boschi?» Spaesati, addirittura sospettosi, Eleonora e i suoi compagni si ritrovano così a studiare – e a copiare – le abitudini e le manie di Tolstoj, Mary Shelley, Stevenson e Conan Doyle, ma pure quelle dei loro personaggi. E intanto le loro storie si intrecciano, e qualcuno comincia a confondere i romanzi e la vita… | |||
STORIE DI DONNE SPOSATE | Barcellona, oggi. Gabriela, Silvia e Cosima sono amiche e colleghe che lavorano per “La Femme”, la più importante rivista spagnola di moda. Gabriela, per tutti Gabi, è responsabile di una seguitissima rubrica settimanale, Storie di donne sposate. Da più di dieci anni è sposata con un uomo che ama e con il quale ha fatto un figlio. Un uomo che la desidera come il primo giorno e che le chiede di fare l’amore… almeno una volta al mese. E Gabi, proprio perché lo ama, pur non provando il desiderio di un tempo, lo accontenta. Ma nella vita di Gabi non c’è solo Germán, c’è anche Pablo, uno scrittore di successo, incontrato per caso a una fiera letteraria, da cui si sente irresistibilmente attratta. E come Gabi, anche Silvia, la fotografa di “La Femme”, e Cosima, la stravagante stilista, vivono piccole e grandi crisi di coppia e nascondono inconfessabili segreti ai loro mariti. Autentico e a tratti scanzonato, “Storie di donne sposate” è un romanzo sul desiderio e la complicità, l’amore e l’infedeltà. È la storia di alcune donne che, come tante, si trovano a vivere esperienze che mai avrebbero immaginato. Ma è anche un meraviglioso inno all’amicizia femminile, quella vera, profonda, intima, quella che soltanto le donne sanno intrecciare, in grado di diventare solida certezza tra le intemperie della vita. | |||
I MIEI GIORNI ALLA LIBRERIA MORISAKI | Jinbôchô, Tokyo. Il quartiere delle librerie e delle case editrici, paradiso dei lettori. Un angolo tranquillo e fuori dal tempo, a pochi passi dalla metropolitana e dai grandi palazzi moderni. File e file di vetrine stipate all’inverosimile di libri, nuovi o di seconda mano. Non tutti lo conoscono, più attratti da Ginza o dalle mille luci di Shibuya. Di sicuro Tatako – venticinquenne dalla vita piuttosto incolore – non lo frequenta assiduamente. Eppure è qui che si trova la libreria Morisaki, che appartiene alla sua famiglia da tre generazioni. Un negozio di appena otto tatami in un vecchio edificio di legno, con una stanza al piano superiore adibita a magazzino. È il regno di Satoru, l’eccentrico zio di Tatako. Entusiasta e un po’ squinternato, dedica la sua vita ai libri e alla Morisaki, soprattutto da quando la moglie lo ha lasciato. L’opposto di Tatako, che non esce di casa da quando l’uomo di cui era innamorata le ha detto di voler sposare un’altra. È Satoru a lanciarle un’ancora di salvezza, offrendole di trasferirsi al primo piano della libreria. Proprio lei che non è certo una forte lettrice, si trova di colpo a vivere in mezzo a torri pericolanti di libri e minacciosi clienti che continuano a farle domande e a citarle scrittori ignoti. Tra discussioni sempre più appassionate sulla letteratura moderna giapponese, un incontro in un caffè con un timido sconosciuto e rivelazioni sulla storia d’amore di Satoru, scoprirà pian piano un modo di comunicare e di relazionarsi che parte dai libri per arrivare al cuore. Un modo di vivere più intimo e autentico, senza paura del confronto e di lasciarsi andare. | |||
LA FONTE SEGRETA DENTRO DI ME | A Pietro piace molto cantare, e anche disegnare dinosauri. Quando fa queste cose gli sembra di volare e di poter toccare il cielo con un dito. Spesso immagina che questa sensazione provenga da una fonte magica nascosta nel suo petto, e vorrebbe che anche il papà, che gli sembra un po’ triste, trovasse la sua fonte. Così, decide di aiutarlo… E per questo si farà venire un’idea davvero geniale. Un racconto per ricordarci che il primo luogo dove cercare la felicità è dentro noi stessi. Età di lettura: da 5 anni. | |||
I FANTASMI DI VILLA SIMMONS-PIERCE | A sedici anni la vita di Leigh è già fin troppo complicata, anche se all’apparenza non si direbbe: in fondo, si è appena trasferita in una villa gigantesca, antica dimora di ricchi cugini che nemmeno sapeva di avere. Ma ha dovuto farlo dopo aver perso entrambi i genitori in circostanze inspiegabili, e da quando è successo non riesce a darsi pace. È sconvolta dal dolore e tutti questi cambiamenti l’hanno come congelata, rendendola incapace di andare avanti. Quando anche la polizia sembra voler rinunciare a risolvere il mistero dell’assassinio dei suoi genitori, Leigh capisce che l’unico modo per ritrovare la serenità è scoprire lei stessa la verità. Soprattutto perché anche a Villa Simmons-Pierce iniziano ad accadere cose strane, e non tutte sono opera dei fantasmi che, si dice, da secoli infestano il castello. Nel primo thriller per ragazzi a diventare virale su TikTok, segreti, tradimenti e suspense si intrecciano al racconto introspettivo, delicato e inaspettatamente ironico dell’elaborazione del lutto. Età di lettura: da 10 anni. | |||
OCCHI D’ARGENTO | La vita di Jonas sta per cambiare: presto traslocherà con la sua famiglia, abbandonando amici e scuola. Non sa però che il vero cambiamento lo attende nel giardino abbandonato di una villa misteriosa. Quando vi si intrufola, scopre di non essere solo. In mezzo alle piante vive nascosta una bambina magica dagli occhi d’argento. L’incontro è magico. Ma il giardino è in pericolo, e così il suo segreto. Jonas ha una missione da compiere: salvare le piante e la sua nuova amica, a qualunque costo. Età di lettura: da 12 anni | |||
IL SATIRO SCIENTIFICO 3 | Con TikTok, Instagram e le foto pucciose ormai pare che se non sei un un panda tenero puoi crepare male. Mentre degli aracnidi schifosi o dei viscidi molluschi chissenefrega. Ma vaffanculo, allora. Questo è ingiustificato specismo. Io non ci sto, e ho deciso che per il terzo numero de “Il Satiro Scientifico” ci renderemo portavoce dei deboli, dei cessi, dei bistrattati, degli schifomadò, dei freaks, degli inguardabili, dei belli dentro e dei brutti sempre. Parleremo del ruolo della bellezza in natura e di quanto ci influenzi, di tutte quelle bestiacce che ci fanno ingiustamente schifo, del bello nel brutto e soprattutto del brutto nel bello. Perché non è bello ciò che è bello, ma è vero che i belli hanno rotto il cazzo. Se siete qui state per unirvi alla lotta. A un certo punto, il signor Mondadori mi ha chiesto di diventare il curatore di una rivista scientifica. «Signor Mondadori, sono lusingato, ma mi concede un azzardo?» «Quale, o villoso Barbascura?» «Mi faccia fare una rivista a modo mio.» «Intendi a cazzo di cane?» «Esatto. Una rivista scientifica più pop, dove possiamo parlare anche di roba sconcia, che sia tanto scientifica quanto spassosa, e che se ci scappa faccia venire pure una paresi facciale.» «Intendi “ridere”?» «Non esageriamo.» Quel babbeo del signor Mondadori ha accettato, ed eccoci qui. L’idea è semplice: 1. Scegliere l’argomento del volume. 2. Chiedere a varati e ben noti divulgatori scientifici di scrivere pezzi su tale argomento nello stile più smaliziato e pop possibile. 3. Chiedere a stand-up comedian di gettarla in caciara in inserti a loro dedicati. 4. Mischiare il tutto con una mannaia. 5. Ingollare crudo. | |||
TI INSEGNO IL LEGNO | “Lavorare il legno è un regalo che fate a voi stessi. Perché questo materiale vi avvicina alla terra, vi consente di non perdere il contatto con la realtà in un mondo pieno di chiacchiere e di rumori di fondo.” Riparare mobili antichi o rinnovare quelli vecchi è il modo perfetto per approcciarsi alla falegnameria, cominciando a cimentarsi con piccoli interventi semplici. Ha iniziato così anche Raffaele Piscitelli che, assecondando la sua creatività, è poi passato a costruire manufatti da zero, provando di volta in volta a dare una nuova forma ad assi, tronchi e materiali recuperati qua e là. La passione e il rispetto che nutre per il legno lo hanno reso in pochi anni una delle voci più autorevoli del web nel campo della falegnameria, o come ama definirsi lui un “woodblogger”. In questo libro, partendo dalla sua esperienza, ha creato una guida completa strutturata in livelli crescenti di difficoltà e divisa in tre sezioni: conoscere, per scoprire i diversi tipi di legno, come sceglierlo e come prendersene cura; riparare, per cimentarsi con piccoli lavori di manutenzione e imparare tutti i trucchi del fai da te casalingo; costruire, per chi vuole mettersi alla prova anche con progetti più complessi. Perché i mobili in massello non vanno mai puliti con prodotti a base di alcol? Qual è il metodo più efficace per eliminare macchie o aloni dalle superfici senza danneggiarle? Come aggiustare un’anta che striscia o un cassetto che cigola? Pagina dopo pagina, tutte le vostre domande troveranno risposta, imparerete le tecniche di base e non solo: nell’ultima parte potrete anche mettervi alla prova con due veri e propri progetti per realizzare uno sgabello e un tavolino partendo da zero. “Ti insegno il legno” è un manuale pratico ricco di informazioni, consigli e strumenti utili per gli appassionati di falegnameria e per chi vuole imparare a fare piccole o grandi riparazioni con le proprie mani. | |||
NEVER FINISHED | In “Niente può fermarti” David Goggins, «l’uomo più duro al mondo», ha svelato l’enorme potenziale inutilizzato che c’è in ognuno di noi. Ma era solo il punto di partenza. In “Never finished” ci accompagna nel cuore del suo laboratorio mentale, il luogo interiore dove custodisce i segreti della sua forza e dove ha sviluppato la filosofia, la psicologia e le strategie che lo hanno aiutato a raggiungere obiettivi che sembravano impossibili. “Never finished” è un libro che ti trasformerà una pagina alla volta. Un testo ricco di esercitazioni, in cui Goggins usa la sua esperienza di militare e di atleta per aiutarti nella scalata verso il tuo vero IO, creando le condizioni per fronteggiare le paure, trasformare i traumi e le avversità in potenza pura, prendere odio e insicurezze e usarli come propulsori. Perché vincere i propri limiti è l’inizio. Ma la ricerca della grandezza non ha fine. | |||
LETTERA SULL’AMORE | L’amore è un bisogno dell’uomo: un legame che mette insieme due persone facendo trovare a ognuno sicurezza nell’altro. La sorgente dell’amore si lega alla percezione del proprio limite, della fragilità umana. Non riguarda solo «lui» e «lei», esiste anche tra fratelli, tra padre e figlio, tra madre e figlio. C’è nell’adolescenza, diverso da quello che nasce nella vecchiaia. Domina la convinzione che l’amore appartenga alla magia, che sia promosso da «un colpo di fulmine», da «un’attrazione fatale», fino all’immagine di due mezze mele che per caso costituiscono, nell’unione, un frutto unico. Ma è una mitologia da superare. Questa Lettera è rivolta a tutti, giovani e adulti, e mostra che un «vero» amore è una costruzione e richiede la verifica di condizioni che emergono dall’esperienza quotidiana. Non si riducono all’attrazione o alle emozioni di una «sera indimenticabile». Non basta un semplice contratto, ma occorre godere della condivisione e ancor più del compromesso, inteso come saper trasformare due idee diverse in un’unica visione: una risorsa sottovalutata ma necessaria, affinché la relazione d’amore disegni una storia esistenziale che gode del presente, ma senza dimenticare il futuro, come lo spazio dei desideri. Solo così si perpetua quella «forza straordinaria che è parte inestricabile dell’umano». | |||
QUANDO INIZIA LA FELICITA’ | “Ogni mia grande rivoluzione personale, che fosse professionale, relazionale o spirituale, è iniziata non da una certezza assoluta, ma da una domanda. La ricerca di una risposta era l’unico modo per conoscere la verità. E quando non la trovavo subito, ero costretto a partire per cercarla. Nel mondo, dentro me stesso, nelle altre persone. Questo libro è una raccolta delle domande che più di tutte hanno smosso qualcosa di profondo nel mio cuore e nella mia mente. Sono domande inusuali, talvolta molto specifiche, in altri casi bizzarre. Portano alla riflessione, ma anche al desiderio di agire per cambiare le cose. Spesso risultano scomode, addirittura impertinenti, ma sono necessarie per far emergere dal caos interiore uno spunto, una consapevolezza, un frammento appuntito di verità da maneggiare con cura.” In “Quando inizia la felicità”, Gianluca Gotto condivide le domande che lo hanno accompagnato nel corso della sua crescita personale per raccontare senza reticenze le esperienze vissute in questi ultimi anni. I momenti difficili e le fragilità, ma anche la sua rinascita, i sogni realizzati, la consapevolezza acquisita attraverso il buddhismo, i tanti incontri che hanno illuminato la sua strada, l’amore smisurato per Claudia e la gioia, immensa, della paternità. Un libro pieno di consigli e spunti per vivere al meglio la propria vita, ma anche rassicurante come una tazza di tè in un freddo pomeriggio di pioggia, il primo abbraccio dopo molto tempo, una chiacchierata con quell’amico che ti ascolta senza giudicare. Un diario di viaggio scandito da domande su cui tornare più e più volte, per trovare un segnale, un’ispirazione, una motivazione a smettere di aspettare o inseguire la felicità, ma cercarla dove già siamo: qui e ora. | |||
OPPOSIZIONE - L’ULTIMA BATTAGLIA DI ENRICO BERLINGUER | Un leader conservatore, ideologico, ancorato a categorie novecentesche: così viene dipinto Berlinguer all’inizio degli anni Ottanta. Analisti e giornalisti decretano che il suo tempo politico è finito e nella direzione del Pci monta un dissenso sempre più duro verso le sue scelte. Ma intanto, nel Paese, il segretario comunista è diventato un mito per intere masse di persone: compresi tanti che non votano per il suo partito. Il suo funerale, con milioni di italiani in lacrime che sfilano davanti alla bara, lo dimostrerà con l’evidenza di un lutto collettivo mai più provato dopo di allora. Cosa era successo? Semplice: Berlinguer, in quegli anni, aveva fatto opposizione. Difendeva gli interessi dei lavoratori, dei ceti popolari, degli ultimi, che per lui erano i primi. E intercettava i problemi più vivi e contemporanei: la difesa della pace, la lotta delle donne, la battaglia per l’ambiente. Non era, come è stato dipinto, l’uomo della questione morale, ma quello della questione sociale e proprio per questo, negli anni che portarono a quell’ultima campagna elettorale, navigò nel più difficile dei mari: senza rendite sicure, appoggi forti o scelte facili. Perse il consenso della classe dirigente, ma conquistò un popolo. Luca Telese ripercorre oggi gli ultimi anni dell’avventura umana e politica di Enrico Berlinguer e la battaglia che lo portò a una morte epica e straziante, sul palco di Padova. Lo fa ridando voce, volti e nomi a un mondo ormai scomparso, ma la sua non è un’operazione nostalgia. È un messaggio attualissimo per la politica di oggi, per le sue ritrosie, per i suoi compromessi: l’opposizione è stata un’altra cosa. E potrebbe ancora esserlo. | |||
LA LETTRICE RIBELLE | A Kingston, in Jamaica, una donna è destinata a starsene a casa, buona buona, accanto ai fornelli. Akisha lo sa bene. Ha solo undici anni, ma si rende conto che, intorno a lei, pochissime ragazze hanno l’opportunità di studiare. Come la zia Sophie e la nonna, che l’hanno soprannominata Pumkin perché la sua pelle ha il colore dorato della zucca e le hanno insegnato che tra le pagine di un libro può essere libera. Fino al giorno in cui queste due donne se ne vanno e lei rimane sola con la madre, che la chiama ironicamente «zucca vuota» e la prende in giro per i suoi sogni. Ma Pumkin sa che, se si impegna, può realizzarli. Perciò, quando decide di raggiungere la zia a Marsiglia, mette in campo tutti gli strumenti a sua disposizione e apre il ricettario di dolci della nonna. Inizia così a sfornare tartufi al cocco e torte al burro per pagarsi le lezioni di francese. Ma, per una donna, farsi largo in un mondo che vuole rinchiuderti non è semplice. Pumkin dovrà trovare dentro sé stessa la forza per ribellarsi e uscire dalla prigione della cultura in cui vive. Ishi Robinson ha conquistato gli editori di tutto il mondo con il suo romanzo d’esordio, che racconta la storia di una giovane alla ricerca della propria identità. Una ragazza che riesce a trovare il riscatto personale grazie all’impegno, alla tenacia e all’intelligenza. Perché solo chi tiene fissi gli occhi sulla meta sa che, per quanto il viaggio possa essere pieno di difficoltà e momenti di disorientamento, l’orizzonte non è mai irraggiungibile | |||
TUTTO CIO’ CHE LA LUCE TOCCA | Shai è una giovane donna indiana disillusa e stanca, ma decisa a ritrovarsi. Un viaggio per salutare la sua vecchia tata le farà scoprire radici indigene che le parlano di futuro più di quanto non facesse la grande città. Evelyn è una studentessa dell’Inghilterra edoardiana che osa interessarsi di botanica e salpare alla volta dell’India non per cercare un marito, ma una pianta da studiare. E poi c’è Goethe, lo scrittore, che durante il suo viaggio in Italia trova un’ispirazione decisiva e illuminante. Tre storie, tre epoche, tre luoghi diversi. Tre personaggi che, a un certo punto della loro vita, si ritrovano a cercare una pianta nota come Diengiei, che grazie a un’auto-metamorfosi costante sembrerebbe contenere in sé le caratteristiche di qualunque altra pianta al mondo. Viaggi diversi, ma uniti dall’ascolto di una natura senza tempo, in cui tutto risuona, tutto è connesso: l’urgenza delle emozioni, la necessità della riflessione, la sete di avventura e di giustizia. Che il Diengiei sia reale o leggendario alla fine non conta, nella ricerca trovano qualcosa di veramente prezioso: un sentiero da percorrere che dà serenità e appagamento alle loro vite. Un libro in cui immergersi, un romanzo audace e con una sorprendente potenza evocativa, da una delle voci più apprezzate della narrativa e della poesia indiana contemporanea. | |||
IL GIARDINO DELLE ERBE | Ogni coppia ha i suoi segreti che gli altri non possono capire. Tra i panorami mozzafiato della riviera ligure, in una grande cascina ristrutturata trasformata in borgo, Linda Bonsanti vive insieme a suo marito Fabio e alla piccola Adele. Accanto a loro abitano i genitori di lei, e poco più in là Greta, l’amica inseparabile di Linda. Protette dalle piante aromatiche del Giardino delle Erbe, da generazioni le donne del borgo si scambiano confidenze, ridono, sognano, piangono insieme. Un’ombra di indicibile sospetto grava sul cuore di Linda. Da qualche tempo Fabio è strano, non la racconta giusta: e se avesse un’altra? Greta sa qualcosa ma non trova le parole per dirglielo: come si gestisce un dubbio che può minare non solo il matrimonio di Linda ma anche il loro rapporto di amicizia? E poi anche Greta ha dei problemi, una relazione con un uomo sposato che le lascia più cicatrici che gioie. Ma due arrivi inattesi romperanno il delicato equilibrio che lega gli abitanti del borgo… Il Giardino delle Erbe, con i suoi colori e profumi, è un piccolo mondo magico nel quale è facile abbandonarsi alla forza dei sentimenti, all’imprevedibilità dei segreti, e alla sensibilità di una autrice che – chiunque essa sia – sa mostrarci la vita sotto la lente di un prisma. | |||
DODICI CAVALLI | «Per la prima volta da quando era uscita dalla Scuola di polizia, non conosceva più nessuno nel palazzo anonimo che ospitava la centrale di Oslo. L’èra di Hanne Wilhelmsen, forse, era finita». Un apparente suicidio, un giro di inspiegabili gravidanze, un piano ramificato e terrificante. Hanne Wilhelmsen dovrà risolvere il caso più complesso della sua carriera. La vita di Hanne Wilhelmsen sta per andare in pezzi. Dopo due anni di pandemia, sua moglie Nefis l’ha lasciata, portando con sé la figlia Ida. E quando una delle rare persone al mondo a cui tiene viene uccisa, Hanne si ritrova a fare i conti con un’indagine intricata e particolarmente violenta. Che la costringerà a lavorare giorno e notte e a combattere per scoprire la verità. | |||
IL CIMITERO DEL MARE | Tra i due rami della stirpe dei Falck non corre buon sangue. Un rapporto al veleno che è destinato a inasprirsi con la morte dell’anziana matriarca. Quando Vera, un tempo famosa scrittrice, muore in mare, porta infatti con sé due grandi misteri: quello del suo testamento, che risulta introvabile, e quello di un vecchio manoscritto mai dato alle stampe a cui aveva lavorato in silenzio tanti anni prima. Si dice che in quelle pagine raccontasse del naufragio in cui, durante la Seconda guerra mondiale, aveva perso la vita il marito, ma nessuno ha mai potuto leggerle. La nipote Sasha si mette sulle tracce di entrambi, accompagnata nelle ricerche dal giornalista John Berg, un uomo affascinante dal passato poco chiaro, che sembra nutrire verso i Falck un interesse non solo professionale. Nonostante il padre cerchi di dissuaderla, Sasha è decisa a rivelare segreti che potrebbero scuotere dalle fondamenta il potere costruito dalla dinastia in oltre mezzo secolo. La nonna l’aveva avvisata: la verità che Sasha vuole portare alla luce è in conflitto con la lealtà verso la famiglia. Ma che cosa intendeva? In effetti, sono tante le domande senza risposta. Perché una scrittrice di successo smette improvvisamente di scrivere? Quali segreti nasconde la Saga, la potente società dei Falck? E che ruolo giocano nelle loro vicende l’espresso costiero naufragato in seguito a un’esplosione nel 1940 o gli ultimi eventi in Medio Oriente? Menzogne, affari controversi, attività legate ai servizi segreti, un’eredità contesa tra i due rami rivali della stessa famiglia: nella lunga e intricata storia dei Falck non manca nulla, comprese le grandi storie d’amore e i grandi tradimenti, tutto perfettamente calibrato in un romanzo labirintico, che è al tempo stesso un thriller appassionante e un’indimenticabile saga familiare. | |||
MAGNIFICO E TREMENDO STA L’AMORE | Tutti gli amanti giurano che il loro amore è diverso da quello degli altri. Specie all’inizio, quando la risacca della vita non ha ancora intaccato il sentimento. Poi le cose cambiano, e le storie tendono a somigliarsi. Ma non questa. L’amore raccontato in queste pagine – tratto da una vicenda di cronaca nera – ha avuto un finale sorprendente, che solo la realtà e una sua misteriosa giustizia potevano immaginare. Del resto «il destino, quando si accanisce, mostra pure una certa fantasia». Dopo “Dove non mi hai portata”, Maria Grazia Calandrone indaga le vite dei protagonisti di un fatto realmente accaduto, con sguardo da investigatrice e sensibilità da poetessa. E ci restituisce una vicenda in cui i chiaroscuri sono così tanti e intrecciati da impedirci una lettura unica. Come in tutte le storie d’amore. «”Magnifico e tremendo stava l’amore” rielabora un caso di cronaca nera. Il 27 gennaio 2004, dopo circa vent’anni di violenza subita, Luciana uccide con dodici coltellate l’ex marito Domenico e, insieme al nuovo compagno, ne getta il corpo nel fiume Tevere. Il 24 giugno 1965 mia madre Lucia, dopo anni di violenza subita da parte del marito, getta sé stessa nel fiume Tevere, insieme al suo nuovo compagno, mio padre. Perché in quegli anni non esiste la legge sul divorzio. Il motivo della mia ossessione è fin troppo evidente. Ma la vicenda giudiziaria di Luciana si conclude con un provvedimento destinato a fare giurisprudenza. Mi è parso allora utile, anzi necessario, rintracciare negli atti processuali le motivazioni umane e legali di una sentenza tanto d’avanguardia. L’analisi della storia e dei suoi esiti ha finito per generare un libro che ha sorpreso per prima chi l’ha scritto, essendo diventata un’opera scorretta, che non assume esclusivamente il punto di vista della vittima, si chiede anzi chi dei due sia la vittima, quale patto leghi i protagonisti e in quale oscurità delle persone quel patto abbia radicato. Chi scrive, insomma, ha cercato di comprendere profondamente le ragioni della violenza. E forse, chissà, ha lavorato proprio per emanciparsi da uno sguardo semplice sulla violenza. Non c’è dunque condanna, ma esposizione, quando possibile poetica, di quel magnifico e tremendo amore» (Maria Grazia Calandrone). | |||
TUTTO IL BELLO CHE CI ASPETTA | Viviamo in un’epoca in cui niente è impossibile, dunque se le cose non vanno dev’essere per forza colpa nostra: Selene se ne è quasi convinta. Passati i trent’anni, non ha ancora trovato la sua strada: dove ha sbagliato? È stata l’ultima delle sue azioni impulsive, aprire un ristorante che ora è sull’orlo del fallimento, oppure è successo quindici anni fa, quando ha preso la sua prima decisione da adulta? È lì che sono rimaste impigliate le sue aspirazioni? Per scoprirlo, una notte d’estate fugge da Milano verso un paesino nel cuore della Puglia, il posto dove è cresciuta, immersa in una comunità spirituale, circondata dall’affetto degli amici e della famiglia. La valle è sempre uguale, punteggiata di ulivi e di trulli, con il mare che orla l’orizzonte. Peccato che, appena prima di arrivare a destinazione, il motore della macchina fonda e da lì in poi niente vada più per il verso giusto. Eppure, a volte sono proprio gli imprevisti a cambiarci la vita per il meglio. In attesa dei pezzi di ricambio, le viene messa a disposizione Amanda, una Uno rossa ricca di personalità con cui cercherà di raggiungere l’ashram dove viveva da bambina. E se non tutti sono rimasti fermi ad aspettarla, nel giro di poco Selene riabbraccia la vecchia tata Flora, fa nuovi incontri e decide di prendersi cura di un asinello di nome Virgilio, che ha tutta l’aria di sentirsi solo come lei. Tra gite in Salento, discussioni sul senso della vita, yoga e pomeriggi in cucina con persone che forse la conoscono meglio di quanto lei non conosca se stessa, Selene inizia a comprendere che a volte è necessario perdersi e sbagliare strada per trovare il coraggio di seguire i propri sogni. E andare finalmente incontro a tutto il bello che ci aspetta. | |||
LE SPINE DEL FICODINDIA | Nenè Indelicato, commissario di polizia senza superpoteri e papà single, lo sa bene: detective e genitore sono lavori a tempo pieno. Quello che certamente non si aspetta è di dover passare dall’una all’altra veste nel giro di venti metri… E invece è proprio quel che succede una mattina, quando, dopo aver lasciato a scuola la figlia Sara – ben lontano dai cancelli come da sua richiesta, per salvarle la reputazione -, giusto davanti al liceo si imbatte nella vittima di una inaspettata, violenta aggressione. Ma è solo il primo mistero del giorno, perché tempo mezz’ora e a chiamarlo sono un’emittente radio e una televisiva, sconvolte per aver ricevuto un identico, macabro pacchetto. Che c’entri la coppia di amiche di cui una coinquilina ha appena denunciato la scomparsa? Nenè e la sua squadra, capitanata dalla vice Salvina Russo, battono ogni pista possibile, ma più indagano, più la matassa si ingarbuglia. E intanto, come nel Visconte dimezzato, per la sua Trapani si aggirano concentrati di pura gentilezza ma anche individui che hanno decisamente perso la loro metà buona. E l’equilibrio tra gli uni e gli altri pare tutt’altro che scontato. La verità per il commissario questa volta sarà particolarmente difficile da scoprire… e ancora di più da accettare. Ma sarà complicato anche trovare un compromesso tra il suo desiderio di star vicino a Sara e la consapevolezza di doverla lasciar crescere. | |||
STAI TRANQUILLO, PICCOLO BRUCO | Per Verdolino è un momento importante: sta per diventare farfalla. “Che bello!” dicono tutti. “Che paura!” dice Verdolino. Se fosse per lui, resterebbe bruco. L’idea di cambiare non gli piace per niente. Ma qualcuno lo aiuterà ad accogliere e superare la sua paura. Come? Ascoltandolo. Un libro illustrato per bambini dai 4 anni. Una storia divertente e insieme profonda sulla bellezza dei cambiamenti e della crescita. Età di lettura: da 4 anni. | |||
A CVALLO DI UN SOGNO | Non sempre la vita va come ci aspettiamo e spesso il destino ha in serbo per noi delle sorprese che, a volte, si rivelano un dono prezioso. Lo sa bene Nicole Cereseto che, a distanza di due anni dalla pubblicazione del suo primo libro, “Prendi fiato e ricomincia”, ci conduce per mano nell’affascinante mondo dell’equitazione, presentandoci i nuovi arrivati nella sua famiglia straordinaria, e facendoci vivere con lei, passo dopo passo, le frenetiche giornate di un’amazzone. Un racconto che ha come protagonisti l’impegno, la dedizione e la passione, accompagnato da fumetti simpatici e divertenti su tutti gli imprevisti che ogni giorno Nicole si trova ad affrontare e corredato da una serie di giochi per scoprire curiosità e notizie sui cavalli. Ma non di soli cavalli è fatta la vita di Nicole che, da sempre amante degli animali, ha anche una schiera di cagnolini che le impegnano il tempo libero, combinandone di tutti i colori! Un libro divertente, ma anche commovente per avvicinarsi al mondo dell’equitazione in un modo diverso, giocoso e appassionante! | |||
ALLENAMENTE IN VACANZA | Tenersi in esercizio con parole e numeri non è mai stato così divertente! Italiano, matematica, inglese… Tanti esercizi per allenare la mente in vacanza, senza rinunciare al divertimento! Età di lettura: da 6 anni. | |||
QUADERNO DI COMPITI DELLE VACANZE PER ADULTI 5 | Il primo e unico quaderno di compiti delle vacanze per adulti. Tutto quello di cui la tua estate aveva bisogno! 150 esercizi 120 ore di divertimento. Su una sdraio sotto l’ombrellone o la sera mentre prendi aria sul balcone. Su un prato imbandito per il picnic o sul treno che ti porta al mare. Dovunque tu sia in questa magica stagione, con chiunque tu la voglia trascorrere, il Quaderno Blackie è il compagno ideale per la tua estate. | |||
GUIDA AL MANGA | “Vi andrebbe di disegnare un manga?” Con queste parole il Dio del Manga in persona, Osamu Tezuka, apre la sua guida, dedicata a tutti coloro che desiderano saperne di più su questo affascinante mondo. Con consigli pratici e suggerimenti (come trovare un’idea e sviluppare una storia, come passare da scarabocchi a matita a una tavola strutturata), capitolo dopo capitolo l’autore di Kimba e i Tre Adolf svela le sue tecniche e le regole di un linguaggio che ha contribuito a creare. Pubblicata nel 1977, la Guida al Manga è un testo fondamentale studiato da generazioni di mangaka e una lettura preziosa anche per appassionati e aspiranti autori dei giorni nostri. | |||
IL MIO VIAGGIO A NEW YORK | New York è un grande laboratorio in cui tutto si sperimenta e si cambia: ristoranti, grattacieli, spettacoli, quartieri che rinascono, tendenze che si affermano. È impossibile cogliere l’essenza di questa metropoli e cristallizzarla in un’unica immagine: esistono tante New York, e sono tutte meravigliosamente in contraddizione tra loro. Al prezzo di una singola corsa in metropolitana, infatti, si viene trasportati come d’incanto in un caleidoscopio di esperienze ogni volta diverse. Non esiste in nessuna parte del mondo un luogo simile. Questa guida insolita, aggiornata con tutte le novità del 2024, ci porta a spasso per gli itinerari meno tradizionali, alla scoperta dell’anima più segreta della Grande Mela, la cui offerta culturale, culinaria, artistica e musicale non ha eguali. Preparatevi a partire per un viaggio indimenticabile, accompagnati dai racconti e dai consigli dell’urban explorer che da più di dieci anni condivide con i lettori e i turisti italiani il suo sogno di vivere da vero newyorkese. Le grandi icone, i quartieri da vivere, i rooftop imperdibili, shopping e cibi cult: la guida definitiva alla città che non dorme mai. Un compagno di viaggio indispensabile per un’esperienza da veri newyorkesi, con una mappa aggiornata da avere sempre con sé. Tanti itinerari imperdibili, dal cuore di Manhattan ai luoghi leggendari del Bronx. | |||
MONDO NUOVO VIAGGIO ALLE ORIGINI DELLA MAGNA GRECIA | «Questo è un libro di storie. Riguarda vicende di alcune antiche genti che hanno vissuto nel I millennio a.C. nei territori della Magna Grecia. È una storia di mobilità e incontri, perché per tutti, Greci e Italici, la rete di connessioni e il rapporto con gli altri sono stati la cifra esistenziale più rilevante della vita quotidiana.» È questo il «mondo nuovo» che dà il titolo al saggio di Massimo Osanna: un paesaggio dell’incontro che solo l’archeologia può aiutarci a riscoprire, restituendo voce a oggetti e strutture di per sé muti, raccontando chi li ha realizzati, usati, trasformati in memoria o distrutti. Reperti «capaci di narrare le storie di uomini e di popoli che in questa terra si sono incontrati, affrontati, amalgamati in un processo dinamico e senza soluzione di continuità». Attraverso un viaggio in parchi archeologici e musei più o meno noti del nostro Meridione (da Sibari a Taranto, da Metaponto a Paestum, passando per Crotone, Venosa, Caulonia), Osanna illumina il rapporto tra Greci e non Greci, mai univoco né scontato; ridefinisce l’idea stessa della «colonizzazione» per come la immaginiamo comunemente, spostando l’accento sui fenomeni di ibridazione che in Magna Grecia sono stati frequenti e articolati. Un lavoro avvincente sulla memoria degli oggetti (materialità dei contatti), dei luoghi (i paesaggi dell’intreccio), sulla memoria dei morti (quello che le tombe ci dicono), perché l’archeologia è fondamentale per ricostruire le storie non raccontate dalla Storia (il rumore di fondo dei frammenti, «vivo» e «parlante»). | |||
SISTEMA DELLA MODA | Scritto tra il 1957 e il 1963, “Sistema della moda” ha dato il via alla ricerca scientifica sul tema non solo in semiotica, ambito di cui il volume rappresenta un pilastro, ma praticamente in tutte le scienze sociali. Basandosi sulle principali riviste di settore, tra cui le edizioni francesi di “Vogue” ed “Elle”, Barthes lavora sull’indumento scritto o de-scritto per ricostruire le argomentazioni della giurisprudenza della Moda, un mito creato per convincere le persone della necessarietà della rotazione del guardaroba, associando capi e accessori a tratti della personalità e a eventi mondani. Leggere Barthes nell’epoca della social moda ricongiunge con il peso della parola, scarnificata dall’overload visivo. La descrizione di un capo risulta ancora necessaria nella fase creativa e comunicativa; dunque, non è mai stata così necessaria una corretta (in)formazione sui termini e sulle materie della Moda. La contemporaneità di Barthes raggiunge il culmine con la lucida analisi della retorica del significato di Moda, dove la rappresentazione del mondo offre spunti su ruoli e corpi-modello, identità e alterità, genere e statuto binario della lingua come sistema digitale, in una visione lungimirante e progressista. | |||
UNA GIORNATA PARTICOLARE | Cosa ha provato Cristoforo Colombo il giorno in cui è partito per andare oltre l’orizzonte? Cosa ha significato per Dante intraprendere un incredibile viaggio all’Inferno? Quand’è che Spartaco decise di spezzare le catene che lo tenevano prigioniero? In quale modo San Francesco riuscì a convincere il Papa che non avrebbe distrutto ma salvato la cristianità? In che modo i Medici diedero un’impronta decisiva all’intero Rinascimento italiano nonostante la tragedia dell’assassinio di Giuliano, fratello di Lorenzo il Magnifico, durante la congiura dei Pazzi? Oggi, in un’epoca di profonda crisi, politica e sociale, Aldo Cazzullo sceglie tredici grandi eventi del passato per raccontare le svolte principali della nostra storia e il coraggio delle persone che hanno saputo cambiarla. Tredici giornate memorabili, che rappresentano il culmine di una stagione o l’inizio di una nuova era: dalla scoperta dell’America alla disfatta di Caporetto, dal processo di Artemisia Gentileschi alla strage di Capaci. Date, personaggi, luoghi e momenti che hanno trasformato l’Italia e il mondo intero. Per conoscere meglio il nostro passato in un racconto vivido e avvincente che restituisce il senso e il valore della memoria e che indaga la dimensione dell’individuo, quella più appassionante e carica di umanità. | |||
L’ESTATE DEI MORTI | Sibilla è annegata nel pozzone, uno stagno limaccioso in mezzo al bosco, durante l’estate dei morti del 1984. Assieme a lei c’era Luce, la sua migliore amica, che ha sempre spergiurato di non essere mai entrata in acqua. Anche se era fradicia, quando l’hanno trovata sulla riva, sconvolta. Vent’anni dopo, nello stesso periodo dell’anno, tra la fine di ottobre e l’inizio di novembre, due uomini vengono brutalmente uccisi in un casale abbandonato. A segnalare il delitto e guidare il rinvenimento dei cadaveri – con una chiamata al commissariato di Case Rosse – è una ragazza che si presenta alla polizia proprio con il nome di Sibilla. E il casale in cui si è consumata la strage è quello in cui aveva abitato Luce che, nel frattempo, sembra essere sparita da anni, senza lasciare traccia. Toccherà al commissario Roberto Serra e all’agente Rubina Tonelli cercare di risolvere un caso che coinvolge vivi e morti, riprendendo il triste epilogo di una tragedia dimenticata. Per trovare l’assassino, dovranno accettare di entrare nel fitto del bosco e incontrare la Borda e le altre creature che ne custodiscono i segreti. Giuliano Pasini affonda le mani nella tradizione emiliana e architetta un thriller psicologico mozzafiato, che evoca le paure più nascoste di tutti noi. Un romanzo che infine ricorda, pur chiamando in causa forze apparentemente sovrannaturali, come il vero, unico mostro che abita la Terra sia l’uomo. | |||
NORFEVILLE | Léonie è una “mela”: rossa fuori, bianca dentro. Così l’hanno sempre chiamata i nativi americani della riserva, perché è figlia di una madre innu e di un padre bianco. È cresciuta a Norferville, una piccola cittadina mineraria tagliata fuori dal mondo, nel Grande Nord canadese. Dopo la chiusura della miniera, Léonie abbandona la sua terra di ghiaccio e si ripromette di non rimetterci mai più piede, perché Norferville l’ha brutalizzata lasciandole una ferita che non si rimargina. Ma la vita decide altrimenti e, vent’anni più tardi, Léonie si ritrova costretta a tornare in quel luogo maledetto e affrontare una volta per tutte i fantasmi del passato. Ad altre latitudini, Teddy Schaffran – un criminologo di successo che indossa un’enigmatica benda da pirata sull’occhio sinistro – è tormentato da un antico dolore. Anche lui ha un grosso conto in sospeso con Norferville e le sue sorti sono destinate a incrociarsi con quelle di Léonie. Al centro di tutto, un efferato omicidio che solleva enormi interrogativi e scoperchia un vaso di Pandora di cui Léonie è determinata a vedere il fondo. | |||
PIETRA DOLCE | In Val Germanasca la natura detta le proprie volontà: nella miniera di talco, negli orti, nei boschi, nelle borgate che guardano la cascata. Così accade anche il giorno del crollo: tre boati tanto forti da far tremare la montagna. Due minatori mancano all’appello e nel piazzale si scava tra i detriti. L’ultimo a uscire dal foro nella roccia è un giovane che tutti conoscono. Si chiama Lisse, senza la U, e in quella lettera mancante è già scritta gran parte della sua vita. È ferito, eppure a far sanguinare l’animo di Lisse sono ben altri tagli. Quell’uomo partorito in un prato, accolto e nutrito dalla sua gente, è anche l’invisibile, il senza-storia, esiliato entro i confini della sua Valle. Stravolto da quell’ennesima sciagura, Lisse si rifugia in una baracca a Paraut, dove è nato. Giosuè Frillobèc, l’amico di sempre che zoppica sulle parole, non può stare a guardare. E con lui nemmeno Mina, che ha cresciuto entrambi come una madre; e Lumière, il gigante che fa oracoli; e Tedesc, il vecchio liutaio che parla tre lingue. Insieme escogiteranno un piano per riportare Lisse a casa e restituirgli speranza, immaginarsi ancora possibile. L’arrivo di Alma, partita dall’Argentina con una chitarra in spalla, porterà nelle loro vite il canto delle Ande e un sogno gentile da coltivare. Passano molti anni, Frillobèc ha lasciato la Valle e vive isolato tra le colline, con la sola compagnia di una corva. A spezzare la sua solitudine è l’improvvisa visita di un ragazzo, Jul, venuto dalle montagne a riportargli un oggetto che gli è appartenuto. Insieme cuciranno la storia, gli amori distanti un oceano, le libertà sfilacciate dal tempo, le promesse incompiute. Una miniera di piccole cose, incise nella pietra dolce. | |||
UNA PICCOLA LAVANDERIA A YEONNAM | Yeonnam-dong è un quartiere di Seul in perpetua trasformazione e sempre alla rincorsa dell’ultima moda. Eppure, tra locali modernissimi e temporary shop, c’è una piccola lavanderia automatica che, per alcuni abitanti della zona, rappresenta un porto sicuro in un mare di cambiamenti. Perché qui trovano luci calde, scaffali pieni di libri e profumo di caffè che si mischia a quello del bucato appena lavato. E poi, un giorno, anche un taccuino verde dimenticato chissà da chi, un taccuino che in breve tempo diventa una sorta di diario del quartiere. Da un anziano signore che non sa come ricucire il rapporto col figlio a una madre minacciata di sfratto, da una sceneggiatrice in cerca di fortuna a una ragazza incastrata nel rapporto sbagliato, tutti vedono in quel diario un’occasione per confidare gioie e dolori, delusioni e speranze. Ma non solo. A poco a poco, il taccuino diventa un mezzo con cui dare consigli, offrire conforto e aiuto, aprire il cuore a quegli sconosciuti le cui vite si sfiorano da anni ma che solo ora finalmente iniziano a intrecciarsi. Così, quando da quelle pagine emerge una vicenda più complessa e oscura delle altre, tutti daranno il loro contributo per rimettere insieme i pezzi della storia e riportare l’armonia in quel magnifico mosaico di esistenze imperfette… Con uno stile semplice e diretto, questo romanzo celebra il valore delle relazioni umane, della solidarietà di quei piccoli gesti che hanno la forza di migliorare la vita degli altri e la nostra. Nella frenetica Seul c’è una piccola lavanderia dove il tempo pare fermarsi e dove si alleviano le solitudini degli abitanti del quartiere. | |||
LA BIBLIOTECARIA DI MADRID | Madrid, 1939. La città intera è scesa in piazza per la Giornata nazionale del libro. Ma nella Spagna franchista, ciò vuol dire che è il giorno in cui i libri devono bruciare. Bruciare un libro significa dare fuoco alle idee, alle speranze e alla vita di chi l’ha scritto. Tina fatica a trattenere le lacrime mentre assiste al rogo. Non può permettere che quella devastazione avvenga davanti ai suoi occhi. Eppure, lei sa cosa deve fare ed è per questo che, incoraggiata da una zia eccentrica, ha deciso di entrare a far parte di una società segreta: l’Associazione della biblioteca invisibile, il cui scopo è preservare i libri e la cultura, sottraendoli alla distruzione politica. Mentre muove i suoi primi passi come bibliotecaria, scopre il fascino di una Madrid nascosta, all’apice del fermento artistico e culturale, e si lascia immediatamente travolgere dai segreti della città e delle persone che ne sono protagoniste: dai poeti spagnoli più famosi a bibliotecari e archivisti che condividono con lei il suo più grande amore. Salvare i libri è più di una passione o un impegno sociale. Salvare i libri è una vocazione, la chiamata che stava aspettando. Ma in un periodo tanto ostile, la missione non è semplice. Tina sa che deve agire a tutti i costi, anche se per farlo dovrà mettere in pericolo la propria vita. La bibliotecaria di Madrid porta con sé un’eroina con una passione così forte da essere contagiosa, in una città che cela una storia tutta da scoprire. Ma soprattutto, tra le righe di questo libro, si rivelano le storie di bibliotecari, archivisti e intellettuali dell’epoca, realmente esistiti, che hanno lasciato un’impronta indelebile nella storia del Novecento. Grazie a loro, oggi possiamo leggere libri che altrimenti sarebbero andati distrutti. E grazie a María Zaragoza, oggi possiamo conoscere la storia di chi li ha salvati. | |||
POTREI VIVERE QUI PER SEMPRE | Leah ha venticinque anni e frequenta un master in scrittura creativa presso l’università del Wisconsin. Un giorno, in coda al supermercato, conosce Charlie, di qualche anno più grande, i cui modi diretti e gentili la conquistano subito. Quando Charlie la invita per la prima volta a casa sua, Leah ha i primi dubbi, non capisce perché abiti ancora con i genitori, dorma nel seminterrato, non tenga in ordine la sua stanza. Non appena lui le confessa il suo segreto – è alle prese con un programma di riabilitazione – Leah si spaventa, ma poi cede alla forza dell’amore che inesorabilmente divampa tra loro. Nel frattempo, la vita di Leah procede tra i workshop di scrittura – un suo racconto riscuote parecchio successo -e l’insegnamento. Il rapporto con Charlie prosegue tra alti e bassi, tra indimenticabili momenti di felice quotidianità e altri molto più complessi, ambigui, al punto che Leah si convince che lui possa nasconderle un’inconfessabile verità. La loro storia d’amore però cresce, diventa sempre più intensa, travolgente, finché lei dovrà prendere una decisione in grado di cambiare la vita di entrambi. Con una grande tensione narrativa sorretta da una prosa limpida e magnetica, Hanna Halperin scrive un romanzo di straordinaria profondità, capace di esplorare le dinamiche di una relazione totalizzante, e di catturare il lettore nel desiderio della protagonista di venire a patti con i vincoli della dipendenza affettiva e al tempo stesso vivere un amore assoluto, indimenticabile. | |||
L’ISOLA DOVE VOLANO LE FEMMINE | Alicudi, 1903. Caterina guarda il corpo gelido e duro come una crosta di pane di Maria, la sua gemella, e pensa che ora la vita cambierà per sempre. Era Maria a scegliere per lei i pensieri giusti da pensare, e adesso chi lo farà al suo posto? Se l’è portata via un male cattivo e tutti in famiglia – dalla bisnonna che non ci vede più bene ma capisce tutto, a Palmira, la madre che ha per la quarta volta un bambino in pancia ma ha perso la testa per il dolore – pensano sia colpa di Ferdinando, che sconta una pena al Castello di Lipari, e vuole fare la rivoluzione. Ora che Maria non c’è più, anche se la stanza di Caterina si è allargata, la vita è diventata molto più stretta: lavora nei campi di don Nino fino al tramonto, consegna le acciughe sotto sale e aiuta la mamma con le fatiche di casa, aspettando il suo giorno preferito, quello in cui tutti si riuniscono per impastare il pane. Da qualche tempo, però, alle spighe di segale dell’isola sono spuntati dei piccoli corni neri come il carbone, tizzonare le chiamano. All’inizio non s’erano fidati a mangiare quel pane aspro, ma ora non c’è altro, così anche Caterina butta giù quei morsi duri che hanno l’odore della morte. Forse però in quei bocconi grami c’è la chiave per scappare da un presente sempre più solitario e amaro, e raggiungere le majare, le streghe che vivono sull’isola e si librano in cielo, libere nell’ala scura della notte. Caterina non lo sa, ma non è l’unica a vedere cose che poi sfumano nella nebbia. Per lei, come per tutti i settecentotredici arcudari, verrà il momento di scegliere tra la realtà e il sogno. Con una lingua originale e antica, Marta Lamalfa riporta alla luce un fatto storico dimenticato e ci trasporta in una terra battuta dal vento, minuscola eppure universale. | |||
NESSUN PERDONO | «L’Accademia… promettimi che te ne occuperai… la lascio a te.». Sono le ultime parole del suo maestro e Angela Di Cori non può che promettere. La Crime Academy è il loro sogno che si realizza, un istituto di eccellenza dove si formano futuri criminologi. Ma per Angela, docente e psicologa investigativa, sopravvissuta a un trauma che l’ha segnata in maniera indelebile, è molto di più. Cresciuta con i nonni nel ghetto di Roma, Angela ha deciso di aprire proprio lì uno sportello antiviolenza, in cui la affiancano i suoi studenti più brillanti, la «squadra» che collabora con lei anche nelle indagini: Nic, intelligente e talentuoso, Mia, empatica e determinata, e Franco, generoso ma tormentato. Il caso che li aspetta potrebbe essere decisivo perla sopravvivenza dell’istituto: a chiedere il loro aiuto è infatti un personaggio importante, il senatore Moretti, il cui figlio è stato ritrovato senza vita nella sua stanza. Gli inquirenti hanno archiviato la faccenda come morte per overdose, ma il padre è convinto che sia stato assassinato. Nel frattempo, Franco non risponde più al telefono e nessuno sa dove sia finito: la sua scomparsa può essere collegata al presunto omicidio su cui stanno indagando? Una verità crudele attende i protagonisti di questo noir, che si svolge sullo sfondo di una Roma contemporanea, una città che sa regalare splendidi scorci, ma che può anche spalancare imprevedibili squarci sulle ossessioni e i vizi dei suoi abitanti. | |||
DIO DI ILLUSIONI | Caricamento in corso… | |||
STORIA SEGRETA DEL MONDO DEI CALZINI | Caricamento in corso… | |||
LA CASA SULL’ALBERO DI 91 PIANI | Caricamento in corso… | |||
HAI VISTO CHE MUSCOLI? | Caricamento in corso… | |||
UNA VITA IN CAMPER | La vita nomade non è per tutti, ma può diventarlo. E Daniela De Girolamo lo sa bene: lei ha davvero mollato tutto per inseguire il sogno di vivere viaggiando, e adesso è pronta a condividere trucchi e segreti con chiunque desideri esplorare il mondo su una casa a quattro ruote. Come funziona un camper, quali sono gli accessori indispensabili da avere sempre con sé, come orientarsi tra normative e documenti, come risparmiare sulle aree di sosta: una guida facile rivolta tanto ai principianti quanto ai camperisti di lungo corso. Pieno di consigli, ma anche e soprattutto di aneddoti e ricordi, questo libro ci ricorda che l’unica cosa davvero fondamentale per una vita in camper è tirar fuori il coraggio: di essere sé stessi, di buttarsi, di realizzare i propri desideri senza voltarsi indietro. Dopo, non resta che abbassare i finestrini e godersi l’avventura. | |||
KARMA LA MIA STORIA | Caricamento in corso… | |||
PERDERE SENNA | Caricamento in corso… | |||
VERRANNO DI NOTTE | Caricamento in corso… | |||
LA FINE DELL’INGHILTERRA | Caricamento in corso… | |||
L’INTELLIGENZA DEL FUTURO | Caricamento in corso… | |||
MUOIO PER TE | Caricamento in corso… | |||
I BONORA | Dall’Archivio Pirelli, il romanzo – finora inedito – di Giovanni “I Bonora” è un romanzo incompiuto e finora inedito, che grazie | |||
LA FAMIGLIA E’ ANCORA QUI | Caricamento in corso… | |||
LA STANZA DEI SEGRETI | La guerra civile infuria e, per aggiudicarsi la vittoria, servono armi più potenti di cannoni e fucili. Servono informazioni. Per Kate Warner è l’occasione che aspettava da tempo, fin da quando è stata assunta dalla leggendaria Pinkerton National Detective Agency. Kate è l’unica agente donna e lotta da anni per conquistarsi il rispetto dei colleghi, che la considerano troppo emotiva per le operazioni sul campo. Ma adesso, nell’agosto del 1861, è lo stesso Allan Pinkerton a sceglierla per una missione delicatissima. Nessun uomo infatti potrebbe far collaborare Rose O’Neal Greenhow, una vedova sudista che è stata trovata in possesso di un messaggio cifrato che, se decrittato, potrebbe porre termine a quella carneficina. Ricca, viziata e razzista, la donna rappresenta tutto ciò che Kate disprezza. Lei che è nata povera e che ha sempre potuto contare solo su se stessa, non può sopportare l’arroganza con cui la vedova Greenhow si ostina a proteggere un sistema basato sul privilegio e la sopraffazione. Eppure, per riuscire a conquistarsi la sua fiducia, Kate deve imparare a mettersi nei suoi panni, scoprendo così una persona forte e determinata, che combatte per ciò che ritiene giusto. Solo allora Kate si rende conto che una donna del genere – così diversa eppure così simile a lei – non può essere piegata. E che tutte e due sono pedine di un gioco dall’esito imprevedibile… | |||
LA LIBRERIA NASCOSTA | Caricamento in corso… | |||
IL LADRO DI SCARABEI | Cagliari, 1928. Segnato da un’infanzia di stenti e privazioni, Antino è un cosiddetto majolu, uno dei tanti ragazzini che per scappare dalla povertà della campagna e trovare un futuro migliore arrivano in città, e lì, nelle dimore dei signori, offrono i loro piccoli servigi in cambio di vitto e alloggio. Ad accoglierlo in casa sua è l’ingegner Italo Dejana, un imprenditore antifascista dall’animo generoso: è stato fortunato e lo sa, Antino. Cercherà in ogni modo, infatti, di conquistare la fiducia del suo benefattore e vincere la diffidenza nutrita dalla moglie Elsa e dai figli Leonardo, Agnesa e Asmara. E quando a un certo punto si troverà a un passo dal perdere ogni cosa, per assicurarsi il posto che crede di meritarsi nell’albero genealogico dei Dejana non si farà alcuno scrupolo, disposto a tutto pur di ottenere quello che la sorte gli ha negato per nascita. Anche a conquistare l’amore della timida Asmara, figlia adottiva dell’ingegnere, per la quale ha sempre provato disprezzo e invidia. Asmara, però, non è la creatura insignificante che Antino crede, e quando il ragazzo se ne renderà conto, sarà ormai troppo tardi. Vanessa Roggeri ha dato vita a una storia familiare di ambizione e passioni sullo sfondo dell’Italia fascista. Il racconto emozionante e vivido delle vie oscure che può seguire il desiderio di riscatto sociale. | |||
DUE DI NOI | Caricamento in corso… | |||
NAUFRAGIO | Caricamento in corso… | |||
UNA BUONA MADRE | Un appuntamento tra due donne in un caffè di Dublino, che segnerà per sempre il loro futuro. Tess non ha idea di chi sia Maeve, questa donna che l’ha cercata dicendole di avere informazioni importanti su uno dei suoi figli, Luke, quello scapestrato, quello che a tutti i costi deve distruggere la serenità dei genitori e del fratello Aengus, spesso costretto suo malgrado a coprirlo. Che cosa avrà fatto questa volta Luke? Ma se veramente Maeve è una sconosciuta, perché Tess ha la vaga impressione di averla già vista? Dall’incontro tra Tess e Maeve si dipanano le storie delle loro famiglie, che si scopriranno legate in un intreccio indissolubile. Tess è cresciuta in una famiglia numerosa nell’Irlanda degli anni Settanta, troppe responsabilità hanno gravato precocemente sulle sue spalle perché avesse voglia di diventare madre a sua volta, e ha faticato a calarsi in quel ruolo. Invece Maeve è rimasta incinta troppo presto, ha rischiato di vedersi sottrarre sua figlia, e solo il coraggio di una zia che aveva subito quel feroce destino è riuscito a salvarla da un istituto per ragazze madri molto simile a una prigione. Tess e Maeve sono due facce della maternità in un’Irlanda che, attraverso le generazioni, sembra negare alle donne la possibilità di scegliere. Un filo sottile lega le protagoniste di questo romanzo corale – e le loro madri, e i loro figli -, un filo simile a quello delle coperte patchwork che una di loro realizza, metafora dell’inesauribile capacità femminile di tessere, creare, rammendare e rinnovare sentimenti e relazioni. Gli atteggiamenti radicati nei confronti della maternità richiedono molto tempo per cambiare. C’è la maternità come imperativo biologico e c’è la maternità come costrutto sociale. Navigare in un ambito così impegnativo è il fulcro di questo mio romanzo. | |||
TAYLOR SWIFT UN LIBRO SWFTIE | Persona dell’anno del Time, artista, cantautrice, attrice, regista e vincitrice di migliaia di premi, Taylor Swift è una delle più importanti icone di oggi. Questo libro racconta la sua storia personale e artistica. Segui i successi, i fallimenti e gli avvenimenti che hanno segnato la sua vita, il rapporto con i fan, i retroscena delle sue canzoni e come Taylor Swift sia diventata la cantautrice di un’intera generazione. Se sei uno degli oltre 9 milioni di Swifties del mondo, questo libro è per te. | |||
IERI, OGGI, PER SEMPRE CON TE | Shosh è una ragazza di 17 anni con grandi sogni. Leggenda del teatro del liceo, il suo desiderio più grande è quello di frequentare il college di arti sceniche di Los Angeles. Una stella in ascesa, insomma. Ma quando sua sorella Stevie muore in un incidente stradale, quella stella si spegne. Tutto ciò che rimane è il vuoto della disperazione, sino a quando, un giorno, Shosh sente una canzone molto dolce che sembra indicarle una strada… Evan ha 17 anni e diversi progetti. Vorrebbe trascorrere un anno sabbatico in Alaska, purché qualcuno si prenda cura di Will, il suo fratellino “speciale” con la passione di E.T. e della madre, single da quando il marito se ne è andato. Ma i suoi piani cominciano a vacillare quando sua madre riceve una diagnosi inaspettata. Finché, un giorno, Evan sente una melodia struggente che sembra indicargli una strada… Shosh e Evan riescono a sentire una musica che nessun altro può udire. Ancora non lo sanno, ma le loro anime sono legate da sempre, e sono destinate a incontrarsi, amarsi e ritrovarsi per l’eternità. In un romanzo romantico e commovente, David Arnold ci riporta al significato più profondo dell’amore, capace di attraversare il tempo e lo spazio. Perché il vero amore, quello sì, può durare all’infinito. | |||
IL RAGAZZO TUTTO NUOVO | Quando George, un enigmatico ragazzo nuovo, si unisce alla classe di Daniel, tutti pensano che sia parecchio strambo. Ma è bravissimo nel calcio e in matematica, adora i gatti e le patatine. Per Dan e Maxie il calcio e le patatine sono cose che contano parecchio, e presto si affezionano a George, così come gli altri compagni di classe. Con il passare del tempo scoprono che in fondo in fondo lui è proprio come loro, sotto molti aspetti tranne uno: George fa parte di un nuovo ambizioso esperimento multimilionario, con persone sinistre intenzionate a sfruttarlo sino alla fine. Comincia così una missione disperata per proteggerlo, contro tutto e tutti… David Almond ci guida dolcemente attraverso un’avventura che sfida le nostre percezioni di ciò che è ‘normale’ e ci ricorda che l’umanità può essere trovata nei luoghi più inaspettati. Una storia coinvolgente che affronta con grande sensibilità temi come l’intelligenza artificiale e l’inclusione, ma che soprattutto è un inno all’inarrestabile forza dell’amicizia e della comprensione umana. Età di lettura: da 9 anni. | |||
STORIA DEL MONDO IN 12 PARTITE DI CALCIO | Storia del mondo in 12 partite di calcio è un’epopea | |||
CAMBIO VITA, VADO AL SUD | Ti capita mai di fermarti per caso e realizzare di non essere felice? Di pensare che il lavoro d’ufficio e un appartamento troppo stretto all’improvviso non fanno più per te? Forse il problema non è solo quello che fai, ma anche l’aria che respiri e il posto in cui vivi. A quarantasei anni, Alessandro si divide fra bagni all’Idroscalo, ‘il mare di Milano’, e apericena aziendali. Nel suo DNA ci sono i geni del milanese perfetto. Non si ferma mai, va a cento all’ora. La sua quotidianità è fatta di multinazionali, startup e intelligenza artificiale. Poi un giorno sente un click nella sua testa e decide di mollare tutto. Si trasferisce in Puglia, stravolge la sua vita e trova qualcosa a cui non era più abituato: la felicità. Il Nord apre le porte a tutti i tuoi sogni, è vero. Ma esiste anche un modello mediterraneo di felicità, in cui l’amore peri contatti sociali, i pranzi lunghi diciotto ore, il ruolo decisivo della famiglia e l’attenzione alle piccole cose hanno un’importanza vitale. Perché al Sud il benessere è quasi una scienza e come tale può essere appresa, studiata e condivisa. Mettendo a disposizione la sua esperienza in ‘Southshifting’, Brunello insegna – con naturalezza e ironia – non tanto a diventare terroni, quanto a trovare il terrone che si nasconde in ciascuno di noi. Non esistono regole per la felicità, ma esistono posti in cui essere felici non è poi così impossibile. | |||
IL LIBRO DEI QUIZ DI VIAGGIO 1 | Mettiti alla prova giocando con gli amici, con la tua famiglia o anche sfidando te stesso: 2000 domande in un crescendo di difficoltà, che spaziano dalle capitali alle montagne, dalla storia ai piatti nazionali, dalle location cinematografiche allo sport, fino a sconfinare nell’universo. Le Chocolate Hills sono una famosa attrattiva turistica, di quale nazione asiatica? Quale pianeta del sistema solare ha il giorno più corto? Qual è la città degli Stati Uniti che ha organizzato più combattimenti di boxe con in palio il titolo mondiale? Ce ne sono più di 5000 sulla parete di Cal Orko, in Bolivia. Di che cosa si tratta? Se qualcuno in Australia vi offre uno schooner o un pot, che cosa vi aspettate di ricevere? | |||
LA VITA S’IMPARA | Arrivato alla soglia dei novant’anni, dopo aver affascinato i suoi lettori con i segreti della Storia, della musica e della religione, Corrado Augias racconta l’avventura di una vita, la sua. E con grande talento di narratore, evoca l’infanzia in Libia, il ritorno a Roma, l’incubo dell’occupazione tedesca, il collegio cattolico, i primi passi nel giornalismo, e poi «Telefono giallo» e «la Repubblica». È un racconto che ha il calore e l’empatia della conversazione tra amici: la vita s’impara, ci dice Augias – soprattutto se non si perdono mai la curiosità intellettuale e la passione civile. A quasi novant’anni, Corrado Augias è un prezioso testimone del cambiamento. L’Italia di oggi – esclusi gli eterni vizi nazionali – assomiglia poco a quella di ieri. Augias ci racconta l’infanzia passata in Libia al seguito del padre ufficiale della Regia Aeronautica; la guerra e i bombardamenti; l’incubo di una feroce e lugubre occupazione; gli anni in un collegio cattolico, per lui che oggi si confessa ateo. E poi la vita professionale, il giornalismo, i libri, le fortunate circostanze che lo hanno reso partecipe di tre eventi importanti nella vita culturale del paese: la nascita della Direzione centrale programmi culturali della Rai; la fondazione del giornale «la Repubblica» nel 1976, il rilancio di RaiTre nel 1987. L’invenzione di alcuni fortunati programmi televisivi da «Telefono giallo» a «Babele», da «Città segrete» alla più recente creatura «La gioia della musica», ultimo programma ideato per la Rai prima del passaggio a La7 ancora una volta con un fortunato programma di cultura: «La Torre di Babele». Accadimenti che sono però solo la parte pubblica di un percorso che ha una componente intima ancora più interessante: il lungo apprendistato a una matura dimensione d’intellettuale. Agli eventi che hanno scandito la sua vita, Augias affianca le letture di cui s’è nutrito e dalle quali ha «imparato a vivere». Da Tito Lucrezio Caro a Renan, da Feuerbach a Freud e poi Spinoza, Manzoni, Beethoven, Nietzsche, Leopardi, i suoi maestri sono pensatori, poeti, narratori, musicisti: una costellazione ampia che non esita a chiamare il suo pantheon, figure che hanno arricchito il suo percorso professionale e, insieme, la sua consapevolezza di cittadino. | |||
SPECIE ALIENE | Dalla xylella al granchio blu, negli ultimi anni si parla sempre più spesso di specie aliene. Per la verità, è da tempi remoti che noi umani trasportiamo piante, animali e altri organismi al di fuori dei loro ambienti originari. È un fenomeno antico, che ha arricchito la nostra vita, ad esempio diffondendo in Europa alimenti come il pomodoro o le patate. Ma è quando l’arrivo di una nuova specie incrina gli equilibri naturali che iniziano i problemi. Al di fuori del loro habitat, alcune specie aliene possono infatti diventare invasive, con effetti molto gravi sugli ecosistemi. E anche su di noi. Lo sanno bene i pescatori dell’Adriatico, che hanno visto gli allevamenti di vongole decimati dal granchio blu. Con la globalizzazione sono queste ‘invasioni biologiche’ a essere aumentate, fino a diventare una delle principali minacce alla biodiversità, responsabili di un numero impressionante di estinzioni. Quali misure dobbiamo adottare per prevenirle? E cosa può fare ciascuno di noi? Piero Genovesi, uno degli scienziati ambientali più influenti al mondo, ci indica come invertire la rotta, se vogliamo davvero proteggere la natura, le nostre società e la salute delle persone. | |||
IL RE INVISIBILE | È stato detto che i microchip sono “il nuovo petrolio”. Questa suggestiva definizione è tuttavia errata: i circuiti integrati racchiudono un potere persino più grande e pervasivo di quello dell’oro nero. Dalla fabbricazione dei dispositivi tecnologici all’esplorazione spaziale, dalla produzione di energia atomica all’industria militare, il microchip è oggi la tecnologia più importante e strategica al mondo. Si tratta indubbiamente del manufatto più complesso che siamo in grado di produrre in modo seriale – quasi mille miliardi di minuscole piastrine di silicio ogni anno attorno alle quali ruotano interessi smisurati. Nel giro di poco più di mezzo secolo i semiconduttori sono diventati così essenziali da essere ormai considerati come vere e proprie materie prime. In quanto tali, essi sono al centro delle maggiori trame geopolitiche contemporanee – su tutte, la contesa tra Cina e Stati Uniti. In questo libro Cesare Alemanni ricostruisce la storia poco nota dei microchip, dalla loro progettazione attraverso complesse catene del valore, fino alle nuove frontiere della microelettronica e dell’informatica su cui poggerà la società di domani. | |||
LA DONNA CHE PIANGEVA AI FUNERALI | In un piccolo villaggio della Cina settentrionale vive una donna che, certi giorni, indossa una lunga veste bianca, si incipria il viso e appunta con cura un fiore di stoffa tra i capelli. È quanto le serve per svolgere il proprio lavoro: piangere al funerale di perfetti sconosciuti. Entra nelle case in lutto, si accomoda su una sedia e comincia a singhiozzare. È talmente brava che tutti i presenti si commuovono alla vista delle sue lacrime. Ed è proprio per le lacrime che lo fa. Perché sono l’unica emozione che riesce a provare nella vita. Pianto dopo pianto, scopre però che, dietro scuri tendaggi e bianchi crisantemi, ogni famiglia nasconde dei segreti; che, dietro la mite apparenza di mogli e madri silenziose, molte donne coltivano sogni e speranze. E quando emerge all’improvviso una rivelazione che ha a che fare con il suo matrimonio, sente il desiderio di credere di nuovo in qualcosa, di essere amata, di avere un obiettivo: non le bastano più le lacrime finte. Vuole piangerne una sola, ma che sia sua davvero. Che le venga dal cuore. Eppure, quando risponde allo sguardo dell’unico uomo che la fa sentire importante, nulla va come aveva immaginato. Perché, in fondo, ha passato la vita a fingere dolore e non le è facile cogliere la sincerità quando la incontra. Neanche se si perde in una goccia che le accarezza la guancia per la prima volta. In una Cina affascinante e poco conosciuta, la potenza della solitudine e del dolore incontra la forza della speranza e dell’amore. | |||
LA RAGAZZA DEL MICROSCOPIO | Londra, King’s College, inizio anni ’50. Rosalind Franklin è tra le poche ricercatrici donne e, anche se non sono in tanti a riconoscerglielo, tra le menti più brillanti. Per lei la scienza non è solo materia di studio: è l’unico modo – il più bello, il più intimamente poetico – di interpretare il mondo. E quando le viene assegnato un importantissimo progetto sul DNA, la cui esistenza all’epoca era ancora poco più di una congettura, Rosalind è certa che sia arrivato il momento di compiere il suo salto nella Storia. Sa che con i suoi studi di cristallografia è l’unica a poter scattare una foto ai raggi X di quella molecola che avrebbe cambiato per sempre la storia della scienza. E sarà la prima al mondo a vedersi comparire davanti, incredula, una struttura a doppia elica… Eppure la Storia aveva altro in serbo per lei: l’oblio. A diventare famosi per questa scoperta furono James Watson e Francis Crick, insieme al genetista Maurice Wilkins, scienziati brillanti, grandi comunicatori e, soprattutto… uomini. Quella di Rosalind Franklin è la straordinaria vicenda di una grande scienziata dimenticata da una Storia fatta dagli uomini, e raccontata da Marie Benedict in un romanzo carico di passione e forza narrativa. | |||
ALLA FERMATA DEI DESIDERI | Ci sono moltissime persone che usano il treno tutti i giorni: chi per andare al lavoro, chi per correre a scuola, chi per necessità. Salgono sui convogli sferraglianti per semplice abitudine, senza alcuna aspettativa. In Giappone, però, c’è un treno speciale. Chi è abbastanza fortunato da salire sul vagone giusto può incontrare la signora Tokie, mano nella mano con la nipote Ami. Lei ha un dono: le basta capire da dove è partita e quale bagaglio porti con sé la persona che ha davanti, per darle il consiglio giusto e cambiare qualcosa nella sua vita e in quella di tanti passeggeri che si sentono persi. Come Shôko, che è stata abbandonata all’altare dal promesso sposo e ora non sa quale direzione prendere. Oppure Misa, che non riesce a ribattere alle dure parole del fidanzato che sminuisce sempre i suoi meriti. O ancora il giovane studente Keiichi, che si rifugia nella musica per sfuggire alla timidezza, soprattutto nei confronti delle ragazze. Tokie riesce a vedere il desiderio di ciascuno e consigliare loro una fermata diversa dal solito. Perché alle volte bisogna uscire dai binari per ritrovare la strada giusta. “Alla fermata dei desideri” arriva nelle mani dei lettori italiani che sono alla ricerca di un romanzo che li emozioni, ambientato nelle magiche atmosfere nipponiche, come nel suo “Cronache di un gatto viaggiatore”. Una storia che ci insegna come, deviando dalla via più nota, si possa ritrovare la felicità perduta. | |||
IL SANGUE DELLA CITTA’ | Sangue, vino, poesia e segreti: a Gemina sono indistricabilmente intrecciati fra loro. Racchiusa dentro due immense mura, è una città tentacolare e sovrappopolata, governata da duchi che si combattono per la gloria, il potere e ogni centimetro di spazio. Fra i suoi vicoli si muove Nox, garzone della più ricercata bottega gastronomica e cantastorie nel tempo libero. Nessuno conosce ogni scorciatoia e nascondiglio meglio di lui, fin quando un giorno, grazie a un antico libro di poesia, entra in contatto con un’altra Gemina, una città-specchio che però non riconosce, popolata da misteriose creature in agguato in una nebbia mortale: è il Nihilo, un luogo che sembra dimenticato da tutti e a cui Nox è l’unico ad avere accesso. Con una scrittura piena di colori, profumi e rumori, Chamanadjian intesse una trama ricca di colpi di scena, in cui il fascino della magia si unisce all’oscurità del potere. Perché niente, a Gemina, è come sembra ma ogni cosa, a Gemina, può essere un tassello per svelare la verità. Primo romanzo di una doppia trilogia, questo volume inaugura la saga fantasy della Torre della Guardia. | |||
LA COMPAGNIA DEGLI ENIGMISTI | In una magione del Bedfordshire che ha visto giorni migliori, di proprietà della celebre enigmista Philippa Allsbrook, un eccentrico gruppo composto da sciaradisti e sciaradiste, creatori e creatrici di rebus e labirinti, enigmisti ed enigmiste per lo più ottuagenari trascorre la propria esistenza ideando e risolvendo rompicapi. Le loro menti sono le più acute e affinate d’Inghilterra, eppure c’è un segreto che nemmeno i soci della Compagnia conoscono, un segreto che Philippa, sul letto di morte, affida a Clayton Stumper, il giovane uomo che lei stessa, un giorno di venticinque anni prima, ha trovato abbandonato in fasce fuori dalla porta della villa. Clay, allevato dai più brillanti geni del secolo scorso, si veste come un uomo d’altri tempi, beve sherry e non sa niente delle proprie origini. Ma, forse, il fitto mistero che ammanta il suo passato può trovare una soluzione grazie alla curiosa scatola che Philippa gli ha lasciato in eredità. Aiutato dalla bislacca quanto astuta Compagnia, Clayton (e con lui il lettore) cercherà di decifrare gli indizi contenuti nel cofanetto in un viaggio fra labirinti e rompicapi che, forse, lo porteranno a sciogliere l’enigma più difficile di tutti, quello che riguarda chi siamo veramente. | |||
LO SPESSORE DI UN CAPELLO | Una coppia perfetta, Étienne e Vive. Solida di una solidità costruita in dieci anni di convivenza. Come tutte le coppie, Étienne e Vive hanno i loro rituali: i vernissage a cui viene invitata Vive, i concerti di Étienne il martedì, le vacanze insieme in Italia, ogni agosto. Una vita sociale piena, a cui Vive partecipa con entusiasmo e che Étienne in parte subisce. I problemi di soldi, gli occasionali litigi, le riappacificazioni. Étienne e Vive si compensano: Étienne, un correttore di bozze un po’ rigido, preciso al limite della paranoia, appassionato di musica e di Verlaine, nasconde la propria frustrazione lavorativa sotto una patina di serietà. Vive, invece, fotografa per diletto, è solare, creativa, piena di interessi. Étienne e Vive si amano. Fino a quando non si amano più. Fino a quando piccole cose ordinarie non assumono nuovi significati: un taglio di capelli passato inosservato diventa un dettaglio senza importanza per Étienne, una ferita per Vive. Un concerto mancato è una liberazione per Vive, un’indicibile offesa per Étienne. Le vacanze in Italia, un indistruttibile patto d’amore per Étienne, una costrizione insensata per Vive. Ed ecco che il rancore che covava sotto le abitudini si accende fino a diventare una vampa incontrollabile, che precipita Étienne verso l’abisso di trentasette colpi di coltello. A separare la banalità del quotidiano dall’assurdità della tragedia, ci dice Claire Berest, è qualcosa di imprevisto, sottile quanto lo spessore di un capello. Con una lingua asciutta e chirurgica, l’autrice si cala nella testa dell’assassino esplorando con acume un fondamentale momento di metamorfosi: quello in cui angoscia e stupore cancellano ogni morale, quello capace di sprofondare una coppia nel baratro dell’odio. | |||
SONO QUASI PRONTO | Che bambini siamo stati? Chi eravamo, prima di divenire ‘adulti consapevoli’? E i nostri genitori, prima che nascessimo? Possibile che fossero come noi, «quasi pronti» ma mai del tutto, titubanti di fronte alle soglie che la vita, con i suoi tanti cicli, ci mette davanti? L’imminenza della nascita del primo figlio induce il narratore di questo intenso romanzo, un uomo ancora giovane, a ripensare la propria esistenza, rivisitando l’infanzia, la vita sentimentale e il rapporto con la compagna Bianca, quello con i genitori – che in modi diversi vanno incontro al temuto declino – e soprattutto esplorando il senso sfuggente del cambiamento. Con Sono quasi pronto, il suo romanzo forse più bello, Giorgio Biferali ci consegna una visione pulsante del nostro tempo e dell’esistenza, e alcuni momenti romanzeschi tanto potenti che il lettore non potrà non avvertire un caratteristico, antico sobbalzo del cuore. Leggerlo può offrire un’autentica esperienza in prima persona, uno di quei rari frangenti in cui sembra di vederci vivere da fuori, di poter abbracciare la vita intera cogliendone l’essenziale. | |||
ANIMALI NOTTURNI | Alla fine degli anni Zero, Milano è il centro dell’universo: appena cala il sole, una generazione intera si ritrova sottoterra a far festa fino all’alba. Sono anni di musica indie e serate leggendarie, di club con la selezione all’ingresso, di sbronze infinite e skinny jeans, di after quando fuori è già giorno e soprattutto di cocaina, tantissima cocaina. L’impero della notte è caotico e disperato, e proprio per questo non può durare. Quando G si getta nel vuoto dal sesto piano, è come se con lui venisse giù tutto quanto. Come se, dopo una lunga caduta, per gli animali notturni fosse arrivato il momento dell’atterraggio. Un romanzo sintetico e acido, che è insieme denuncia e grido feroce. Carlotta Vagnoli ha scritto senza mai provare pietà, neanche verso se stessa, ricordandoci a ogni pagina che nessuno di noi è davvero innocente. Se hai vent’anni negli anni Zero, le possibilità sono poche. Il mito del lavoro in giacca e cravatta, con mutuo e aspirazioni borghesi, è pura utopia. Vale anche a Milano, che però vive una doppia esistenza: di giorno è la città grigia degli uffici e del fatturato, dopo il tramonto diventa una metropoli seducente alla quale abbandonarsi. E allora, dato che il futuro non è più un’opzione, non rimane che la notte. E con la notte la musica, l’alcol, la cocaina, i pr, le cubiste, i buttafuori e le file davanti ai locali. È in queste serate che conosciamo Mick, il principe delle feste, e Mon Chéri, che si guadagna la vita facendo lap dance. E poi c’è una ragazza coi capelli rossi che in quel mondo luccicante e bizzarro vorrebbe disperatamente capire chi è davvero. Insieme agli animali notturni ci spostiamo in sciame: dai bar dove sbronzarsi ai club sotterranei, dall’aria umida dei night agli after negli appartamenti mentre fuori è già l’alba. L’obiettivo è partecipare a un party lunghissimo, infinito, perché se tutti quanti lo desiderano nello stesso istante, magari il giorno dopo il sole su Milano non sorgerà. Ma quando le persone cominciano a buttarsi dai palazzi, e quando la presenza di un predatore sessuale genera un clima di psicosi, gli animali notturni capiscono che il loro territorio è sotto attacco. Con la sicurezza di chi quegli anni se li è bevuti alla goccia, Carlotta Vagnoli cattura la fine di un’epoca e l’inizio di un’altra. Quando i cellulari avevano ancora i tasti veri, Facebook muoveva i primi passi e si restava in contatto su Myspace. Dopo aver trovato le parole più efficaci per raccontare il femminicidio e la violenza di genere, con questo romanzo lisergico Vagnoli dà voce a una generazione perennemente esclusa, sfruttata, messa da parte: quella dei millennials. La prima vera fotografia a frantumi di ragazze e ragazzi che qualcuno, un giorno, ha deciso di masticare e sputare via senza nemmeno guardare negli occhi. | |||
LE GRANDI DOMANDE | Quello che vedi è reale? Ti senti libero? Da dove vengono i tuoi pensieri? Dio esiste? Cinquanta domande per ragionare intorno ai grandi temi della vita, sviluppare senso critico e capacità di indagare noi stessi. Attraverso le parole dei pensatori che via via incontriamo in queste pagine, si apre lo spazio per il dialogo e per un gioco senza confini perché, come spiega Umberto Galimberti, domandare e rispondere è “fare filosofia”. Età di lettura: da 9 anni. | |||
UN INDIZIO SULLA PELLE | New York, 1946. Lillian Pentecost, la detective privata più famosa e meno ortodossa in circolazione, e la sua assistente ed ex artista circense Will Parker ricevono una chiamata direttamente dal passato di quest’ultima. Il circo itinerante Hart and Halloway’s, dove la ragazza è stata accolta dopo essere scappata di casa da adolescente, è sconvolto da un terribile evento: in un vicolo tra il tendone e le roulotte degli artisti, è stato trovato il corpo senza vita di Ruby Donner, l’Incredibile Donna Tatuata. Una spaventosa ferita le taglia la schiena, attraversando le decine di disegni di cui è costellata. A peggiorare ulteriormente la situazione, tutti i sospetti ricadono su Valentin Kalishenko, il lanciatore di coltelli della compagnia e vecchio mentore di Will, che lo ha ancora molto a cuore. Decise a scoprire l’identità del vero assassino e a salvare Kalishenko da un appuntamento con la sedia elettrica, Pentecost e Parker raggiungono il circo a Stoppard, una sonnolenta cittadina della Virginia, ma si ritrovano presto immerse in un groviglio di vecchi rancori, misteri e bugie. Nessuno dei membri della compagnia sembra completamente sincero e, a quanto pare, anche Ruby aveva qualcosa da nascondere, un segreto ben custodito da tutto quell’inchiostro. Schivando risse, proiettili e bombe incendiarie, le due eroine si mettono un’altra volta sulle tracce della verità. | |||
IL PICCOLO MONDO DELLE FORMICHE | Ti sei mai chiesto dove vivono le formiche, che cosa gli piace fare o di che cosa hanno paura? Unisciti al loro piccolo mondo, solleva le finestrelle e scopri tante divertenti curiosità! Età di lettura: da 1 anno. | |||
LA VITA NON E’ UNA CORSA | Risucchiati dal vortice dell’urgenza, dalla smania di riempire ogni buco delle nostre giornate, dal terrore della noia, abbiamo smesso di cercare un ristoro profondo, dormiamo poco, riflettiamo a stento. Ogni tanto, fermiamoci: perché la vita non è una corsa e quando non alterna, come la musica, suoni e silenzi, diventa un fracasso insostenibile. Le pause sono la chiave per ritrovare l’energia che ci manca e sono anche la strada per sperare di vivere bene e a lungo. Dosarle può ridurre il rischio di cancro, infarto, diabete, demenze, come emerge dagli studi scientifici. Può dare spazio alla creatività, puntellare la memoria, proteggere dalle decisioni avventate. Allontanare la stanchezza e l’ansia. In certi casi rende più magri, spesso sereni, perfino più giovani. In questo saggio Eliana Liotta, insieme agli specialisti dell’Università e dell’Ospedale San Raffaele di Milano, disegna un percorso di soste possibili, per imparare a rispettare i tempi del nostro corpo e della nostra mente. Anche nelle esistenze più frenetiche, quando il lavoro e lo stress ci opprimono, possiamo immaginare la vita come una passeggiata, dove non conta solo il punto di arrivo, ma è ancora più importante quello che facciamo lungo il cammino. Con l’aiuto di un team di neuroscienziati, endocrinologi, gastroenterologi, psicologi, medici del sonno e fisiatri, l’autrice individua quattro tipi di intervalli fondamentali: le pause secondo natura, cioè previste dai nostri bioritmi, dal sonno alla respirazione profonda e al digiuno; le pause dei pensieri lenti, che passano per la ricerca di un equilibrio tra lavoro e privato, per la disconnessione dai dispositivi elettronici, per il coinvolgimento in cause ideali come il volontariato; le pause sentimentali, che costruiscono e rafforzano i nostri legami con gli altri, il fondamento vero della felicità e della salute; le pause non negoziabili, personalissime, a cui si deve il proprio senso di benessere. Conoscere e rispettare queste pause è una ricetta facile, economica ed efficace per ritrovare l’equilibrio di cui il nostro corpo ha bisogno. | |||
V1NCERE O NIENTE | Tim Grover nella sua carriera come coach ha allenato e aiutato a raggiungere il successo Michael Jordan e Kobe Bryant, i più grandi campioni della storia del basket. La sua formula è semplice: per vincere, nel lavoro, nella vita o nello sport, bisogna essere costantemente affamati di sfide, bisogna mettersi sempre in discussione, impegnarsi al massimo per eliminare tutti quei cliché e quei pensieri negativi che ci rendono mediocri. Che tu sia un atleta, un imprenditore, un dipendente, un libero professionista cambia poco o nulla; il mindset per raggiungere la vittoria deve essere lo stesso. Vincere o niente è un percorso che, attraverso 13 princìpi fondamentali, struttura uno schema infallibile per migliorare le tue performance, per abbattere tutte le piccole grandi bugie che ti costruisci, autosabotandoti, e che ti impediscono di esprimere il massimo del tuo potenziale. Prima di iniziare, però, devi essere sicuro di essere pronto a buttarti nella mischia senza la paura di affrontare gli ostacoli e le sfide che il metodo di Tim Grover ti metterà sul tuo cammino. Non c’è spazio, infatti, per chi non crede davvero di voler cambiare, di voler migliorare, per chi non desidera raggiungere il successo con tutte le sue forze. Non sarà facile, ma se vi affiderete con convinzione a Tim Grover, come hanno fatto i più grandi atleti dello sport contemporaneo, capirete finalmente come innalzare il vostro livello e come diventare i campioni in quello che fate, senza aver più alcun timore nei confronti di possibili avversari, competitor o sfide che sembrano apparentemente impossibili da vincere. | |||
APRITE IIL CERVELLO | “In un Paese nel quale si tenta ogni giorno di tenere a bada le menti, informarsi è il primo atto politico da compiere. Analizziamo e combattiamo le politiche di oppressione, i pregiudizi di genere, il razzismo e il fascismo sempre più dilaganti in Italia. Siate la quotidiana opposizione, il preludio di una grande rivoluzione.” A che punto siamo in Italia con l’estensione dei diritti, con l’abbattimento degli stereotipi di genere, con il definitivo superamento della mentalità e delle nostalgie fasciste? Cosa ne è stato del Ddl Zan, che avrebbe dovuto finalmente dotare anche il nostro Paese di una legge contro l’omobitransfobia e che invece, dopo essere stato bocciato al Senato nel 2021, è uscito dall’agenda politica? E cosa ne è stato della presunta “emergenza immigrazione”, sventolata per anni dalla destra a colpi di fake news? L’impressione, netta e chiara, è che, complice la presenza al governo dei partiti di destra, stiamo vivendo un autentico autunno delle nostre libertà. Con rabbia, ma mai con rassegnazione, con coraggio, lucidità e speranza, in “Aprite il cervello” Davide Mazzotta traccia il triste panorama dell’Italia di oggi – anche attraverso il confronto con la situazione degli altri Paesi -, prova a immaginare un futuro migliore e ci chiama a raccolta per costruirlo insieme. Nella convinzione che è dal basso, dal vissuto quotidiano di ognuno di noi, che può e deve nascere il cambiamento. | |||
SOPRAVVIVERE AL XXI SECOLO | Questo libro racconta l’incontro fra «l’intellettuale vivente più influente del mondo» e «il politico più amato del pianeta», orchestrato e diretto dal giovane attivista e documentarista messicano Saúl Alvídrez. Ne scaturisce un dialogo appassionato, e appassionante, sui grandi temi del mondo di oggi: dai cambiamenti climatici alle guerre, alla crisi del capitalismo e alle sue mutazioni, alla corruzione sistemica, alla diffusione dei populismi e al degrado generalizzato della politica istituzionale. Ma oltre ad affrontare singole rilevantissime questioni contemporanee, Chomsky e Mujica, il saggio del Nord e il saggio del Sud, come li definisce affettuosamente Alvídrez, nella seconda parte del volume tracciano una mappa dei valori che devono guidare l’umanità nel ventunesimo secolo. Valori che è necessario seguire perché un futuro possa ancora esistere; valori che rappresentano tutto ciò che rende la vita degna di essere vissuta. Colloquio fra due punti di riferimento mondiali del pensiero contemporaneo, “Sopravvivere al ventunesimo secolo” è un’occasione unica: fermarsi ad ascoltare Chomsky e Mujica è istruttivo, e bellissimo. | |||
RIAVVIARE IL SISTEMA | La promessa originaria di Internet è stata tradita. Nata come uno spazio infinito di libertà creativa e partecipazione democratica, questa tecnologia rivoluzionaria si è trasformata in una grande arena in cui vince chi applica le logiche commerciali più spietate. Ogni azione che oggi compiamo online – come informarci, comunicare, fare amicizia o acquistare qualcosa – rende sempre più ricchi gli oligarchi della rete e finisce per impoverire noi, i suoi abitanti. In questo libro, Valerio Bassan ricostruisce i processi capitalistici che hanno reso Internet un «luogo inabitabile», accompagnandoci in un viaggio ricco di disillusioni e colpi di scena. Nel mettere a nudo le dinamiche e le insidie che si celano dietro i nostri schermi, Bassan indica una possibile via per scardinare questo meccanismo e ricostruire un’Internet più sostenibile e giusta, aiutandoci a capire come mettere in discussione – e ripensare – gli iniqui modelli di business che governano il web. Per farlo sarà necessario ripartire dalle basi, cambiando il modo in cui investiamo collettivamente tempo e attenzione, ma soprattutto maturando la consapevolezza che solo reclamando a gran voce i nostri diritti digitali saremo in grado di riscrivere il futuro della rete. Che Internet vogliamo lasciare a chi verrà dopo di noi? | |||
LIFE – LA MIA STORIA NELLA STORIA | Nel raccontare qui per la prima volta la storia della sua vita, ripercorsa attraverso gli eventi che hanno segnato l’umanità negli ultimi ottant’anni, Papa Francesco condivide le origini di quelle idee che in molti considerano audaci e che contraddistinguono il suo pontificato: dalle coraggiose dichiarazioni contro la povertà e la distruzione ambientale, alle dirette esortazioni ai leader mondiali affinché traccino una rotta diversa su temi come il dialogo tra i popoli, la corsa agli armamenti, la lotta alle diseguaglianze. Dallo scoppio della Seconda guerra mondiale nel 1939 – quando il futuro Pontefice aveva quasi tre anni – fino ai giorni nostri, Jorge Mario Bergoglio prende per mano le lettrici e i lettori accompagnandoli con i suoi ricordi lungo un viaggio straordinario attraverso i decenni. La voce del Papa, con le sue personalissime memorie, si alterna a quella di un narratore che in ogni capitolo ricostruisce lo scenario storico in cui si inseriscono. Nelle parole del Pontefice: «Life vede la luce perché, soprattutto i più giovani, possano ascoltare la voce di un anziano e riflettere su ciò che ha vissuto il nostro pianeta, per non ripetere più gli errori del passato. Pensiamo, ad esempio, alle guerre che hanno flagellato e che flagellano il mondo. Pensiamo ai genocidi, alle persecuzioni, all’odio tra fratelli e sorelle di diverse religioni! Quanto dolore! Giunti a una certa età è importante, anche per noi stessi, riaprire il libro dei ricordi e fare memoria: per imparare guardando indietro nel tempo, per ritrovare le cose non buone, quelle tossiche che abbiamo vissuto insieme ai peccati commessi, ma anche per rivivere tutto ciò che di buono Dio ci ha mandato. È un esercizio di discernimento che dovremmo fare tutti quanti, prima che sia troppo tardi!» | |||
LA GRANDE FORTUNA | È l’autunno del 1939 e i novelli sposi Guy e Harriet Pringle dall’Inghilterra si trasferiscono a Bucarest. Guy insegna all’università e Harriet, che non ha una vera famiglia, ha accettato di seguirlo in Romania. I due non potrebbero essere pi diversi, lui è tanto socievole quanto lei è introversa, e la giovane, con sgomento, si rende subito conto che dovrò condividere l’adorato marito con un’ampia cerchia di amici e conoscenti; tra questi il principe Yakimov, britannico di origini russe caduto in disgrazia, che vive di espedienti e trascorre le notti folleggiando; e la bella Sophie Oresanu, una studentessa universitaria locale che da tempo ha messo gli occhi su Guy. Ma sono ben altre le difficoltà che attendono Harriet: a mano a mano che i giorni passano la minaccia dell’avanzata nazista si fa sempre più concreta e la combriccola di stranieri di stanza a Bucarest assiste con orrore alla disfatta degli eserciti alleati. È un mondo strano e incerto, quello in cui la coppia si ritrova a vivere: i mendicanti bazzicano a pochi passi dagli eccessi dei reali mitteleuropei, mentre i nuovi ricchi imitano la vita alla moda parigina e i giornalisti espatriati si abbuffano di tartufo e quaglie in gelatina in sfarzosi ristoranti. In questo scenario esotico Harriet imparerà a conoscere suo marito, meravigliandosi giorno dopo giorno di fronte alla complessità dell’uomo semplice che credeva di aver sposato. | |||
SCANDALO ALLA RADIO | Francia, 1967. Mentre le femministe si preparano a vivere la loro stagione d’oro, Menie Grégoire è una madre di famiglia con la passione del giornalismo. Una donna che vorrebbe cambiare le cose per tutte le donne, non solo per quelle che presto bruceranno in piazza i reggiseni, ma anche per le mamme, per le casalinghe, per tutte quelle che vivono vite silenziose fatte di troppi doveri e poche libertà. Finché per caso le viene offerta la conduzione di un programma radiofonico, “Pronto, Menie”, un’ora di tempo ogni settimana per rispondere alle telefonate delle ascoltatrici. Nelle mani di Menie – brillante, temeraria, decisa – quell’ora diventa magica: un appuntamento imperdibile per le donne francesi. Pian piano, tutte si confidano con lei. Per la prima volta, si fanno avanti e, certe della sua comprensione, le pongono domande mai fatte a nessuno, le chiedono pareri su argomenti tabù, si confrontano, si aprono. E, seminando una scia di polemiche di cui non ha nessuna paura, Menie parla loro liberamente di contraccezione, d’amore, di maternità e di sogni. In questo romanzo, scritto con mano emozionata e piena di empatia, Adèle Bréau racconta la storia della donna fuori dal comune che è stata sua nonna; un personaggio di irripetibile forza, un grande esempio di donna libera. | |||
LA PRINCIPESSA DI LAMPEDUSA | Eros, passione, misteri e segreti di famiglia fiammeggiano nella personalità di Beatrice Tasca Filangeri di Cutò, principessa di Lampedusa, che nel maggio del 1943 attraversa una Palermo deserta, tra le rovine provocate dai bombardamenti alleati. Beatrice riprende possesso del palazzo di famiglia: tra soffitti sfondati e librerie crollate, si riaccende il ricordo dei giorni in cui la città era meta di viaggiatori stranieri, un passato di grazia e splendore, sogni, fantasie e amori forse ancora possibili. Fuori dalle mura del palazzo, il presente si sgretola, l’Italia e l’Europa sono teatro di una guerra spaventosa, gli Alleati stanno per sbarcare in Sicilia. Il mondo sembra alla fine, ma Beatrice non si tira indietro: protegge, esorta, si espone. E il futuro? Il futuro ha gli occhi malinconici di suo figlio Giuseppe e la splendida vitalità di Eugenia, giovane appassionata di stelle e pianeti che osserva Beatrice dalla finestra di fronte. La ragazza è affascinata dalla libertà naturale e ostinata con cui la principessa si comporta; libertà che la sua famiglia invece le nega, avendola prima costretta a interrompere gli studi di Fisica e ora cercando di imporle un matrimonio combinato. Per la ragazza e per il figlio, la principessa ha in serbo progetti ambiziosi che sfidano il tempo. E mentre tesse le sue trame d’amore, con l’aiuto della gente del quartiere organizza un ricevimento al quale saranno invitati i più grandi nomi del bel mondo palermitano, dai Lanza di Trabia ai Florio, dai Valguarnera ai Moncada. Un invito spregiudicato per un ultimo ballo sotto le bombe. Beatrice Tasca Filangeri di Cutò, madre dell’autore del Gattopardo, e autrice a sua volta di un’opera di cui non si sono salvate che poche pagine, diventa protagonista di questo romanzo grazie a Ruggero Cappuccio, il solo scrittore che poteva – per cultura, sensibilità, storia personale – ridarle vita. | |||